Recensione: Star Trek The Next Generation - la sesta stagione in Blu-ray

Arrivato a cinque anni di trasmissione, Star Trek The Next Generation non aveva più alcun bisogno di dimostrare niente a nessuno...

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A cura di Fabio Segretario

Dati Tecnici

Video: AVC, 1080/24p, 1.33:1
Audio:
2.0 Mono Dolby Digital: Italiano Francese Spagnolo Tedesco Giapponese
2.0 Stereo Dolby Digital: Inglese
7.1 DTS HD Master Audio: Inglese
Sottotitoli: Italiano Inglese NU Danese Finlandese Francese Norvegese Olandese Spagnolo Svedese Tedesco Giapponese
6 dischi 50gb
Region free
Amaray Slipcover
Prodotto da CBS/Paramount, distribuito da Universal.
Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, US, UK, DE, ES, FR, JP.

Serie

Arrivato a cinque anni di trasmissione, Star Trek The Next Generation non aveva più alcun bisogno di dimostrare niente a nessuno. Lo show ideato da Gene Roddenberry e prodotto da Rick Berman (che divenne il custode della volontà dello storico autore dopo la sua scomparsa), era diventato uno degli show di punta della televisione americana. Non solo aveva ormai convinto da tempo i fan inossidabili della serie originale, ma aveva aumentato il suo pubblico con nuovi appassionati e superato i confini del genere fantascientifico, diventando uno show per un pubblico di ogni genere, che comprendeva tutto il nucleo familiare e superando qualsiasi aspettativa. Non c'è dubbio che quello fu il momento di massimo splendore del brand Star Trek, quando era sulla bocca di tutti, quando ormai era cultura pop anche più che in passato, quando il cast di The Next Generation era diventato più identificabile con Star Trek di quanto non lo fosse il cast della serie originale. Gli ascolti erano in crescita così come i riconoscimenti. Arrivati al sesto anno della serie, fu evidente il riconoscimento di tutti questi traguardi ampiamente meritati, perché, come accade puntualmente, quando un prodotto nato come indipendente e per un pubblico di soli appassionati diventa uno dei prodotti più seguiti al mondo, inevitabilmente, nel bene e nel male, inizia la capitalizzazione del brand per sfruttare fin oltre il possibile la popolarità acquisita per fare cassa. Ed è anche giusto che sia così, perché a prescindere dal successo, se hai un prodotto che funziona, è giusto che frutti guadagni. La premessa era d'obbligo perché, in un modo o nell'altro, la sesta stagione di The Next Generation è influenzata produttivamente e artisticamente da questo concetto di capitalizzazione, che si traduce nel suo primo spin off: Star Trek Deep Space Nine. Al tempo della realizzazione della sesta stagione, la produzione chiese a Berman se era possibile realizzare un altro prodotto Trek, in modo da ampliare e allargare il brand e i possibili ascolti derivati dal nuovo show. Deep Space Nine nasce da tutto questo e si contrappone a The Next Generation nella modalità, ma mantenendo lo spirito pionieristico che accomuna tutte le serie Trek. Deep Space Nine si svolge nell'omonima stazione spaziale e non su una nave, collocata in un quadrante difficile, dove vivono una miriade di razze aliene bizzarre e che diventa il punto nevralgico per dispute politiche e terroristiche. La realizzazione del nuovo show impiegò gran parte delle energie di Berman e Michael Piller, ideatori dello spin off, per cercare di farlo funzionare e che