Recensione - Teslagrad

Approda sulle console Sony Teslagrad, un interessante platform da Rain Games

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Gli indie games hanno rappresentato per il mercato videoludico odierno una vera e propria boccata d’aria fresca e, cosa più importante, hanno permesso a molti generi ormai in via d’estinzione di essere quasi riportati in vita, venendo così riscoperti ed apprezzati da migliaia di utenti vecchi e nuovi. Tra questi vi sono senza dubbio i platform bidimensionali, la cui ultima roccaforte rimasta tra le aziende più blasonate del settore sembra essere la giapponese Nintendo ma che tra gli sviluppatori indipendenti stanno avendo un enorme successo. Uno degli ultimi esponenti ad approdare su PlayStation 3 e PlayStation 4 è l’interessante Teslagrad, titolo già largamente apprezzato su PC e Nintendo Wii U ma che arriva solo ora sulle piattaforme casalinghe di Sony.

[caption id="attachment_138260" align="aligncenter" width="600"]Teslagrad - Screenshot Teslagrad - Screenshot[/caption]

Teslagrad riesce a brillare di luce propria grazie ad un gameplay intrigante ed impegnativo"

Ridurre però Teslagrad ad un unico genere sarebbe quasi compiere un vero e proprio delitto: lo sviluppatore Rain Games ha infatti unito in un sol prodotto non solo le meccaniche tipiche dei platform più classici ma le ha fuse con elementi provenienti dai puzzle game e dagli adventure 2d alla Metroid. Scendiamo però più nel dettaglio: il titolo basa il suo intero gameplay sulla manipolazione della gravità attraverso l’utilizzo di magneti la cui polarità potrà essere modificata dal protagonista attraverso speciali guanti. Questo significa che per procedere nell’esplorazione sarà necessaria, da parte dell’utente, un’attenta analisi delle location per risolvere i vari puzzle ambientali in cui si imbatterà, pena il rimaner bloccati per diverso tempo in caso contrario. Teslagrad quindi non premia affatto un approccio casuale e poco oculato ai suoi livelli in quanto è un titolo severo, riflessivo e dal gameplay estremamente profondo. Tutto ciò è possibile però non solo grazie ai sopracitati puzzle ambientali ma anche all’ottimo level design messo in piedi dal team di sviluppo, che vede nello sviluppo verticale di un’unica enorme area il suo principale punto di forza. Proprio come in Metroid o Castlevania infatti il giocatore, dopo che avrà raccolto specifici potenziamenti, potrà esplorare nuove aree prima inacessibili dando così origine al cosiddetto backtracking, che però, fortunatamente, non raggiunge i livelli estremi degli ultimi episodi della saga Nintendo. Presenti infine anche numerosi ed imponenti boss da affrontare rigorosamente con la medesima tecnica con cui vengono risolti i puzzle, ovvero attraverso la manipolazione della gravità e l’utilizzo dell’elettromagnetismo. Anche sotto tale aspetto i Rain Games si sono dati un gran da fare e l’offerta messa in piedi è di qualità davvero elevata.

[caption id="attachment_138262" align="aligncenter" width="600"]Teslagrad - Screenshot Teslagrad - Screenshot[/caption]

Venendo ora alle scelte stilistiche adottate abbiamo che il titolo fonde insieme elementi provenienti da vari generi come lo steampunk, il fantasy e la Russia anni 50-60, con un risultato globale che definire delizioso è assolutamente riduttivo. Teslagrad, nonostante la sua natura indie, ha carattere da vendere e lo si intuisce fin dai primissimi istanti di gioco grazie ad una breve ma suggestiva scena introduttiva. Davvero singolare la scelta di non inserire alcun doppiaggio o linea di testo per raccontare la trama: tutto avviene attraverso immagini ed eventi in tempo reale, trasmettendo all’utente un grado di immersione davvero elevato.
Tutto ciò è poi accompagnato da una realizzazione tecnica sopra le righe, la quale fa uso di un motore grafico bidimensionale di ottima qualità che ha nei modelli in alta definizione di personaggi ed ambienti il suo principale punto di forza. Il lavoro svolto dal team è quindi anche in questo ambito davvero notevole, tanto che è in grado di competere senza alcun problema con produzioni del calibro di Rayman Legends o Braid. Da sottolineare infine anche altri piccoli ma importanti elementi come l’azzeccatissima paletta cromatica, l’ottima cura per i dettagli, la varietà delle animazioni e la fluidità con cui l’azione di gioco è proposta a schermo. Deliziosa poi la colonna sonora, malinconica ed evocativa al punto giusto e perfettamente in linea con le atmosfere generali del titolo.

La semplificazione della pubblicazione dei titoli indipendenti data dall’affermarsi dei canali di distribuzione digitale ha portato con sé sia svantaggi che vantaggi. Da una parte anche i team più piccoli e giovani possono permettersi di raggiungere potenzialmente milioni di utenti, dall’altra però la concorrenza sta diventando di anno in anno sempre più agguerrita e spietata. Riuscire quindi a catturare l’attenzione dell’utente medio non è cosa da tutti e vien da sé che solo i prodotti più meritevoli, originali ed intriganti sono in grado di affermarsi ed avere successo. In questa situazione non di certo semplice Teslagrad riesce a brillare di luce propria, questo grazie non solo ad un gameplay intrigante ed impegnativo, ma anche ad uno stile visivo davvero curato e gradevole alla vista. La sapiente fusione di elementi di gameplay provenienti da vari generi quali i platform, gli adventure ed i puzzle ha poi permesso di offrire una varietà di situazioni assolutamente da non sottovalutare, anche se c’è da dire che un livello di difficoltà un po’ più accondiscendente verso il giocatore avrebbe giovato non poco a migliorarne l’accessibilità generale. Per il resto Teslagrad svolge più che bene il suo compito e se siete in cerca di un prodotto intrigante ed impegnativo Rain Games ha sfornato il gioco che fa per voi.

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