Recensione - Singstar Frozen: Il Regno di Ghiaccio

La Fronzen-Mania non conosce crisi: la recensione di Singstar Frozen: Il Regno di Ghiaccio

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Per chi è cresciuto dovendo metabolizzare la prematura scomparsa di Mufasa, il successo interplanetario di Frozen non è pienamente comprensibile. Senza nulla togliere alle indiscutibili qualità artistiche della produzione Disney, multinazionale a cui non si deve certo spiegare come fare breccia nei cuori dei più piccoli, neanche da un punto di vista meramente musicale il duo Elsa-Anna ci sembra particolarmente irresistibile rispetto a ben altri mostri sacri del passato. Let it go, parere personale del sottoscritto, impallidisce se confrontata con la poetica Hai un Amico in Me cantata da Riccardo Cocciante in Toy Story; con la divertentissima Un Amico come Me interpretata da Gigi Proietti in Aladin; con la splendida Al di Fuori di Me composta da Phil Collins per Tarzan.

Numeri e riconoscimenti sono tuttavia dalla parte di Frozen: due premi Oscar, primo di sempre come incassi tra i lungometraggi animati, soundtrack nella top ten di molti paesi per diverse settimane. Era scontato che di fronte a una tale risposta del pubblico, Disney non perdesse occasione per avviare la sua massiccia macchina commerciale, proponendo il brand in tutte le salse possibili. Poco a sorpresa, giunge un’edizione dedicata di Singstar, sia per PlayStation 3 che per PlayStation 4, sviluppata dai veterani di SCE London Studio.

[caption id="attachment_141842" align="aligncenter" width="508"]Singstar Frozen Il Regno di Ghiaccio screenshot 1 Incomprensibile la scelta di dividere in sillabe ogni singola parola: rende più facile restare a tempo con la canzone, è vero, ma leggere i testi diventa difficoltoso.[/caption]

Il nodo viene subito al pettine: quante tracce potrà offrire questa iterazione del “karaoke secondo Sony” unicamente incentrata sulla pellicola? Pochissime: nove in tutto. Il menu principale, per quanto di facile lettura e gradevole alla vista, non si affanna per celare la pochezza di contenuti offerta dal titolo, alimentando perplessità circa il bisogno di mettere in commercio l’ennesimo Singstar, concepito solo per cavalcare l’onda lunga (lunghissima) di una mania che non sembra scemare affatto. La totale compatibilità con le altre canzoni della serie, precedentemente rilasciate e progressivamente pubblicate sullo shop digitale, ovviano in parte a questa grave lacuna: sborsando ulteriore denaro (scocciatura non da poco) o scaricando nuovamente sull’hard disk i brani già acquistati, la playlist si arricchisce di conseguenza, ma il team di sviluppo avrebbe potuto ovviare, almeno in parte, alla cronica e congenita mancanza di contenuti includendo almeno le versioni originali, in inglese, di tutte le canzoni. Fatto salvo per Let it go, cantata da Demi Lovato, tutte le altre sono esclusivamente in italiano: una decisione che ha il suo senso per certi versi, visto il giovane pubblico di riferimento, ma che condanna quest’iterazione a macchiarsi di un peccato originale imperdonabile.

" per ogni canzone si può scegliere se esibirsi nella versione estesa o ridotta"

Sul fronte delle modalità di gioco la situazione è più rosea, non fosse altro perché un recente aggiornamento ha introdotto alcune feature, prima mancanti, che rendono più varia l’esperienza. Tanto per cominciare, per ogni canzone si può scegliere se esibirsi nella versione estesa o ridotta: interessante aggiunta dell’ultimo minuto, ideale per dare ritmo alle performance e alternare rapidamente i cantanti quando si gioca in molti. Inoltre è stata aggiunta la possibilità di imbastire battaglie non solo tra giocatori, ma anche tra squadre: alternandosi al canto, tra una strofa e l’altra, verranno sommati i punteggi di ogni singolo partecipante, sia sul brano che sull’intera playlist. Chiude il cerchio Duetto, che non ha certo bisogno di presentazioni.

[caption id="attachment_141843" align="aligncenter" width="508"]Singstar Frozen Il Regno di Ghiaccio screenshot 2 Ogni canzone è accompagnata da video composti da montaggi di scene tratte dal film.[/caption]

A rendere più attraente Singstar Frozen: Il Regno di Ghiaccio, la possibilità di sostituire il microfono venduto in bundle, da sempre unico sistema di input con cui il software valuta le performance, con smartphone equipaggiati dell’app dedicata disponibile solo per dispositivi iOS e Android (niente Windows Phone purtroppo). Alla prova del nove, i “controller” canonici si comportano meglio per minor latenza e precisione del suono captato, ma anche i dispositivi mobile non se la cavano affatto male rendendo ancor più facile la fruizione del titolo anche per chi non è munito di microfoni.

Quest’iterazione di Singstar, c’era da aspettarselo, è debolissima in termini contenutistici, viste le sole nove canzoni disponibili. Per il resto, invece, è stato svolto un ottimo lavoro. Le recenti modalità introdotte tramite upgrade, tra cui spicca la Battaglia, hanno reso più varia e attraente l’offerta. Inoltre, poter fare a meno dei microfoni, utilizzando in alternativa il proprio smartphone, incrementa la facilità con cui si potranno imbastire match al volo tra amici e parenti. Difficile consigliarlo a scatola chiusa: il prezzo budget, parzialmente, controbilancia la scarna playlist, ma siamo certi che molti bambini non resisteranno all’idea di cantare, ancora e ancora, Let it go, magari accompagnati dalla voce dei propri genitori.

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