Recensione - Pokémon Zaffiro Alpha/Rubino Omega

Pokémon Zaffiro Alpha/Rubino Omega riporta su Nintendo 3DS i titoli dell'era Game Boy Advance: il nostro parere

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Pokémon è da sempre sinonimo di assuefazione. Scegliere il proprio mostriciattolo tra il classico trittico di partenza, catturare i membri del party nell’erba alta, avere la meglio sugli sventurati allenatori neofiti e sgominare il Capopalestra della città più vicina, sono i primi passi che conducono ad una pericolosa spirale di dipendenza che non si consuma con la sconfitta dei Superquattro. I titoli di coda, anzi, sono il principio di un viaggio ben più complesso, prolungato e avvincente.

I ragazzi di Game Freak, del resto, hanno architettato la trappola perfetta per qualsiasi adolescente cresciuto tra il mito dell’onnipotenza incarnato in Goku in versione Super Sayan e la smania di completare gli album di figurine dei calciatori. I Pokémon sono tutto questo: combattenti destinati a diventare sempre più potenti, le cui molteplici incarnazioni costringono ad ore di spossanti peregrinazioni nell’eroico tentativo di “catturarli tutti”. I motori che alimentano queste combacianti pulsioni sono due: il multiplayer, l’imperante desiderio di prevaricare sugli avversari e dimostrare di essere il miglior allenatore del mondo, e il Pokédex, le cui lacune zoografiche sono un chiaro segnale che c’è ancora qualcosa da fare, vedere, scoprire.

[caption id="attachment_137891" align="aligncenter" width="400"]Pokémon Zaffiro/Alpha Rubino Omega screenshot Pokémon Zaffiro/Alpha Rubino Omega - screenshot[/caption]

Se Nintendo è sempre stata restia a stravolgere le meccaniche delle sue saghe più famose, tra tutte, quella dei mostriciattoli capitanati da Pikachu è sicuramente la più immobile. X e Y hanno cambiato più di una carta in tavola, ma non si esagera affermando che la sostanza sia fondamentalmente la stessa sin dai tempi di Blu e Rosso. Sarà per questo motivo che, ritrovandoci tra le mani il remake di un episodio vecchio di tredici anni, non abbiamo subito né l’imbarazzo di ritrovarci faccia a faccia con un dinosauro scaraventato nel presente, né il trauma di vederci negate chissà quali innovazioni conquistate negli anni dal brand.

Pokémon Zaffiro Alpha/Rubino Omega ci riporta nel vecchio continente di Hoenn dove vestiremo i panni di un giovane allenatore che si è appena trasferito con la famiglia nella piccola e accogliente Albanova. Il sogno di diventare un allenatore degno di suo padre, Capopalestra nella vicina Petalipoli, si intersecherà con la classica macchinazione criminosa di un’organizzazione - il Team Magma o Idro a seconda dell’edizione scelta – interessata a sfruttare gli apocalittici poteri di misteriosi e antichi Pokémon leggendari. La trama non presenta sorprese: scorre piacevolmente sino all’epilogo, tra situazioni surreali e rari momenti degni di nota, mentre personaggi privi di qualsivoglia caratterizzazione si alternano sullo schermo giusto per il tempo di rimbalzare il protagonista verso la successiva destinazione. L’intreccio non è il pezzo forte della produzione, ma in questa rivisitazione Game Freak si è divertita a insaporire la ricetta con gustosi cameo e rimandi sia all’originale che agli altri episodi della saga: simpatici quadretti ovviamente comprensibili e apprezzabili solo dagli aficionados.

