Recensione: Sansone e Dalila, il Blu-Ray Disc
Pur mancando totalmente l'offerta di contenuti speciali, Sansone e Dalila in Blu Ray rappresenta un'occasione imperdibile per scoprire il grande film immortale di Cecil B. DeMille...
Video: AVC, 1080/24p, 1.37:1
Audio:
2.0 Mono Dolby Digital: Italiano Tedesco Spagnolo Francese
2.0 Mono Dolby TrueHD: Inglese
Sottotitoli: Inglese NU Italiano Giapponese Spagnolo Tedesco Svedese Finlandese Norvegese Danese Olandese Portoghese Cantonese Croato Greco Francese Ceco Hindi Coreano Rumeno Serbo Slovacco Sloveno
1 disco 50gb
Region free
Amaray
Prodotto da Paramount, distribuito da Universal.
Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT
Mille anni prima della venuta di Cristo, il popolo Danita è soggiogato dalla tirannia dei Filistei, che li governa con la forza e ingiustizia. In questo scenario si muove il possente Sansone, giudice danita, prediletto dal Signore che gli ha donato una forza divina per proteggere il suo popolo, che decide di sposare la bella Semadar, una filistea, nonostante questo sia proibito dalle leggi dei filistei. La sorella di Semadar, Dalila, perdutamente innamorata del possente danita, tenta di sedurlo, ma invano, poiché lui non ha occhi solo che per la sorella. Questo provocherà la gelosia di Dalila e la sua tremenda vendetta che si abbatterà su Sansone, portandolo verso l'oblio da lui stesso provocato.
Il Morandini l'ha definito come “uno dei film più assurdi e deliranti tra quelli prodotti all'epoca”, un film che fece scalpore, tanto da costringere Cecil B. DeMille a difendersi davanti alla corte federale di Chicago per le scene del film considerate troppo violente ed esplicite riguardo al sesso. Certo, oggi, dopo sessantaquattro anni, fa sorridere leggere una cosa del genere, ma è un fatto che il film di DeMille, che è stato tra i fondatori della Paramount ed ha contribuito alla creazione, vera e propria, del cinema, fosse particolarmente incisivo nelle immagini e nella storia che raccontava, tanto da riuscire a stupire ancora oggi con la sua maestria nella realizzazione e nell'intensità emotiva che riusciva a penetrare nello spettatore. Oggi, un film di questo tipo, potrebbe essere identificato con il termine “tamarrata”, a causa di scene dove si mostra una vera carneficina ad opera di un Sansone infuriato che abbatte, con violenza, ogni soldato filisteo brandendo una mascella di asino, con schizzi di sangue, carri sollevati come fuscelli, uomini sbattuti come dei vecchi stracci, dialoghi solenni da pronunciare ogni singola parola come se avesse un triplice significato recondito, comportamenti assurdi e stranianti e rivelazioni di poteri sovrumani scaturiti da folte chiome, tanto che vedere Superman che si rende irriconoscibile solo con un paio di occhiali risulta anche più sensato. Insomma, un autentico putiferio, quasi ridicolo, ma anche molto affascinante ed esaltante e non risulta difficile capire perché, dopo questo film, che ha vinto gli oscar per gli incredibili costumi e le complesse ed imponenti scenografie, Hollywood si sia letteralmente fiondata sul filone del peplum biblico per vent'anni, dando alla luce altri capolavori come Ben-Hur, I Dieci Comandamenti (dello stesso DeMille), Quo Vadis?, Spartacus e l'ipertrofico Cleopatra.
Sansone e Dalila è quindi una pietra miliare del cinema, che ha contribuito a definire il concetto di kolossal, e che mantiene ancora oggi la sua incredibile forza, tanto quanto il Sansone di Victor Mature nella sensazionale scena finale, dove, ormai cieco e in fin di vita, sprigiona per l'ultima volta, la sua forza sovrumana per far crollare il tempio del dio Dagon addosso ai Filistei, in un tripudio di distruzione e solennità.
Video
Curiosità e sorpresa suscita l'edizione home video in alta definizione Blu Ray del capolavoro di Cecil B. DeMille Sansone e Dalila, che risulta tanto controverso come il film stesso che ritrae.
La sorpresa sta nel fatto che questa edizione HD, unico disco in tutto il mondo, che contiene qualsiasi localizzazione di qualsiasi lingua, sia uscito esclusivamente, per ora, solo sul territorio italiano, mentre in America devono accontentarsi del solo DVD. Si tratta di un evento unico che generalmente porta non pochi sospetti perché, dispiace dirlo, ma per quanto riguarda il mercato Home Video, l'Italia non annovera di certo quello più fiorente e valido, anzi. Ma la curiosità che spinge ad esaminare questo disco raddoppia, dal momento che nella confezione, un classico amaray senza fronzoli, è riportata la dicitura “Versione Restaurata”, e diventa quindi interessante scoprire se si tratta realmente di quanto dichiarato, o piuttosto di una semplice trovata pubblicitaria.