quindi trascurarono quasi del tutto The Next Generation. Anche se questo può essere considerato come un possibile tracollo dello show principale, è quanto di più lontano dalla verità. Infatti la sesta stagione è giustamente ricordata come l'anno più ricco, in termini di qualità e quantità, di episodi straordinari e memorabili, di scritture sempre più interessanti dei personaggi e più ampio in termini di space opera la narrazione di questo grande e immenso universo di fantasia e allegoria della storia dell'umanità. La gestione dello show passa in gran parte alle mani di Jeri Taylor e Ronald D. Moore, benché Berman e Piller restino i due principali produttori esecutivi. Gli altri autori, come Brannon Braga e René Echevarria, passarono da essere dei freelancer a sceneggiatori fissi regolarmente sotto contratto. Mentre Jonathan West subentrò a Marvin Rush come direttore della fotografia.
E' difficile riassumere ciò che il sesto anno racchiude, proprio per il numero elevato di episodi straordinari, ma tra i più rappresentativi che, come sempre, sono pura allegoria oltre che ottime avventure, troviamo ad esempio: “Il Prezzo della Pace”, che mette in discussione se le azioni immorali di un uomo possano essere giustificate per un bene superiore, attraverso la narrazione del più classico dei thriller. Oppure “Sonni Pericolosi”, che racconta l'abuso di vittime di rapimenti da parte di una razza aliena, sottoposti ad esperimenti, senza che se ne rendano conto. Un racconto capace di appassionare grazie alla splendida atmosfera inquietante e alla recitazione sottile dei protagonisti. La stagione, come le precedenti, preme sempre di più nel cuore dei protagonisti, portando sempre nuovi aspetti o approfondendone altri precedentemente solo abbozzati, per costruire personaggi ancor più complessi e interessanti, episodio dopo episodio. Tra i tanti esempi troviamo “Una Seconda Opportunità”, che vede il capitano Picard ferito mortalmente al suo cuore artificiale e, in un luogo che sembra essere la vita dopo la morte, trova l'ambigua entità Q, che gli fornisce una seconda opportunità per cambiare le cose nel suo passato, mettendo in discussione la sua stessa gioventù. William Riker (Jonathan Frakes), è protagonista di due episodi magnifici: “Schegge di Realtà”, dover Riker mette in dubbio la sua sanità mentale viaggiando tra due realtà distinte, dove in una è intento a recitare una piece teatrale, mentre nell'altra è rinchiuso in un manicomio per aver commesso un omicidio. L'episodio si regge in gran parte sulla magistrale prova di Frakes sul suo personaggio. L'altro episodio è “Duplicato”, dove Riker è alle prese con un suo clone, creato molti anni prima a causa di un incidente con il teletrasporto, mettendo in discussione le scelte che ha fatto nella vita e i rimpianti accumulati negli anni. Questo episodio segna anche l'introduzione di LeVar Burton come regista, seguendo l'esempio dei suoi colleghi Frakes e Patrick Stewart. Proprio Stewart dirigerà uno degli episodi “anomali” più amati dai fan: “Per un Pugno di Data”. Come lascia ben intuire il titolo, l'episodio si rifà al genere western, a metà strada tra l'omaggio e la parodia, quando a causa di un malfunzionamento, Worf (Michael Dorn) e suo figlio Alexander, restano intrappolati in una simulazione olografica del Vecchio West, dove ogni personaggio è diventato il comandante Data (Brent