Recensione - The Evil Within - The Consequence
L'avventura della detective Juli Kidman prosegue con il secondo DLC narrativo di The Evil Within, The Consequence: la nostra recensione
Se nel primo DLC, The Assignment, c'era stato un cambio radicale nelle meccaniche di gioco, che costringeva l’utente ad adottare un approccio molto più stealth all’esperienza di gioco, in The Consequence c'è un ritorno a quello che era l’originale concept con cui The Evil Within era stato ideato. Questo significa che saremo nuovamente dotati di armi da fuoco e proiettili vari, ciò però non andrà ad annullare tutti i cambiamenti apportati in precedenza: sarà ancora presente il nuovo sistema di coperture, così come la possibilità di distrarre i nemici grazie al suono della propria voce e ciò garantisce una certa libertà d’azione. Manca purtroppo, anche in questo secondo DLC, tutta la fase relativa al potenziamento del personaggio e delle armi: ciò si traduce in una standardizzazione del livello di difficoltà, che ricordiamo non può essere scelto, a differenza del gioco principale. Una decisione, quest’ultima, non molto comprensibile e che va irrimediabilmente a troncare la rigiocabilità di questi contenuti.
L’aumento del ritmo non è però stato relegato al solo gameplay: anche narrativamente le vicende con protagonista l’agente Kidman hanno subito una rapida velocizzazione nella proposizione degli eventi, e ciò fortunatamente non ha compromesso la qualità della trama, che risulta comunque piacevole e finalmente chiara nelle sue varie componenti. In The Consequence c'è inoltre un maggiore approfondimento della figura della protagonista, la quale inizierà ad interrogarsi su quali siano le reali intenzioni della misteriosa multinazionale Mobius.
"L’aumento del ritmo non è però stato relegato al solo gameplay: anche narrativamente le vicende hanno subito una rapida velocizzazione"[caption id="attachment_142442" align="aligncenter" width="600"] The Evil Within - The Consequence - screenshot[/caption]
The Consequence continua sulla buona strada intrapresa dal precedente The Assignment e riesce a regalare all’utente un’esperienza estremamente terrificante, come non se ne vedevano da molto tempo a questa parte. Le dinamiche stealth inoltre ben si integrano con la ritrovata struttura action del gioco principale e ciò fornisce una certa varietà di fondo, che consente all’utente di scegliere come approcciarsi ai vari nemici che popolano il malato mondo di The Evil Within. Se amate gli horror non potrete quindi farvi sfuggire questo secondo DLC, un prodotto ludicamente molto appagante e pregno di un’atmosfera horror di sicuro impatto.