Recensione - Super Smash Bros. - Le dimensioni non contano
Super Smash Bros. arriva per la prima volta su console portatile, su Nintendo 3DS: la nostra prova
[caption id="attachment_135899" align="aligncenter" width="400"] Super Smash Bros. - screenshot Nintendo 3DS[/caption]
Per i profani: Super Smash Bros. è un picchiaduro a incontri, che trova però il suo svolgimento non nel progressivo svuotamento della barra della vita del proprio avversario, ma nell'accrescimento della percentuale che indica quanto facilmente può essere sparato fuori dallo schermo. La maggior parte degli stage sono sospesi in aria, sotto e ai lati il nulla nel quale spedire con quanta più violenza possibile chi il giocatore si trova davanti, dopo averlo picchiato fortissimo. Oh, la splendida sensazione che si prova quando si manda qualcuno nella esosfera, trasformandolo in un razzo senza possibilità di ritorno. E' il supremo piacere e godimento che solo Super Smash Bros. sa offrire, che torna praticamente immutato anche qui, su Nintendo 3DS, per la prima volta su console portatile, senza che si avverta una qualunque sorta di limitazione, perché quando una formula di gioco è buona, lo è universalmente.
[caption id="attachment_135898" align="aligncenter" width="400"] Super Smash Bros. - screenshot Nintendo 3DS[/caption]
Super Smash Bros. non va a modificare l'esperienza di gioco tipica della serie, guai se lo facesse, piuttosto si fa più accessibile, malleabile. Chi avrà giocato ad altri titoli della saga non potrà notare una maggiore facilità di movimento, che da queste parti abbiamo apprezzato tantissimo, memori della pesante inerzia di Brawl, così come l'impressione è quella che concatenare colpi in dolorose combo venga più facile. Combo, esatto, perché il titolo di Nintendo si apre sì a chiunque, ma asseconda perfettamente anche le esigenze e l'istinto tecnico dell'esperto di picchiaduro, ed è qui che viene fuori tutto il lavoro sotterraneo, ma tremendamente importante e di innegabile qualità, di Sakurai e del suo team. E siccome il buon Masahiro ed i suoi collaboratori sono noti anche per la quantità ecco quella pletora di modalità e opzioni che aumentano sensibilmente l'offerta ludica di un titolo appartenente ad un genere storicamente carente sotto questo punto di vista.
"Oh, la splendida sensazione che si prova quando si manda qualcuno nella esosfera, trasformandolo in un razzo senza possibilità di ritorno"[caption id="attachment_135897" align="aligncenter" width="400"] Super Smash Bros. - screenshot Nintendo 3DS[/caption]
Si gode anche guardandolo e sentendolo Super Smash Bros.. Il lavoro fatto in entrambi i comparti è eccellente, dal punto di vista della grafica non si può fare a meno di rimanere dalla fluidità complessiva, che non scende a patti con l'alto livello di dettaglio ed i numerosi elementi su schermo, facendo apprezzare ancora di più personaggi ed ambientazioni, ognuno di loro latore di una propria identità artistica, ma tutti perfettamente coerenti nell'insieme. E intanto suonano le note di brani più che noti, presenti magari nella loro versione originale, magari in remix sempre azzeccatissimi, o ancora in poderosi medley, accarezzando le orecchie del giocatore con un le note di un patrimonio sonoro che ha pochi uguali. Nella sua completezza assoluta Super Smash Bros. non lascia spazio a rilievo alcuno, ammalia con il suo gameplay, irretisce con la sua quantità ludica, avvolge con la sua arte, in quello che non è un mero sfoggio, ma una densa e gioiosa materializzazione di divertimento.