Spiner). E proprio tra gli episodi più amati dei fan, non si può non citare “Il Naufrago del Tempo”, episodio che riporta per l'ultima volta in televisione il personaggio di Montgomery Scott (James Doohan), lo storico ingegnere capo dell'Enterprise, che si troverà prima in competizione con il suo “successore” generazionale, Geordi LaForge (LeVar Burton) e poi a collaborare per salvare l'Enterprise da un pericolo mortale. La sesta stagione rappresenta anche l'ultima apparizione di Miles O'Brien (Colm Meany) come personaggio ricorrente, dato che nello stesso anno, diventa uno dei protagonisti assoluti di Deep Space Nine. Le influenze dello show gemello non si fermano solo a livello produttivo, ma anche narrativo e non solo come background dell'universo generale. Infatti “La Voce del Sangue” è un doppio episodio crossover che coinvolge Deep Space Nine per la seconda volta (la prima fu lo stesso pilota di Deep Space Nine) e che vedrà protagonisti Worf e Data in due storie separate. Il primo alla ricerca di risposte su suo padre in una storia che metterà in dubbio tutti i suoi pregiudizi e le sue convinzioni. Mentre il secondo avrà una vera e propria esperienza trascendentale che lo porterà a scoprire aspetti sconosciuti del suo essere. Ovviamente non si può non citare la season premiere e il season finale della stagione. Il primo, “Un Mistero dal Passato”, che riprende dal cliffhanger lasciato nella precedente stagione, dove l'equipaggio dell'Enterprise, intrappolato nel diciannovesimo secolo, è alla ricerca di Data e degli alieni che stanno uccidendo persone nel passato. Questa storia svela parte del mistero che lega il capitano Picard all'immortale Guinan (Whoopi Goldberg). Mentre il secondo, “Il Ritorno dei Borg”, come da titolo riporta in scena i più micidiali nemici della Federazione, alle prese con nuovi attacchi. Ma il loro modus operandi spiazza l'equipaggio, mostrando per la prima volta emozioni e individualità. Sentimenti che influenzano in qualche modo Data, facendolo dubitare di se stesso. Ma, al di sopra di tutto questo, la sesta stagione viene ricordata per il doppio episodio “Il Peso del Comando”. Autentico capolavoro, uno dei più grandi episodi di Star Trek, vede il capitano Picard in una missione sotto copertura, per sventare la realizzazione di una terribile arma da parte dei Cardassiani, in un loro territorio. L'episodio, realizzato con la collaborazione di Amnesty International nella scrittura, mostra con sconcertante realismo, per uno show indirizzato alle famiglie, la realtà delle torture psicologiche cui sono sottoposti i prigionieri per estorcergli informazioni. Nell'allegoria, Picard, privato del tutto della sua dignità, si confronta con il sadico Gul Madred, ufficiale cardassiano interpretato da uno straordinario David Warner. Ma l'episodio risulta incredibilmente intrigante anche per la presenza dell'inossidabile capitano Edward Jellico (uno stupefacente Ronny Cox), a cui viene affidata l'Enterprise, portando un regime più severo e formale rispetto a quello di Picard e che avrà un vero e proprio braccio di ferro con il comandante Riker. L'episodio è quindi quanto di più rappresentativo del mondo di Star Trek, una storia dai profondi contenuti, dalla narrazione incalzante e dai personaggi profondi e appassionanti e che diventa il simbolo della qualità che il sesto anno di The Next Generation ha offerto.

