Recensione - Scram Kitty DX

L'atipico sparatutto di Dakko Dakko raggiunge anche PS Vita e PlayStation 4, con Scram Kitty DX: la nostra recensione

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


Condividi

Come sarebbe un mondo senza gatti? Gli uccelli potrebbero sostare in tutta tranquillità davanti alle nostre finestre per sfamarsi delle briciole di pane lasciate appositamente per loro, molti perderebbero insostituibili compagni di vita, YouTube vedrebbe calare drasticamente la quantità di video caricati giornalmente sui suoi server. Sarebbe un mondo certamente più vuoto, (im)probabilmente minacciato da una sinistra dominazione tirannica: quella di un impero di pantegane.

A stare a sentire le strampalate premesse narrative di Scram Kitty DX, il rischio esisterebbe eccome. Un esercito di topi altamente tecnologizzato si è organizzato e ha rapito tutti i gatti della Terra, imprigionandoli in un complesso spaziale geostazionario pesantemente difeso. Solo un temerario eroe può introdursi nella struttura e trarre in salvo la specie felina a suon di raggi laser e devastanti esplosioni. Sì, perché le palle di pelo più amate del web saranno pure “pucciose” e dolcissime, ma questo è un videogioco tutt’altro che accomodante con la propria utenza. Dopo il successo di pubblico e critica riscontrato l’anno scorso con Scram Kitty and his Buddy on Rails, Dakko Dakko, team di sviluppo responsabile del gioco, ha ben deciso di riproporre l’atipico platform-sparatutto anche su PlayStation 4 e PS Vita.

[caption id="attachment_140454" align="aligncenter" width="600"]Scram Kitty DX screenshot Scram Kitty DX - screenshot[/caption]

Il modo più efficace e rapido per descriverne gameplay e particolare commistione tra i due generi sopracitati è rispolverare dalla propria memoria videoludica alcune sessioni di Gunstar Heroes, indimenticato capolavoro di Treasure a cui abbiamo anche dedicato uno dei nostri Bad Memories. In alcuni livelli i due protagonisti si trovavano a combattere su particolari mezzi che procedevano lungo i binari, con la possibilità di saltare e aggrapparsi da una parte all’altra dello schermo per evitare ostacoli o combattere con maggior efficacia gli avversari. In Scram Kitty DX il concetto è simile, ma, a fronte di una visuale dall’alto, il level design tratteggia stage bidimensionali piuttosto complessi e intricati in cui la componente shooter è lievemente sacrificata nei confronti di quella platform. Il mezzo su cui procede l’avatar, agganciato saldamente ai binari, può spostarsi liberamente in entrambe le direzioni e raggiungere altre strutture sfruttando un poderoso salto che funge anche da attacco alternativo rispetto alla batteria di laser opportunamente potenziabile tramite appositi power-up.

Per salvare i gatti in pericolo, dovrete dunque attraversare i livelli in cerca dell’uscita, raccogliere tutte le monete sparse per l’ambientazione, scovarli in alcuni anfratti e battere le pantegane meglio armate. Non dovrete forzatamente soccorrerli tutti e questo, a conti fatti, vista la tremenda difficoltà del gioco, è un ottimo (e l’unico) sconto che vi verrà fatto. La minaccia principale non è rappresentata dalle truppe meccanizzate dei topi: tutte facilmente eliminabili a patto di imparare a combattere e difendersi mentre il proprio mezzo è incollato alle rotaie. A rappresentare l’ostacolo maggiore, croce e delizia dell’intera produzione, ci pensa il level design. Alcuni passaggi vi richiederanno una velocità d’esecuzione e una precisione semplicemente irraggiungibile per alcuni, tanto che il videogioco è caldamente sconsigliato a chi ha poca pazienza o non vuole sostenere lunghe sessioni fallimentari prima di avere successo. Anche il sistema di controllo inizialmente desterà qualche grattacapo: direzionare i salti e scendere a compromessi con “l’effetto fionda”, che si attiva automaticamente ogni volta che vi allontanerete troppo dai binari, necessiterà di un periodo di adattamento relativamente prolungato. Superato l’impasse tuttavia, Scram Kitty DX saprà ripagarvi ampiamente anche a fronte di un comparto grafico-sonoro di tutto rispetto che non sfigura né sui televisori HD, né sullo schermo OLED della piccola di casa Sony.

[caption id="attachment_140453" align="aligncenter" width="600"]Scram Kitty DX screenshot Scram Kitty DX - screenshot[/caption]

Rispetto alla versione per Wii U di un anno fa, quest’edizione, definita DX, aggiunge poco o nulla. La modalità Sfida è stata lievemente rimaneggiata: le classifiche online rappresentano un intrigante plus e in alcuni casi gli obiettivi sono stati modificati. Inoltre, tra l’edizione PlayStation 4 e PS Vita sono supportati il Cross-Buy ed il Cross-Save. Per il resto tutto è rimasto praticamente identico, tanto che, a fronte delle praticamente inesistenti novità, è totalmente sconsigliato procedere a un secondo acquisto nel caso abbiate già avuto il piacere sulla console Nintendo.

Se non temete le sfide difficili Scram Kitty DX è un gioco che ha tutte le carte in regola per appassionarvi. L’inedita commistione tra il genere dei platform con quello degli shooter, il formidabile level design e il ritmo incalzante che caratterizza ogni stage sono tutte qualità che appassioneranno il videogiocatore esperto a caccia di qualcosa di lievemente originale. Al tempo stesso, l’elevata difficoltà spaventerà e allontanerà immediatamente chi sperava di salvare gatti in pericolo facendo poca fatica.

Continua a leggere su BadTaste