Recensione - Sniper Elite 3 Ultimate Edition

Il simulatore di cecchino di Rebellion migra in Africa: la recensione di Sniper Elite 3 Ultimate Edition

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Dopo la triste e sconsolante autobiografia di Sniper Wolf, conturbante e romantico villain del primo Metal Gear Solid, il nostro parere sulla professione di cecchino si è inesorabilmente capovolto: da invidiabile soldato che rischia poco e si riempie di gloria, a tormentato, emarginato e solitario mietitore di vite. La piaga dei camper, vili e pusillanimi videogiocatori, sabotatori di nobili contese online tra galantuomini, non ha fatto altro che peggiorare la situazione: armati delle loro carabine, sfruttando le insenature modellate da compiacenti e collusi game designer, si divertono a impallinare chiunque gli capiti a tiro, restando rintanati e immobili finché possibile. Una pratica ignobile che ha causato numerosi attacchi isterici a tutti coloro che, al contrario, non si sono mai risparmiati dall’affrontare con dignità il pericolo e la morte.

Negli ultimi anni, a restituire onore ed eroismo alla categoria dei cecchini, ci ha pensato la trilogia di Sniper Elite di Rebellion, che, a meno di un anno di distanza dalla pubblicazione dell’originale, si ripropone nuovamente con il terzo capitolo in una versione, definita Ultimate Edition e venduta a prezzo ridotto, che alle già note campagna in singolo e modalità multiplayer online aggiunge tutti i contenuti rilasciati via DLC nel corso dei mesi. Un compendio, dunque, che non cambia di una virgola gameplay ed aspetto estetico, ma che inevitabilmente farà gola ai tanti che all’epoca gli preferirono altro o giudicarono poco conveniente l’offerta.

[caption id="attachment_141052" align="aligncenter" width="600"]Sniper Elite 3 Ultimate Edition screenshot 1 L'icona che raffigura un occhio, di fianco al radar, indica il grado di visibilità di Karl.[/caption]

La trama, che fa da sfondo all’avventura, vede l’indomito e instancabile Karl Fairburne sbarcare nel continente africano dopo aver seminato il terrore tra le fila naziste in diverse città d’Europa. Scopo ultimo della complessa operazione militare a cui prenderà parte è la difesa del Canale di Suez dalle mire espansionistiche del Reich: perdere questa rotta commerciale, lungo cui si spostano le materie prime proveniente dal Medio Oriente, significherebbe rimettere in discussione l’avanzata degli Alleati. Come sapranno gli appassionati di storia, non si tratta di eventi inventati, ma realmente accaduti, per quanto opportunamente contraffatti, in alcuni ambiti, per giustificare l’intervento solitario del nostro. Sebbene le premesse narrative lascino presagire un approfondimento psicologico del protagonista, evidentemente provato anche nell’aspetto da tanti anni di guerra, Sniper Elite 3 Ultimate Edition evita perentoriamente qualsiasi risvolto emotivo sulla vicenda, limitandosi a introdurre una dopo l’altra le scene d’intermezzo sugli obiettivi da soddisfare in ogni livello. Non che ci aspettassimo un’introspezione all’altezza del sottovaluto Spec Ops: The Line, ma alcuni atteggiamenti del protagonista, nelle prime fasi dell’avventura, ci avevano fatto ben sperare che la saga evolvesse dal punto di vista narrativo.

Evidenti passi avanti, al contrario, sono stati compiuti sul fronte del gameplay, dove il level design degli episodi precedenti, estremamente (ed eccessivamente) lineare, ha fatto posto ad ambientazioni open-world di ragguardevoli dimensioni. Il modo di approcciarsi ad ogni missione è pressoché identico: Karl ha una barra di salute ridicola e, sebbene sia eccezionale nei tiri dalla lunga distanza, a corto raggio fatica a prendere la mira. Per uccidere o distruggere i target assegnati, dovrete farvi strada tra le linee nemiche muovendovi nell’ombra, limitando i rumori emessi e assassinando di soppiatto le guardie in perlustrazione. Coltello e pistola silenziata rispondono perfettamente al compito: bisogna studiare la situazione da lontano, sfruttando l’indispensabile binocolo con cui è possibile marcare fino a sette nemici, per poi sfruttare insenature, zone buie e ripari per sgattaiolare alle spalle dei soldati. Mine e trappole varie possono aiutarvi nelle fughe strategiche, ma una volta individuati non avrete altra scelta che dileguarvi il prima possibile: qualsiasi scontro frontale vi sarà mortale.