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Di seguito l'elenco dei dieci migliori episodi:

  • Un Mistero dal Passato – seconda parte: intrappolato nel diciannovesimo secolo, l'equipaggio dell'Enterprise investiga sugli alieni che, dal passato, uccidono poveri innocenti per catturare la loro energia per nutrirsene. La missione svelerà anche parte del mistero che circonda l'immortale Guinan e la sua amicizia con Picard.

  • Il Naufrago del Tempo: l'Enterprise si imbatte in una sfera di Dyson, una struttura sferica costruita attorno ad una stella per poterne sfruttare l'energia. Sulla superficie trovano il relitto di una nave risalente a circa settantacinque anni prima. Nel suo teletrasporto vi è ancora uno schema registrato. Attivandolo compare niente meno che il capitano Montgomery Scott, un tempo ingegnere capo sull'Enterprise capitanata da James T. Kirk. Dopo un iniziale felicità nello scoprire che il suo piano per sopravvivere ha avuto successo, presto Scott si rende conto di essere ormai fuori dal suo tempo, incapace di stare al passo con la nuova generazione. Ma mentre l'Enterprise sembra trovarsi in grosse difficoltà all'interno della sfera, solo l'esperienza di Scott può salvare la situazione.

  • Sonni Pericolosi: il comandante Riker, nonostante dorma regolarmente, si sente sempre sfinito. Oltre a questo, una strana sensazione di pericolo lo opprime. Questi fenomeni sembrano essere diffusi anche ad altri dell'equipaggio. Presto si renderà conto di essere stato sottoposto a continui esperimenti da parte di un invasore che mette in pericolo tutta l'Enterprise.

  • Per un Pugno di Data: in attesa del rendez-vous con la Biko, l'equipaggio dell'Enterprise ha quarantotto ore di licenza per potersi rilassare. Alexander coinvolge suo padre Worf a partecipare a una simulazione del vecchio West sul ponte ologrammi per poter giocare insieme. Ma durante lo svolgersi del programma, un malfunzionamento causato da un esperimento che Data e Geordi stavano effettuando dalla sala macchine, provoca un'anomalia che rende ogni personaggio della simulazione uguale a Data. Worf dovrà terminare il programma per poter uscirne sano e salvo.

  • La Nave in Bottiglia: mentre Barclay effettua delle riparazioni nel ponte ologrammi, si imbatte nel professor James Moriarty, il programma olografico con coscienza di sé, creato quattro anni prima in circostanze misteriose e salvato nel database con la promessa che un giorno avrebbe potuto lasciare il ponte ologrammi come un individuo reale. Mentre Picard viene convocato da Moriarty per discutere della sua situazione, quest'ultimo, con sorpresa di tutti, riesce a lasciare il ponte ologrammi e risultare vivo. Picard non riesce a capacitarsi della cosa, ma mentre Moriarty pretende che anche la sua compagna possa essere resa viva dagli sforzi del suo equipaggio, Barclay inizia a sospettare che le cose non siano come appaiono.

  • Il Peso del Comando – prima e seconda parte: il vice ammiraglio Nechayev solleva il capitano Picard dal suo comando per affidargli una missione segreta, sotto copertura, nel territorio cardassiano. L'Enterprise passa sotto il comando del capitano Jellico, con l'ordine di fornire supporto alla missione. Ma le cose vanno male e Picard viene catturato. Umiliato e torturato, Picard è costretto ad affrontare una prova impossibile, mentre sull'Enterprise, alle prese con la diplomazia tra la Federazione e Cardassia, il capitano Jellico e il comandante Riker sono costretti a compiere scelte difficili e che li porrà uno di fronte all'altro.

  • Una Seconda Opportunità: Picard viene ferito mortalmente al suo cuore artificiale durante un negoziato finito in tragedia. In quella che sembra essere un'esperienza post morte, Picard incontra Q che gli propone di rimediare a un rimpianto del suo passato che fu causa della perdita del suo cuore originale. Ecco quindi che Picard si ritrova ad essere un neo laureato dell'accademia, a rivivere l'esatto momento della sua giovinezza per rimediare a un suo sbaglio. Ma il prezzo per correggere il passato potrebbe essere molto più alto di quanto immaginato.

  • La Voce del Sangue – prima e seconda parte: l'Enterprise è stazionata presso la Deep Space Nine per supervisionare la ricostruzione degli acquedotti bajoriani. Nel frattempo l'equipaggio ne approfitta per svolgere compiti diversi. Il comandante Data incontra il dottor Julian Bashir, ufficiale medico capo della DS9, mentre è alle prese con un misterioso marchingegno proveniente dal quadrante Gamma. Mentre lo sta studiando, Data viene colpito da un raggio proveniente dal manufatto, che gli provoca una sorta di visione dalla quale viene ossessionato. Il tenente Worf viene avvicinato da Jaglom Shrek, un mercante di informazioni, che lo informa che suo padre Mogh potrebbe essere ancora vivo. Combattuto se credere o meno a Shrek, Worf decide di partire per scoprire la verità. Il viaggio che intraprenderà metterà in dubbio tutte le sue convinzioni.

