Recensione - Sunset Overdrive - Life in Technicolor

Arriva finalmente sulle nostre Xbox One Sunset Overdrive, una delle esclusive Microsoft dell'annata 2014

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Un decennio fa i videogiochi non si ponevano troppi problemi: la maggior parte delle produzioni si limitava a metterci in mano un fucile o qualche altro strumento di morte e ci diceva “ok ragazzi, tutto quello che dovete fare è correre verso destra e arrivare a fine livello vivi”. Erano giorni eroici, in cui gli sprite dei personaggi venivano disegnati pixel per pixel con la carta copiativa e le console avevano a malapena la potenza di un attuale frullatore.

Sunset Overdrive - screenshot

Pochissimi sviluppatori e ancor meno publisher credono ancora in quel modo di concepire il gaming, alcuni studi indie ci stanno provando ma il mainstream, quello dove ci sono gli investimenti e il marketing, sembra orientato verso tutt’altra direzione. Sunset Overdrive, sviluppato da Insomniac e prodotto da Microsoft in esclusiva per Xbox One, invece, prova a cambiare le carte in tavola, proponendo un titolo “tripla A” che, però, si basa totalmente sulla frenesia e sul suo stile sopra le righe. La trama del gioco è tanto semplice quanto fuori di testa, nell’anno 2027 una multinazionale del cibo, la FizzCo, ha deciso di lanciare un nuovo energy drink, organizzando l’evento inaugurale a Sunset City, la città dove abita il nostro protagonista. Qualcosa però va tremendamente storto e, durante la presentazione, i clienti iniziano a trasformarsi in violentissimi mostri assetati di sangue e, manco a dirlo, di OverCharge Delirium XT, ovvero la bevanda di cui sopra. Dopo essere rocambolescamente fuggiti da un primo attacco faremo la conoscenza di altri sopravvissuti e, come da tradizione, dovremo trovare un modo per fuggire dalla città che, nel frattempo, è stata messa in quarantena proprio dalla FizzCo.

Se in questi mesi avete visto qualche trailer o letto le nostre anteprime di Sunset Overdrive saprete già che il gioco non fa della trama il suo punto più forte. Insomniac ha volutamente spremuto tutti i cliché più triti del genere apocalittico e li ha combinati in una sorta di futuro distopico coloratissimo, sarcastico e completamente folle. Gli sviluppatori, fin dalle primissime battute, sfondano immediatamente la quarta parete e, perciò, i vari personaggi del gioco interagiranno direttamente con noi, mentre assisteremo a una serie di gag basate sulle differenze fra mondo reale e videogames. Questo tipo di approccio funziona abbastanza bene e alcune situazioni si rivelano effettivamente piuttosto divertenti tuttavia, dopo poche ore di gioco, le trovate iniziano a essere un po’ troppo uguali a se stesse e, andando a grattere, Sunset Overdrive si scrosta come un muro mal stuccato.

Sunset Overdrive - 31 ottobre

Dietro ai colori, alle citazioni e allo stile sopra le righe, infatti, troviamo un action banale, poco divertente e quasi noioso: per buona parte del gioco non faremo altro che andare da un capo all’altro della città uccidendo OD (il nome in codice dei mostri generati dall’OverCharge) o altri nemici, completando missioni semplicissime e ottenendo nuove armi. Il gameplay si

"per buona parte del gioco non faremo altro che andare da un capo all’altro della città uccidendo OD"

focalizza interamente attorno alla possibilità di grindare su ringhiere, fili elettrici, corrimano e altre superfici ma, purtroppo, manca completamente la profondità che un titolo di questo tipo dovrebbe avere. L’elemento narrativo, infatti, non è necessario quando il gioco riesce a vivere della sola componente ludica ma, purtroppo, non è il caso di Sunset Overdrive. La nostra sensazione è che Insomniac, come ha purtroppo già dimostrato con alcuni progetti passati - a partire dall’ignobile FUSE - si sia concentrata troppo sulla componente estetica, andando a dimenticare, o sottovalutare, le meccaniche chiave del gioco. Sunset Overdrive è solido ma, purtroppo, non fa abbastanza. Per certi versi ricorda Jet Set Radio, uno straordinario lavoro di caratterizzazione che, però, non trova sponde dal lato del gameplay.

Intendiamoci, l’ultimo lavoro di Insomniac non è un titolo da buttare via e farà la gioia di chi cerca un action caciarone e divertente; tuttavia dopo tre anni di lavoro ci saremmo aspettati qualcosa di pù, soprattutto tenendo conto del blasone degli sviluppatori.

In definitiva Sunset Overdrive non è la killer application che Microsoft sta disperatamente cercando e non è nemmeno il miglior titolo di Insomniac. Si tratta di un gioco divertente e senza pensieri ma che difficilmente ricorderemo da qui a qualche mese.

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