Recensione - Super Smash Bros. - Le dimensioni non contano

Super Smash Bros. arriva per la prima volta su console portatile, su Nintendo 3DS: la nostra prova

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Super Smash Bros. non è il tempio videoludico del picchiaduro, non è il luogo nel quale lo si celebra secondo i suoi canoni più sopraffini, assecondando la dottrina del tecnicismo esasperato ed cercando la fede con preghiere composte non da parole, ma da pressioni di pulsanti memorizzate a memoria. Masahiro Sakurai, l'uomo che dall'episodio per Wii, Brawl, ne cura lo sviluppo, non è un sommo sacerdote, ma un magnifico tuttofare, che quando non è impegnato a scervellarsi su cosa può infilare nel pacchetto trova il modo di controllare il bilanciamento di ogni singolo personaggio, pad alla mano. Il titolo della serie per Nintendo 3DS, in attesa di poterci esprimere anche sulla sua controparte per Wii U, appartiene quindi a quella schiera di opere strettamente videoludiche, concepite e messe in piede da gente di mestiere, non mestieranti, indirizzate a chi vuole del divertimento immediato, coinvolgente, comunque profondo.

[caption id="attachment_135899" align="aligncenter" width="400"]Super Smash Bros. screenshot Nintendo 3DS Super Smash Bros. - screenshot Nintendo 3DS[/caption]

Per i profani: Super Smash Bros. è un picchiaduro a incontri, che trova però il suo svolgimento non nel progressivo svuotamento della barra della vita del proprio avversario, ma nell'accrescimento della percentuale che indica quanto facilmente può essere sparato fuori dallo schermo. La maggior parte degli stage sono sospesi in aria, sotto e ai lati il nulla nel quale spedire con quanta più violenza possibile chi il giocatore si trova davanti, dopo averlo picchiato fortissimo. Oh, la splendida sensazione che si prova quando si manda qualcuno nella esosfera, trasformandolo in un razzo senza possibilità di ritorno. E' il supremo piacere e godimento che solo Super Smash Bros. sa offrire, che torna praticamente immutato anche qui, su Nintendo 3DS, per la prima volta su console portatile, senza che si avverta una qualunque sorta di limitazione, perché quando una formula di gioco è buona, lo è universalmente.

L'altro pilastro sul quale poggia la serie è il roster, composto non da personaggi creati per l'occasione, ma dalle icone videoludiche di Nintendo, e non solo, pertanto Mario, Link, Bowser, Kirby, Samus, Ike, Little Mac, ma anche Pac-Man e Mega Man e tantissimi altri vanno a formare un cast stellare. Certo, un paio di scelte rimangono discutibili e qualche abbandono lascia rimpianti, ma nel complesso chiunque trova il personaggio o il gruppo di personaggi al quale è più affezionato, perché con così tanta bella gente è praticamente impossibile rimanere delusi e trovare da ridire. Scontato aggiungere come teatro della affollata rissa siano ambientazioni tratte da titoli e serie che sono nella storia, stage che in questo episodio piacciono, e tanto, attestandosi su livelli di qualità sopraffina, unendo vecchi e nuovi. E' l'eterno ritorno e l'eterno rinnovamento della serie, che coinvolge roster, ambientazioni e sistema di gioco, anche se l'ultimo cambiamento è quello che fa più fatica ad emergere.

[caption id="attachment_135898" align="aligncenter" width="400"]Super Smash Bros. screenshot Nintendo 3DS Super Smash Bros. - screenshot Nintendo 3DS[/caption]

Super Smash Bros. non va a modificare l'esperienza di gioco tipica della serie, guai se lo facesse, piuttosto si fa più accessibile, malleabile. Chi avrà giocato ad altri titoli della saga non potrà notare una maggiore facilità di movimento, che da queste parti abbiamo apprezzato tantissimo, memori della pesante inerzia di Brawl, così come l'impressione è quella che concatenare colpi in dolorose combo venga più facile. Combo, esatto, perché il titolo di Nintendo si apre sì a chiunque, ma asseconda perfettamente anche le esigenze e l'istinto tecnico dell'esperto di picchiaduro, ed è qui che viene fuori tutto il lavoro sotterraneo, ma tremendamente importante e di innegabile qualità, di Sakurai e del suo team. E siccome il buon Masahiro ed i suoi collaboratori sono noti anche per la quantità ecco quella pletora di modalità e opzioni che aumentano sensibilmente l'offerta ludica di un titolo appartenente ad un genere storicamente carente sotto questo punto di vista.

"Oh, la splendida sensazione che si prova quando si manda qualcuno nella esosfera, trasformandolo in un razzo senza possibilità di ritorno"

La novità più interessante è senza dubbio Avventura Smash, che va a sostituire quella Avventura dei precedenti capitoli. Niente più storia, niente più livelli a scorrimento, piuttosto un'unica grande mappa, da attraversare sconfiggendo nemici piccoli e grandi, ottenendo così potenziamenti per i vari parametri del proprio combattente, ma anche trofei e oggetti per la sua personalizzazione, altra novità di peso rilevante. Scaduto il tempo, la battaglia finale, dalle regole casuali. Sembra un'opzione che si esaurisce presto, ed invece in breve tempo ci si ritrova ad inanellare una partita dopo l'altra, provando le nuove mosse ed il nuovo equipaggiamento, catturati in un circolo vizioso dal quale è difficile uscire. Quando lo si fa magari ci si ributta nella storiche Modalità Classica e All- Stars, o ancora nei minigiochi, anche questi sia già visti e apprezzati (Gara di Home-Run, quanto ti amiamo) o nuovi. Super Smash Bros. è davvero un titolo difficile da poggiare, ancora peggio quando si ha qualche amico a disposizione, da coinvolgere in scontri locali o online: lì il divertimento raggiunge livelli astrali, sfoderando tutta l'anima godereccia della produzione.

[caption id="attachment_135897" align="aligncenter" width="400"]Super Smash Bros. screenshot Nintendo 3DS Super Smash Bros. - screenshot Nintendo 3DS[/caption]

Si gode anche guardandolo e sentendolo Super Smash Bros.. Il lavoro fatto in entrambi i comparti è eccellente, dal punto di vista della grafica non si può fare a meno di rimanere dalla fluidità complessiva, che non scende a patti con l'alto livello di dettaglio ed i numerosi elementi su schermo, facendo apprezzare ancora di più personaggi ed ambientazioni, ognuno di loro latore di una propria identità artistica, ma tutti perfettamente coerenti nell'insieme. E intanto suonano le note di brani più che noti, presenti magari nella loro versione originale, magari in remix sempre azzeccatissimi, o ancora in poderosi medley, accarezzando le orecchie del giocatore con un le note di un patrimonio sonoro che ha pochi uguali. Nella sua completezza assoluta Super Smash Bros. non lascia spazio a rilievo alcuno, ammalia con il suo gameplay, irretisce con la sua quantità ludica, avvolge con la sua arte, in quello che non è un mero sfoggio, ma una densa e gioiosa materializzazione di divertimento.

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