Recensione - Saint Seiya Soldiers' Soul

I Cavalieri dello Zodiaco protagonisti di un apprezzabile tie-in: la recensione di Saint Seiya Soldiers' Soul

Condividi

I famigerati tie-in sono uno dei prodotti più temuti dell’intero panorama videoludico, troppo spesso titoli scadenti e quasi mai veramenti validi. Fortunatamente esistono delle mosche bianche, i vari Batman: Arkham o il recente Mad Max, per dirne due, ed anche il mercato giapponese ha saputo regalare piccole sorprese come J-Stars Victory VS + o One Piece: Pirate Warriors 3. E rimanendo in tema arriva finalmente in Europa Saint Seiya Soldiers' Soul, nuovo picchiaduro dedicato all’omonima saga di manga ed anime che qui in Italia è meglio conosciuta con il nome de I Cavalieri dello Zodiaco.

Nonostante parte dell’impianto di gioco sia stato ereditato di peso dalla precedente iterazione, ovvero Brave Soldiers, questo nuovo episodio porta con sé numerosi elementi inediti che faranno sicuramente felici gli appassionati. Innanzitutto, modalità di gioco per tutti i gusti: Leggenda del Cosmo darà modo di vivere in prima persona le quattro principali saghe di Saint Seiya, Battaglia invece consentirà di intraprendere rapidi scontri sia in single che in multiplayer, Battaglia Online è dedicata ai match in rete, mentre Battaglia d’Oro ci mostrerà le imponenti armature divine. Contenutisticamente quindi siamo dinanzi ad un lavoro di tutto rispetto, che per la prima volta porta sulle nostre console anche la saga di Asgard, richiesta a gran voce dagli appassionati, nonché oltre 70 combattenti. Nonostante alcuni di questi non siano nient’altro che delle semplici varianti delle versioni base, il roster messo a disposizione da Dimps è comunque ben variegato e differenziato, anche se un miglior bilanciamento di alcuni soggetti sarebbe stato accorgimento più che gradito.

[caption id="attachment_147085" align="aligncenter" width="600"]Saint Seia Soldiers' Soul screenshot Saint Seia Soldiers' Soul - screenshot[/caption]

Pad alla mano però in che cosa consiste questo Soldiers’ Soul? Il gioco si presenta come un picchiaduro 3D semplificato, in cui ci si potrà muovere liberamente a 360° e che, per certi versi, ricorda proprio il recente J-Stars Victory VS + sviluppato da Spike Chunsoft. Non vi saranno quindi complesse combinazioni di tasti da imparare a memoria, piuttosto è richiesta al giocatore una certa prontezza di riflessi nell’eseguire gli attacchi, parare, schivare e chiaramente azionare i poteri speciali di cui ogni cavaliere è dotato. Ne vien fuori un titolo accessibile anche da coloro che non sono proprio pratici di picchiaduro e ciò se da un lato può rappresentare un vantaggio in termini di potenziale bacino di utentenza, potrebbe al contempo deludere quella fetta di appassionati che si aspettavano maggiori tecnicismi dal battle system.

"Non vi saranno quindi complesse combinazioni di tasti da imparare a memoria, piuttosto è richiesta al giocatore una certa prontezza di riflessi"

Dal punto di vista tecnico è stato svolto un encomiabile lavoro per quanto riguarda la realizzazione ed animazione dei numerosissimi modelli poligonali dei combattenti, che risultano essere estremamente fedeli agli originali sia nell’aspetto che nelle movenze. Ciò si traduce in una conseguente spettacolarità dei combattimenti veri e propri, che grazie anche ad effetti speciali ben studiati e realizzati non hanno assolutamente nulla da invidiare a quanto visto nell’anime. Ciò che più delude sono invece le arene in cui avvengono gli scontri, che consistono il più delle volte in sterili ring estremamente anonimi e poveri di dettagli persino nell’edizione per la vetusta PlayStation 3. Una piacevole sorpresa proviene invece dal comparto sonoro, che grazie soprattutto ad un doppiaggio in lingua giapponese di elevata qualità riesce a regalare all’utente un’esperienza nel globale appagante.

[caption id="attachment_147084" align="aligncenter" width="600"]Saint Seia Soldiers' Soul screenshot Saint Seia Soldiers' Soul - screenshot[/caption]

Saint Seiya Soldiers’ Soul non è di certo quel capolavoro che la saga de I Cavalieri dello Zodiaco meriterebbe. Nonostante questo però il lavoro svolto da Dimps è apprezzabile: l'offerta ludica è ottima, tanto che per sbloccare ogni personaggio, arena e collezionabile si impiegheranno un notevole quantitativo di ore, ed anche il gameplay, malgrado i suoi evidenti limiti, riesce comunque a divertire nel globale. Soldiers’ Soul non è è un picchiaduro nel senso stretto del termine: qui non troverete infatti complesse combinazioni di tasti o tecnicismi alla Street Fighter e questo, va riconosciuto, potrebbe rappresentare un grosso limite per una notevole fetta d’utenza. Per tutti gli altri questo titolo è un’esperienza che, se si è appassionati del manga o dell’anime, potrebbe valer la pena d’essere apprezzata, soprattutto se in compagnia di un secondo giocatore.

Continua a leggere su BadTaste