[caption id="attachment_141053" align="aligncenter" width="600"]Sniper Elite 3 Ultimate Edition screenshot 2 La kill cam ci offre una panoramica piuttosto esplicativa sugli organi spappolati dal proiettile sparato.[/caption]

"Concedersi qualche head shot è inevitabile per completare le missioni, ma se vorrete mantenere un profilo basso, dovrete nascondere gli spari scegliendo una postazione adiacente ad una fonte di rumore: un camion acceso, un cannone che spara a intervalli regolari, un generatore d’energia difettoso"

Naturalmente non dovrete mai dimenticarvi del fedele fucile da cecchino. Concedersi qualche head shot è inevitabile per completare le missioni, ma se vorrete mantenere un profilo basso, dovrete nascondere gli spari scegliendo una postazione adiacente ad una fonte di rumore: un camion acceso, un cannone che spara a intervalli regolari, un generatore d’energia difettoso, va bene qualsiasi cosa purché copra il baccano emesso dal vostro strumento di morte. Questo stratagemma, ideato dagli sviluppatori per limitare l’utilizzo del fucile con cui è virtualmente possibile uccidere chiunque da distanza siderale, riesce nel suo intento, costringendovi ad esplorare affondo ogni zona prima di colpire. Scoprirete che non c’è mai una sola strada, né un solo metodo per raggiungere la meta. Da questo punto di vista il gameplay dà certamente il meglio di sé. Purtroppo, l’I.A. rudimentale dei nemici abbassa drasticamente il livello di sfida. Anche quando colpirete alla testa un compagno vicino, godendovi la classica kill cam ai raggi X, si metteranno sulle vostre tracce senza un minimo di strategia, desistendo piuttosto in fretta nel loro intento. Disattivando il reticolo ausiliario durante le fasi di cecchinaggio, che individua il punto d’impatto del proiettile, e impostando la difficoltà più alta si bilancia sommariamente la situazione, ma si ha costantemente la sensazione di non riuscire mai a trovare il giusto equilibrio.

Ben più intransigente il multiplayer, che allontanerà istantaneamente chiunque non sia pronto a sudare sette camice (e subire numerose sconfitte) prima di ottenere risultati soddisfacenti. Il feeling è diametralmente opposto a quello di un qualsiasi Call of Duty o dei vecchi Gears of War. Correre a perdifiato per le mappe vi tramuterà in bersagli facili. Non imparare ad usare mine e trappole vi impedirà di difendervi da raggiri durante le fasi di cecchinaggio. Non prendere confidenza con il fucile vi renderà l’anello debole del team. Ogni scenario è progettato per favorire lo scontro dalla distanza, per dare vita a lunghe partite che si decino con pochi proiettili esplosi, per scoraggiare qualsiasi spostamento che non sia attentamente studiato. Ritmi lenti e tensione sempre al massimo: sia nei deathmatch a squadre, che nel Re dalla Distanza, modalità in cui il vincitore è colui che totalizza più “metri” in base alla distanza dell’avversario abbattuto. Da questo punto di vista Sniper Elite 3 Ultimate Edition mostra il fianco solo dal punto di vista contenutistico: qualche mappa e modalità in più non avrebbero che potuto fare bene.

[caption id="attachment_141054" align="aligncenter" width="600"]Sniper Elite 3 Ultimate Edition screenshot 3 Online potrete scegliere il vostro avatar tra uno sparuto gruppo di personaggi che non potranno essere personalizzati in alcun modo.[/caption]

Graficamente il colpo d’occhio è soddisfacente, ma non vedrete niente d’impressionante sullo schermo. Le animazioni sono piuttosto elementari e anche la complessità poligonale non brilla particolarmente. Ciononostante l’Africa disegnata dagli artisti di Rebellion ha sufficiente fascino da estetizzare moderatamente l’utente. Per quanto concerne le aggiunte di questa Ultimate Edition, le missioni extra prolungano la durata della campagna principale di altre quattro, cinque ore (portando il conteggio totale intorno a quindici ore), le nuove armi ed estensioni (mirini, calci, grilletti e così via) ampliano ulteriormente un arsenale già di per sé soddisfacente.

La saga di Sniper Elite ha sempre declinato in maniera molto personale i canoni ludici affermatisi nel genere degli sparatutto in terza persona dopo il successo di Gears of War. Con questo terzo capitolo, alle già collaudate meccaniche, aggiunge l’ingrediente delle ambientazioni open-world che evolve il level design, ma non ricuce la disparità di forza tra il videogiocatore e gli oppositori mossi da un’I.A. fin troppo limitata. Campagna e multiplayer offrono comunque divertimento a palate, soprattutto per chi ha sempre sognato di far saltare le cervella a qualche nazista nei panni di un cecchino che agisce in solitaria. Le aggiunte di questa Ultimate Edition faranno felici chiunque era indeciso sull’acquisto all’epoca della pubblicazione dell’originale, ma qualche contenuto del tutto inedito avrebbe certamente aumentato le quotazioni di questa edizione.

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