  • Schegge di Realtà: il comandante Riker è alle prese con una piece teatrale organizzata dalla dottoressa Crusher, che lo vede protagonista come un paziente di un manicomio. Ma ben presto la realtà e la fantasia diventano difficili da distinguere e Riker si ritrova realmente come paziente di una struttura psichiatrica, accusato di aver ucciso una persona.

  • Il Ritorno dei Borg – prima parte: l'Enterprise risponde a una richiesta di soccorso di un avamposto, dove vi trova una misteriosa nave in orbita. Esplorando l'avamposto, l'equipaggio si trova di fronte ai Borg. Con grande sorpresa di tutti, questi Borg non si comportano come al solito, non vogliono assimilare la tecnologia, ne agiscono come un unico essere, ma si comportano come persone consapevoli, con un proprio Io e si muovono come normali esseri viventi. Durante lo scontro Data sperimenta per la prima volta delle emozioni, nella fattispecie rabbia, odio e piacere sadico. Confuso e turbato da quel che è avvenuto, Data tenta di comprendere ciò che è avvenuto, interrogando un Borg catturato. In cerca di risposte, Data fugge con il Borg nella speranza di poter capire tutto ciò.

Video

Con un ritardo di quasi un anno dalla quinta stagione, tanto da iniziare a far disperare non poco i trekker di tutto il mondo, la sesta stagione di Star Trek: The Next Generation arriva finalmente in alta definizione Blu Ray per proseguire i festeggiamenti del venticinquesimo anniversario della serie, iniziati ormai due anni fa con la prima stagione in HD.
Come per le precedenti cinque uscite, la sesta stagione riporta, senza sorpresa alcuna, tutto il setting che finora ha fatto felice qualsiasi appassionato di Star Trek e di alta definizione in generale. L'edizione è composta da sei dischi contenenti tutti i ventisei episodi della stagione, insieme a molti contenuti speciali, sia inediti che di repertorio. I dischi sono confezionati in una custodia amaray, a sua volta racchiusa in uno slipcover in stampa enbossed di pregevole fattura.
Come per le precedenti stagioni dalla terza in poi, anche la sesta stagione è accompagnata da un'edizione stand alone di un doppio episodio montato come un lungometraggio. Nella fattispecie trattasi di “Chain of Command”, “Il Peso del Comando” nell'edizione italiana. Purtroppo, proprio come nei precedenti casi, queste edizioni speciali restano confinate al mercato estero, privando gli appassionati italiani non tanto del doppio episodio, che è contenuto nella sua forma originale all'interno della stagione, ma dei contenuti speciali esclusivi che andavano in concerto con quelli presenti nel cofanetto della stagione.
Come sempre, il menù dei dischi permette di selezionare singolarmente gli episodi, preceduti dal promo originale. E' sempre presente il codice dell'episodio, l'anno di trasmissione originale e la data stellare in cui si svolge l'episodio. Come sempre, viene a mancare la funzione java che avrebbe permesso la fruizione di tutti i contenuti da un solo disco.
Per chi non fosse ancora a conoscenza di ciò che rappresenta Star Trek: The Next Generation in Blu Ray, oltre che far felici i milioni di fan, è bene fare un breve riepilogo: realizzato da CBS Digital, a volte con l'aiuto di laboratori esterni, ha compiuto quello che è a tutt'oggi uno dei più complessi lavori di rimasterizzazione di un prodotto audiovisivo. La serie è state meticolosamente ricostruita partendo dagli elementi originali che la componevano, scansionati a 2K di risoluzione e ricostruendo quindi lo show unendo tutti gli strati e impreziosendo il tutto con le più moderne tecniche digitali per ricreare e migliorare tutti gli originali effetti ottici, nel pieno rispetto dell'opera originale. Il risultato è quello di avere uno show letteralmente riportato a nuova vita, in grado di competere con le produzioni attuali. Anche la sesta stagione non fa eccezione e il lavoro della CBS Digital, che ha collaborato con i cineasti che realizzarono la serie all'epoca, rende anche questa sesta uscita un vero miracolo della tecnica.
