Recensione - The Elder Scrolls Online: Orsinium
Nuovo DLC per il gioco di ruolo di massa online di Bethesda: la recensione di The Elder Scrolls Online: Orsinium
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Affrontato il viaggio che vi porterà nella zona nord-occidentale del gigantesco continente che compone il mondo di gioco, vi ritroverete ai piedi di alti pendii, circondati da alberi innevati e vallate ghiacciate. Altitudine e latitudine del posto, hanno incoraggiato lo stabilirsi di Urfon Ice-Hearth, un oscuro stregone che si diverte a congelare soldati e coloni di Orsinium, scoraggiandone ricostruzione e ripopolamento. Non è l’unico nemico che dovrete fronteggiare. Nobili, potenti e semplici manigoldi ostacolano Re Kurog nella speranza di accrescere il proprio patrimonio a suo discapito. Minacce esterne ed interne, dunque, che dovrete puntualmente sventare nella nuova campagna che vi terrà impegnati per non meno di una ventina di ore tra main quest, missioni secondarie, dungeon pubblici e altre intriganti feature introdotte da questo secondo DLC.
L’approccio, per molti versi, è diametralmente opposto ad Imperial City: il primo contenuto scaricabile rilasciato per l’MMO di Bethesda. Se l’esplorazione di Cyrodill era possibile solo dopo aver raggiunto un determinato livello d’esperienza, i nemici presenti nelle lande di Wrothgar si adatteranno automaticamente alla forza del vostro avatar; se le missioni dell’uno incoraggiavano il PvP, l’altro non solo lo impedisce categoricamente, ma offre diversi espedienti per approfondire l’anima PvE della produzione, mai effettivamente sfruttata a dovere sino ad ora.
[caption id="attachment_148780" align="aligncenter" width="508"] Acquistando la collector’s edition del gioco, potrete cavalcare sin da subito un nuovo, simpaticissimo, compagno di viaggio: un gigantesco orso bruno.[/caption]
Come anticipato, tuttavia, in questo DLC non vi limiterete a prendere ordini da Re Kurog. Il PvE si sviluppa attraverso due public dungeon e una nutrita lista di boss che si aggirano indisturbati per il Regno. Sui primi, c’è poco da aggiungere a quanto già detto in passato: in compagnia di alcuni alleati pescati casualmente nella rete, si possono affrontare ostacoli e avversari all’unisono, mentre si esplorano gli anfratti di queste ambientazioni in cerca di tesori e nuovo equipaggiamento. Nonostante sia caldamente consigliabile farlo, non è obbligatorio organizzarsi e cooperare intensivamente con il resto della truppa. Vuoi per le dimensioni dello scenario, vuoi per le differenti necessità dei partecipanti, perdersi di vista capita spesso e volentieri, magari anche a proprio rischio e pericolo.
"Il PvE si sviluppa attraverso due public dungeon e una nutrita lista di boss che si aggirano indisturbati per il Regno"Discorso differente invece, quando si tratterà di abbattere i colossali nemici che scorrazzano in totale libertà tra le vallate. In questi veri e propri assalti, l’organizzazione è tutto. Non si può prescindere da un atteggiamento strategico, né da un team minimamente affiatato che, quanto meno, sappia gestirsi a sufficienza in base alle specificità del singolo. Se i guaritori non guariscono, gli arcieri non offrono copertura, la fanteria non attacca in prima linea e i maghi non danno fondo alle proprie riserve di mana, non c’è modo di uscirne vivi dagli scontri. Rispetto al gameplay classico della produzione, queste sezioni mettono in risalto la profondità del combat system di The Elder Scrolls Online e il divertimento che se ne può trarre da un’effettiva collaborazione con gli altri eroi che calpestano le piane di Tamriel. Peccato che duri poco insomma.
[caption id="attachment_148781" align="aligncenter" width="508"] In contemporanea con il DLC è stata rilasciata una patch che ricalibra alcune mosse e abilità speciali.[/caption]
L’ultima novità introdotta da Orsinium è la Maelstrom Arena, modalità orda inspiegabilmente solo in single player. Attraversato il portale che vi introdurrà alla location, dovrete resistere alle offensive nemiche, ben sapendo che ad attendervi ci sarà un premio progressivamente più prezioso. Divertente sul breve periodo, dopo essere sopravvissuti un paio di volte alla prova, sarete attratti da questa modalità solo per il loot messo in palio. Inspiegabile, infatti, la decisione di non far partecipare alla partita più giocatori. Da soli, soprattutto quando si diventa molto forti, il tutto si risolve affidandosi alle stesse tattiche e mosse. In multiplayer, al contrario, ci si sarebbe potuti sbizzarrire in molti più modi.
Se Imperial City ci aveva convinti, questo secondo DLC lo fa ancor di più. Orsinium mette sul piatto una main quest intrigante e piuttosto prolungata, public dungeon e boss che stimolano magnificamente il PvE e una modalità orda evidentemente acerba, ma facilmente potenziabile in futuro. Se vagate ancora per Tamriel in cerca di nuove sfide, insomma, il tempo di imbracciare armi e scudo è finalmente giunto.