Recensione - Tales of Xillia 2 - Azione per tutti
La serie di JRPG Bandai Namco si appresta a tornare nel territorio europeo con Tales of Xillia 2
Non tutti i mali vengono per nuovece ed infatti, con i grandi nomi fuori gioco, si è potuto assistere all’affermarsi, almeno in occidente, di alcune serie più di nicchia ma non per questo meno meritevoli di attenzioni. Tales of di Bandai Namco è una di queste e per il terzo anno consecutivo è pronta ad offrire ai giocatori americani ed europei un episodio completamente inedito e mai diffuso al di fuori del Giappone.
[caption id="attachment_120561" align="aligncenter" width="600"] Tales of Xillia 2 - Logo[/caption]
Tales of Xillia 2 ci mette nei panni di Ludger Kresnic, un giovane uomo che dopo essere rimasto coinvolto in un attentato terroristico ad opera del gruppo sovversivo Exodus è costretto a ripagare un grande debito alla misteriosa società Spirius Corporation, nonché a dare la caccia al suo stesso fratello Julius, ritenuto dalle autorità il principale colpevole del disastro. Ben presto Ludger farà la conoscenza di molti dei personaggi che avevamo conosciuto ed apprezzato nel primo Tales of Xillia, che lo aiuteranno a scoprire la verità sull’attentato e su altri misteriosi eventi che si stanno verificando in tutta Elympios.
Come da tradizione nella serie anche in questo sequel ci troveremo ad avere a che fare con un ottimo impianto narrativo, dal ritmo incalzante e che offre al giocatore non solo una trama intrigante e ricca di colpi di scena ma anche un cast di personaggi curato e ben sviluppato. La possibilità di compiere delle scelte durante i dialoghi permetterà inoltre di influenzare in parte lo svolgersi degli eventi, caratteristica mai vista prima in un Tales of.
Nonostante Tales of Xillia 2 non stravolga completamente la formula di gioco tipica dei suoi predecessori apporta alcune modifiche non indifferenti alle meccaniche di esplorazione del vasto mondo di gioco, rendendo il tutto molto più fluido e pratico che in precedenza. Le varie aree verranno sbloccate mano a mano che completeremo quest e progrediremo nella storia e il viaggio dall’una all’altra è stato velocizzato grazie al fast travel, nonostane sia ancora disponibile la cara e vecchia esplorazione appiedi per i più nostalgici. Anche la gestione delle missioni, sia principali che secondarie, è stata migliorata e resa più pratica grazie ad indicatori a schermo che segnano l’esatto punto in cui recarsi nonché descrizioni dettagliate del compito da portare a termine.
I miglioramenti però non si fermano qui: anche il già buono battle system è stato potenziato, rendendolo di fatto uno dei più riusciti mai apparsi all’interno della serie. Tales of Xillia 2 è, come i suoi predecessori, un RPG dal battle system action, questo significa che il giocatore avrà il controllo diretto del personaggio e dovrà sconfiggere i vari nemici attraverso semplici combinazioni di tasti, un po’ come accade in un picchiaduro 2D per intenderci. La prontezza di riflessi è tutto ed infatti un ruolo fondamentale è ricoperto dalle schivate, che in questo sequel sono state potenziate permettendo al giocatore di effettuare non solo scatti orizzontali ma anche laterali, aggirando il nemico proprio come avveniva in Tales of Graces f. Da segnalare poi la possibilità di utilizzare differenti stili di lotta per il protagonista Ludger, che potremo cambiare in tempo reale durante gli scontri, con conseguente modifica di equipaggiamento e mosse speciali. Ritorna infine il sistema di linking tra personaggi, che darà la possibilità di eseguire mosse combinate con uno degli altri tre membri del team solitamente comandati dalla CPU.
Per quanto riguarda il sistema di sviluppo delle abilità è stata completamente abbandonata la struttura a ragnatela di Tales of Xillia, rimpiazzata ora dalle cosiddette sfere Allium che consentono una crescita dei personaggi attraverso dei minerali reperibili durante gli scontri o nel mondo di gioco.
[caption id="attachment_135018" align="aligncenter" width="600"] Tales of Xillia 2 - Screenshot[/caption]
Accanto ad un gameplay accattivante e ad una storia avvincente non c’è purtroppo un altrettanto valido comparto tecnico. Il gioco di ruolo Bandai Namco ricicla infatti molte delle ambientazioni viste nel prequel, così come sono riciclati i modelli poligonali di nemici e personaggi non giocanti. Questo non aiuta il già debole aspetto grafico che non è di certo quello di un titolo tripla A: gli ambienti sono tutto sommato semplici e non molto ricchi di dettagli a schermo, le texture un po’ troppo sgranate e la pulizia visiva non è delle migliori. Ciò che si salva è il cast di personaggi principali, ben realizzati ed animati con cura, la direzione artistica generale e soprattutto il doppiaggio in inglese, le cui voci ci sono sembrate più che adeguate durante i vari dialoghi e scene d’intermezzo.