E' ormai scontato elencare tutti i pregi del lavoro svolto, oltre che esaltare i meriti che i cineasti avevano infuso in ogni fotogramma, ma non farlo sarebbe un crimine. Ecco quindi che lo spettatore non potrà che restare estasiato nell'ammirare la fotografia di Jonathan West, finalmente senza tutte le limitazioni e distorsioni dei vecchi master NTSC. West prosegue il lavoro di Marvin Rush, quindi l'estetica risulta del tutto simile, se non identica. Il quadro è sempre molto luminoso ed esaltato, con colori vividi e profondi da rendere l'immagine tridimensionale, grazie anche a un nero profondo, ma mai opprimente. La definizione è impeccabile, il livello di microdettaglio è palpabile, riuscendo perfettamente a rappresentare la struttura della pellicola fin nel più piccolo grano, ma anche ammirare i magnifici piani sequenza e la texturizzazione generale su ogni superficie, che sia un primo piano o un campo lungo, ammirando splendidi incarnati realistici, le cuciture e il pattern delle uniformi o l'immenso lavoro nelle scenografie. La resa resta comunque mediamente morbida, anche a causa del tipo di fotografia e pellicole usate. L'immagine è infatti piuttosto rumorosa, come nelle precedenti stagioni, cosa che si nota maggiormente nelle sequenze più scure, ma mai da diventare un fastidio o un'anomalia e fa comunque parte del DNA. Ma i maggiori meriti vanno dati agli effetti speciali, dove la CBS Digital da sempre il meglio di se. La fusione tra gli elementi filmati, ossia i modellini, con tutti i suoi strati di luci ed effetti, che si fonde perfettamente con gli elementi CGI ricreati per sostituire gli elementi ottici, come i pianeti, il manto stellare, i phaser e le esplosioni varie, sono un perfetto esempio del concetto di restauro e rivisitazione rispettosa. Infatti ogni sequenza stellare, ogni effetto è eseguito per ricreare fedelmente la sequenza originaria, ma impreziosito di dettagli (i pianeti hanno una texturizzazione ricca di elementi) e corrette dai difetti dei precedenti compositing, senza più degrado nella definizione e con una maggiore resa degna dei prodotti attuali. L'unico punto debole, in tanta meraviglia, è l'encoding video: come anche per le precedenti uscite, la compressione in AVC a livello medio basso risulta spesso solo essenziale, permettendo sì la restituzione di tutto il quadro con tutti i dettagli, ma non è sempre preciso e in una visione frame by frame si possono scorgere alcuni limiti, come il microblocking. Va detto che si tratta di limiti che difficilmente a un visione saltano all'occhio, non inficiando quindi il trattamento proposto, ma è indubbio che, da sempre nei prodotti CBS, questo resta un neo che poteva essere corretto.

Audio

Come da prassi regolare per tutti i prodotti CBS e in particolare per le stagioni di The Next Generation, il set audio prevede il mix originale per tutti i doppiaggi, italiano compreso, quindi nella fattispecie un mono in Dolby Digital a 2.0 canali e 192 kbps, mentre l'originale inglese gode di due tracce: una originale stereo, sempre in Dolby Digital e un nuovo mixaggio a 7.1 in DTS HD Master Audio.
Non ci sono particolari novità su questo frangente, mantenendosi sui livelli a cui siamo abituati. Tuttavia bisogna sottolineare come la traccia audio italiana risulti lievemente migliore rispetto alle stagioni precedenti, che purtroppo, spesso rasentano l'inaccettabile. In questa stagione si può constatare una maggiore pulizia e chiarezza dei suoni, specie nei dialoghi più marcati e decisi, ma anche sul fronte musicale ed effettistico le frequenze suonano con maggiore respiro, pur tuttavia confermando i soliti difetti, come fruscii di fondo e qualche sbalzo di volume. Ovviamente la traccia inglese è sempre impeccabile e straordinaria nell'enfatizzare il già ottimo mix originale. In particolare l'episodio “Amore e Dovere”, grazie alla ricca partitura musicale offerta, riesce a diventare un episodio particolarmente emozionante ed affascinante.

