Recensione - ScreamRide

ScreamRide arriva su Xbox 360 e Xbox One, ma fallisce nell'intento di divertire in maniera immediata

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Annunciato durante la scorsa gamescom, ScreamRide avrebbe dovuto essere il successore spirituale di Rollercoaster Tycoon. Si, proprio quel Rollercoaster Tycoon, il capolavoro pubblicato da Hasbro nell’ormai lontanissimo 1999. Un vasto programma, avrebbe detto qualcuno. Purtroppo ScreamRide non riesce ad arrivare ai livelli del suo predecessore spirituale, non riesce a fornire quell'intrattenimento di qualità che ci saremmo aspettati.

[caption id="attachment_140361" align="aligncenter" width="600"]ScreamRide screenshot ScreamRide - screenshot[/caption]

ScreamRide, almeno in teoria, dovrebbe permetterci di dare libero sfogo alla nostra creatività mettendoci in mano una serie di tool atti a costruire le montagne russe dei nostri sogni, con giri della morte, salti, curve a gomito e ribaltamenti. Attraverso tre modalità (pilota, ingegnere ed esperto di demolizioni) potremo, nell’ordine, guidare, costruire e, infine, distruggere le nostre creazioni, il tutto condito con quello che vorrebbe essere un’umorismo aspro e dissacrante. Per tutta la durata del gioco, infatti, saremo guidati da una pedante voce femminile robotizzata in tutto e per tutto ispirata all’iconica GlaDOS di Portal: le stesse battute, lo stesso tono, gli stessi comportamenti. L’intera ambientazione, che ci vede come dipendenti di un’oscura multinazionale del divertimento, sembra voler riechieggiare le suggestioni dell’opera di Valve ma, purtroppo, Frontier Development non è lo team di Gabe Newell e le situazioni che si susseguono più che stupire per acume risultano loffie e quasi noiose.

"La costruzione degli ottovolanti che, almeno in teoria, dovrebbe rappresentare il centro ludico del titolo risulta inutilmente complessa"

La costruzione degli ottovolanti che, almeno in teoria, dovrebbe rappresentare il centro ludico del titolo risulta inutilmente complessa e, soprattutto, gli manca quell’elegante semplicità che contraddistingueva la serie Tycoon; ovviamente il movimento in un mondo tridimensionale è più complesso rispetto a quello classico della visuale isometrica, tuttavia ci saremmo aspettati una gestione più evoluta delle telecamere e, soprattutto, dei vari giunti fra rotaie. Pure la componente di guida non convince assolutamente: l’unica necessità è quella di mantenere il carrello in equilibrio, evitando di andare troppo veloce in curva o durante i giri della morte. Dopo un paio di prove dominerete alla perfezione il mezzo e anche gli ottovolanti più complicati saranno poco più di un semplice giro di giostra.

[caption id="attachment_140360" align="aligncenter" width="600"]ScreamRide screenshot ScreamRide - screenshot[/caption]

Mano a mano che si procede nella fruizione del gioco le sensazioni non migliorano, anzi: un comparto tecnico più che datato fa da sfondo alle nostre peripezie e, anche qui, gli sviluppatori hanno pensato (male) di copiare anziché immaginare un qualche concept minimamente innovativo. ScreamRide oscilla continuamente fra Minecraft, Portal e puzzle game indipendenti come Kerbal Space Program, senza mai emergere con una personalità sua. Più passano i minuti più cresce nel giocatore la sgradevole sensazione di avere a che fare con un piatto neppure riscaldato, quanto addirittura già masticato da qualcun altro. ScreamRide è un titolo senz’anima, senza scopo, senza un’idea, senza una minima ricerca stilistica, di gameplay o tecnologica. Frontier si è limitata a copiare alcuni titoli di successo e ad assemblarne i pezzi insieme sperando che il totale fosse superiore alla somma delle parti, in realtà, come spesso avviene, è accaduto l’esatto contrario: ScreamRide non convince da nessun punto di vista e, ben presto, viene a noia.

ScreamRide manca, in definitiva, di profondità e lo spessore, e da un team come Frontier ci saremmo aspettati certamente di meglio. Le intenzioni sono più che buone, anche se organizzate non benissimo, è purtroppo lo svolgimento ad essere non sufficientemente compiuto.

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