Recensione - The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited

La versione definitiva dell’MMO di ZeniMax Online Studios: la recensione di The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Per quanto RPG e MMO passeggino spesso a braccetto, nella mente dei videogiocatori più intransigenti e classicisti, esiste una profonda e netta linea di demarcazione che separa le esperienze single player, dalle avventure condivise insieme ad altre decine di utenti sparsi per il mondo. Anche e soprattutto per questo c’erano grandi attese (e timori) attorno a The Elder Scrolls Online: pericolosissimo esperimento di ZeniMax Online Studios che, dopo il successo interplanetario di Skyrim, rimetteva in seria discussione la più nota e apprezzata tra le proprietà intellettuali di Bethesda.

Effettivamente c’erano e ci sono alcune caratteristiche del brand che mal si sposano, almeno sulla carta, ad un’eventuale declinazione al genere MMO. La visuale in prima persona, tanto per cominciare, la solita cura riservata alla narrazione e, soprattutto, la vibrante ed eccitante sensazione di essere immersi nella solitaria esplorazione di un regno sconfinato, ricco di tesori dall’inestimabile valore da scovare o ricevere come ricompensa. Certo, poter mostrare la propria armatura scintillante ad un ampio (e invidioso) pubblico online ha sempre il suo perché, ma se è il frutto di una spedizione collettiva, il valore percettivo del loot si abbassa drasticamente.

[caption id="attachment_143907" align="aligncenter" width="508"]The Elder Scrolls Online Tamriel Unlimited screenshot 1 I menù sono stati ovviamente ridisegnati per ovviare all’assenza di mouse e tastiera. La navigabilità ne ha risentito negativamente, ma restano ugualmente di facile lettura.[/caption]

Gli sviluppatori, viste le premesse, agirono con arguzia, nella totale consapevolezza che qualcosa si sarebbe forzatamente perso nel processo di traduzione e trasformazione. The Elder Scrolls Online puntò forte su un ritmo di gioco insospettabilmente incalzante rispetto alla concorrenza; propose quest completabili velocemente, generose di ricompense; si basò su un gameplay che sacrificava profondità e varietà, all’altare dell’immediatezza. Tutte caratteristiche, per dirla in altri termini, che rendevano l’esperienza ideale alle specificità e necessità del pubblico console.

The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited, rispetto all’originale, acquista il sottotitolo in virtù dell’abolizione del canone da pagare per giocare. Per ovviare ai mancati introiti mensili, gli sviluppatori hanno generato tutta una serie di contenuti, acquistabili in-game, che rappresentano la prima e più evidente novità di quest’edizione. Si va dai costumi, ad upgrade di varia natura, passando per nuove bestie da cavalcare e animali che vi daranno manforte contro i nemici: lo shop è piuttosto nutrito e la tentazione sfiorerà qualsiasi videogiocatore che vorrà ulteriormente personalizzare il proprio avatar o ricevere un aiuto extra.

Tra le novità, anche una HUD completamente rivisitata e il sistema di input pensato per adattarsi ai pad di PlayStation 4 e Xbox One. Lo schermo, rispetto all’edizione per PC, è privo di buona parte di icone e altri indicatori, a tutto vantaggio della facilità di lettura, i controlli acutizzano ulteriormente le specificità di un combat system che rinuncia volontariamente a sovraccaricare l’utente di hotkey. Il gameplay, pur riproponendo il feeling già descritto nella nostra recensione di un anno fa, è diventato ancor più immediato. Dorsali e pulsanti frontali servono per attivare istantaneamente magie e tecniche speciali, mentre con i trigger si menano fendenti, si parano i colpi e si schiva. Non c’è molto altro da sapere a tutto vantaggio di chi non ha voglia o tempo di lunghi apprendistati per padroneggiare il control scheme.