Extra

Non c'è dubbio che, oltre alla visione in alta definizione della serie, i contenuti speciali di questi nuovi cofanetti siano sempre motivo di grande attesa da parte dei fan, grazie al sempre ricco bagaglio di extra. Anche la sesta stagione non fa eccezione e, oltre a riportare i già ricchi contenuti dell'edizione DVD che l'ha preceduta, presenta una ricca galleria di scene eliminate tratte dai negativi originali di camera, quindi totalmente inedite. Si aggiungono anche i diversi nuovi commenti audio, che purtroppo mancano dei sottotitoli necessari alla comprensione per i non anglofoni. Ma indubbiamente a farla da padrone è il nuovissimo documentario “Oltre la Missione Quinquennale”, diviso in tre parti, che grazie alle numerose interviste ci porta a scoprire i retroscena della lavorazione della stagione, con numerosi aneddoti. Si conclude poi con una serie di papere sul set, sempre tratte dai negativi originali. Curiosamente manca la classica reunion del cast tecnico, come invece accadeva per le precedenti stagioni. Purtroppo vengono a mancare i contenuti speciali esclusivi dedicati all'episodio “Il Peso del Comando”, che comprende un nuovo commento audio, un documentario e scene eliminate, con nuove interviste di Ronny Cox.

Disco 1

  • Un Mistero dal Passato: Scena eliminata

  • Il Naufrago del Tempo: commento audio non sottotitolato di Ronald D. Moore e Mike & Denise Okuda

  • Il Naufrago del Tempo: Scena eliminata

  • Archivio Diari di Missione: Panoramica Missione, Anno 6

Disco 2

  • Una Vera Q: Scena eliminata

  • Archivio Diari di Missione:

  • Nuove Frontiere

  • Briefing di Reparto, Anno 6: Produzione

  • Briefing di Reparto, Profili: Dan Curry

Disco 3

  • La Nave in Bottiglia: Scene eliminate

  • Il Volto del Nemico: Scena eliminata

  • Archivio Diari di Missione: Tenente Comandante Data

Disco 4

  • Una Seconda Opportunità: commento audio non sottotitolato di Ronald D. Moore e Mike & Denise Okuda

  • Una Seconda Opportunità: Scene eliminate

  • La Voce del Sangue: Scene eliminate

  • Archivio Diari di Missione: Dati Storici

Disco 5

  • Il Segreto della Vita: Scena eliminata

  • Schegge di Realtà: commento audio non sottotitolato di James L. Conway e Jonathan West

  • Il Ritorno di Kahless: Scene eliminate

  • Archivio Diari di Missione: Negli Archivi della Flotta Stellare: Set e Oggetti di Scena

Disco 6

  • Oltre la Missione Quinquennale – L'Evoluzione di Star Trek: The Next Generation

  • Prima Parte: La Litosfera

  • Seconda Parte: La Biosfera

  • Terza Parte: La Noosfera

  • Le Gag

Conclusioni

“Oltre l'Ultima Frontiera”. Anche la sesta stagione di Star Trek: The Next Generation conferma l'immenso lavoro di rimasterizzazione effettuato dalla CBS Digital che ad oggi ha sicuramente il primato di aver realizzato un autentico miracolo ritenuto impossibile. La sesta stagione rappresenta l'anno più ricco di episodi eccezionali e quello più apprezzato per l'inventiva e la voglia di osare, grazie a episodi coraggiosi e una scrittura ancor più raffinata del solito. L'edizione HD rappresenta un vero gioiello per gli appassionati del genere e dell'alta definizione, con un quadro video straordinario e un ricco contenuto da tutti i punti di vista.

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