Come anticipato, l'edizione si presenta in amaray, al cui interno è riposto un disco singolo, contenente il film. Non vi è traccia di copie DVD o codici per la copia digitale. Praticamente un'uscita tecnica, che passa inosservata.
Alla domanda se si tratti effettivamente di una versione restaurata, la risposta è, con grande soddisfazione, un caloroso SI! Il film, girato in 35 mm sferico, è stato interamente restaurato dai negativi originali di camera Technicolor, per la creazione di un nuovo sfolgorante e definitivo master digitale 4K. E' un vero piacere trovarsi di fronte al risultato di un lavoro così immenso, perché il quadro di Sansone e Dalila è un inno al Technicolor, dove i fotogrammi sono scolpiti nel marmo e i colori sono brillanti, caldi e profondi come quelli di un quadro pastellato. La definizione è straordinaria, il nobile profilo di Victor Mature domina la scena, poroso, tangibile, solido, le vesti che indossa microdettagliate con tessuto identificabile. La definizione resta tale e quale anche nei campi medi e nello scontro con il leone possiamo assistere alla stupenda texturizzazione delle rocce e della belva stessa, dove ogni pelo è preciso e volumetrico, tanto che sembra di poterlo toccare. E non sono da meno i vari scorci dei campi lunghi, dove gli sfondi sono rigogliosi di dettagli, gli elementi definiti e mai fusi nel paesaggio. La struttura a grana finissima di ogni fotogramma è una festa per gli occhi più esigenti, e mostra l'assoluta bontà del lavoro che ha restituito al suo pubblico il capolavoro in una gloria che finora gli era stata sempre negata e dimostra come, oggi più che in passato, il cinema classico possa lasciare visivamente stupefatti per la bellezza e la definizione delle sue immagini. Straordinario anche il nero, sempre ricco di dettagli, mai schiacciato e fangoso, e i colori non perdono mai la loro brillantezza. I lavori sui costumi e sulle scenografie valgono gli oscar vinti, l'alta definizione mette in luce lo stupefacente lavoro svolto dagli artisti, tanto che si potrebbero usare ancora oggi e risultare realistico. Qualche calo di definizione generale dovuto alle sequenze volutamente offuscate dal bagliore tipico di alcune soluzione visive dell'epoca, oltre che qualche transazione a dissolvenza tra una scena e l'altra. Eccezionale il lavoro di compositing nella macro scena del crollo finale: sorprendente cosa si era in grado di fare oltre sessant'anni fa.
Per gli amanti del cinema classico e non solo, trovarsi di fronte a simili lavori che preservano per sempre la bontà del cinema classico, è un assoluto piacere che ha pochi eguali e questo è l'esempio perfetto, il cui lavoro è inalterato grazie alla codifica in AVC ad altissimo bitrate che scongiura qualsiasi alterazione digitale.
Audio
Il lavoro di restauro svolto per l'apparato video, viene portato avanti anche nel segmento audio nella traccia originale inglese, presentata in Dolby TrueHD, ma inalterata nel suo mix monofonico. Suona splendida, pulita, come nuova, dialoghi possenti, musiche cristalline, effetti precisi, nei limiti del mono e che ben si sposa con il magnifico video. Certo, questo vale per l'originale, perché, ahimè, la proposta italiana, mono in Dolby Digital a 192 kbps, è di tutt'altra pasta: dialoghi gracchianti nelle medie frequenze, a tratti intellegibili, grande fruscio di fondo e variazioni di volume sporadiche. Le musiche suonano discretamente, così come gli effetti, ma in generale siamo molto al di sotto della sufficienza minima. Certo, va considerata l'età dell'opera e quindi, ci si accontenta; sempre meglio di un ridoppiaggio che ne avrebbe tradito lo spirito storico.
Extra
Ciò che poteva concludere quella che è, a tutti gli effetti, un'edizione superba del capolavoro di DeMille, era un abbondante bagaglio di contenuti extra, magari una bella retrospettiva sul lavoro di un opera che ha significato molto per il cinema. Invece, non viene dato alcun ché, solo il film, nudo e crudo. Un vero peccato.
Conclusioni
Pur mancando totalmente l'offerta di contenuti speciali, Sansone e Dalila in Blu Ray rappresenta un'occasione imperdibile per scoprire il grande film immortale di Cecil B. DeMille, restaurato completamente e presentato in un’alta definizione clamorosa nella qualità, tanto quanto lo stesso film, interpretato da un immenso Victor Mature nel ruolo di Sansone.
Altamente Raccomandato.