[caption id="attachment_143908" align="aligncenter" width="508"]The Elder Scrolls Online Tamriel Unlimited screenshot 2 Nell’economia dell’esperienza il crafting riveste un ruolo primario. Del resto, imbattersi casualmente in materie prime è uno dei tanti piaceri che sa regalare questo MMO.[/caption]

Per il resto, al di là di un lieve downgrade grafico, siamo di fronte allo stesso e identico gioco sia nel bene che nel male. Come da tradizione si comincia creando il proprio personaggio grazie a un editor dalle discrete potenzialità. Si seleziona razza e classe nella rassicurante certezza che la scelta, vista la susseguente distribuzione dei punti abilità e l’ampio skill three, non influenza eccessivamente sviluppo dell’avatar, né l’approccio al combattimento. Infine ci si ritrova nella prima ambientazione che, oltre a introdurre parte dei guai che dovrete preoccuparvi di risolvere, funge da tutorial con cui imparare a muovere i primi passi. Superate le prime avversità, infine, ci si ritrova, un po’ spaesati, nell’immensa Tamriel: regno dalle ragguardevoli dimensioni e composto da numerose ambientazioni che pescano a piene mani nell’immaginario ormai consolidato e riconoscibilissimo della saga.

Come detto in precedenza, The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited cela l’assenza di una sovrastruttura e di una profondità degna degli MMO concorrenti sotto un ritmo e una progressione sostenuta. Ogni cento metri c’è una quest ad attendervi, ogni dieci minuti si completa la missione e ci si immerge nei menù per aggiornare l’equipaggiamento. Si tratta di una piacevolissima corsa, dove l’esplorazione è costantemente premiata dal ritrovamento di tesori o NPC bisognosi di aiuto. Alcune meccaniche, crafting su tutte, non sono esplicitate come si vorrebbe, ostacolo che impensierirà soprattutto chi non è esperto del genere, ma bastano pochi tentativi e magari qualche consiglio recuperato su internet per avere più chiara la situazione.

"Come detto in precedenza, The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited cela l’assenza di una sovrastruttura e di una profondità degna degli MMO concorrenti sotto un ritmo e una progressione sostenuta"

Dove il gioco non convince come dovrebbe è proprio nelle meccaniche MMO: mal implementate quando effettivamente applicate alla filosofia che da sempre alimenta il brand. Vagare per le immense lande di Tamriel, in compagnia di tanti altri avventurieri, è straniante. Spesso, la condivisione dello stesso sentiero attenua drasticamente l’epicità scaturita dalla portata delle proprie gesta ed elimina tragicamente la poesia che si sprigiona dalla contemplazione di un panorama particolarmente vocativo, soprattutto quando si attiva la voice chat e si sentono i versi infantili di qualche videogiocatore che non prende troppo sul serio la propria quest. A peggiorare la situazione, danno il loro contributo (in negativo) il level design, banale e poco coraggioso, e l’esiguo numero di nemici che dovrete affrontare: pochi e fin troppo facili da abbattere, soprattutto quando ci si muove in gruppo. Va da sé che la collaborazione tra utenti è poco ricercata quando non evitata: spesso si prova persino fastidio nell’intromissione di un altro guerriero nel proprio duello.

[caption id="attachment_143909" align="aligncenter" width="508"]The Elder Scrolls Online Tamriel Unlimited screenshot 3 L’impronta action del titolo si fa sentire anche sulle capacità di autoguarigione quasi fulminee del personaggio.[/caption]

Meglio il PvP, ammesso in un’unica ambientazione. Muovere guerra alle fazioni rivali, anche tramite giganteschi assedi, regala sessioni di gioco estremamente coreografiche, adrenaliniche ed esaltanti. Nonostante le lacune del combat system, la cooperazione con i propri commilitoni diventa vitale e imbastire attacchi strategici (per quanto rudimentali) può ribaltare le sorti di uno scontro. Anche da questo punto di vista, insomma, non siamo al cospetto dell’MMO più raffinato e permissivo di ogni tempo, ma il gameplay ben si amalgama con le necessità del pubblico console. Il risultato, per dirla con altre parole, è sorprendente e non pochi utenti finiranno per dedicare la maggior parte delle proprie fatiche e del proprio tempo al PvP, limitandosi al PvE solo per il reperimento di nuove armi ed equipaggiamento,

Concludendo, The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited è un MMO evidentemente affaticato da uno sviluppo controverso che si è dovuto adattare a necessità e logiche che con il genere hanno poco a che vedere. Ciononostante, soprattutto su console e in questa versione definitiva, gli sviluppatori hanno saputo fare buon viso a cattivo gioco. La loro creatura è un prodotto fin troppo superficiale per attrarre i palati più fini. Inoltre tradisce ben più di un precetto filosofico e ludico del brand di Bethesda. Eppure saprà farsi apprezzare da chi non è solito con i giochi di ruolo online o da chi, tra gli esperti, va in cerca di qualcosa di lievemente diverso dal solito da fruire proprio su console.

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