[caption id="attachment_137893" align="aligncenter" width="400"]Pokémon Zaffiro/Alpha Rubino Omega screenshot Pokémon Zaffiro/Alpha Rubino Omega - screenshot[/caption]

Il discorso cambia, invece, per quanto riguarda interfaccia e azioni basilari, talmente immutate nel tempo che anche nel caso in cui abbiate abbandonato la saga già ai tempi del vecchio Game Boy non farete nessuna fatica a ritrovarvi istantaneamente a vostro agio. L’aggiunta della razza Folletto, eredità diretta di X e Y, complica ulteriormente il gioco di forza e debolezza elementale dei Pokémon, ma il combat system riemerge in tutta la sua immediatezza e profondità. Portare a termine la main quest è un gioco da ragazzi: neofiti e giovanissimi, con tempi ridottissimi dedicati al grinding, daranno vita a un party sufficientemente equilibrato e potente per avere la meglio su qualsiasi nemico. Al tempo stesso, solo i veri esperti e chi si applicherà con passione, affinando le proprie capacità strategiche, potrà aspirare a dire la sua nelle battaglie online. Questa bipartizione netta degli approcci possibili alla produzione, marchio di fabbrica della declinazione ruolistica proposta da Game Freak, viene riproposta immutata con deboli aggiunte e (pochissime) mutilazioni rispetto a X e Y.

"solo i veri esperti e chi si applicherà con passione, affinando le proprie capacità strategiche, potrà aspirare a dire la sua nelle battaglie online"

I punti esperienza (in assenza del famoso item Condividi Esperienza che torna anche in questa iterazione) ritornano ad essere elargiti solo ai Pokémon che sono effettivamente scesi in campo. Sono state implementate le Megaevoluzioni con alcuni intriganti new entry. Il Flauto Eone, ottenibile verso la fine del gioco, permette di cavalcare Latias e Latios, spostandosi in prima persona (e non più tramite il classico menù) tra i cieli di Hoenn. Le SuperBasi Segrete rappresentano piccole aree personalizzabili, visitabili da altri utenti: ulteriore meccanica che imprigionerà i videogiocatori nel circolo vizioso di possedere ogni collezionabile presente.

[caption id="attachment_137892" align="aligncenter" width="400"]Pokémon Zaffiro/Alpha Rubino Omega screenshot Pokémon Zaffiro/Alpha Rubino Omega - screenshot[/caption]

Le novità principali di questo remake vanno tuttavia cercate nel Multi PokéNav: versione potenziata dell’omologo strumento elettronico utilizzato nell’originale, che presenta diverse funzioni. Il NaviTalk funge da canale televisivo interattivo generoso di buoni consigli e utile per tenersi aggiornati sugli ultimi avvenimenti di Hoenn. La NaviMappa non fornisce solo la propria posizione, ma segnala anche gli allenatori già battuti in cerca di rivincita. NaviSvago implementa semplici minigiochi già visti all’opera in X e Y: Gioca con i Pokémon aiuta ad aumentare l’affiatamento della squadra; Allena un Pokémon è l’ideale per incrementare alcuni parametri dei propri mostriciattoli; PSS è l’anima multiplayer online della produzione. In questo senso, è apprezzabile l’introduzione di tutta una serie di handicap per rendere qualsiasi scontro il più equilibrato possibile: non sarà l’allenatore con i Pokémon più forti a vincere, ma quelli che saprà sfruttarli meglio. Infine il NaviDex, vera manna dal cielo per chi ambisce a completare il Pokédex, tiene nota dei mostriciattoli catturabili in ogni singolo sentiero, segnalandoci all’occorrenza la presenza di Pokémon particolarmente dotati che dovremo sorprendere nell’erba alza avvicinando l’avatar con estrema cautela per non farli fuggire spaventati.

L’ultimo ambito che ha subito un aggiornamento, il più impattante ovviamente, è quello estetico. Il motore grafico, lo stesso di X e Y, ci regala una Hoenn tridimensionale davvero piacevole da esplorare e (ri)scoprire. Complice una regia virtuale che ogni tanto si permette qualche timido cambio di inquadratura, si scoprono scorci apprezzabili e panorami degni di essere osservati. Le battaglie sono estremamente più dinamiche e coinvolgenti: un set rivisto di animazioni ed effetti speciali rendono giustizia alle acrobazie dei piccoli mostriciattoli, sebbene permanga quell’eccesso di staticità che ormai anche i fan più sfegatati iniziano a lamentare. Se in generale il comparto estetico è degno del Nintendo 3DS, la stessa cosa non può dirsi per l’effetto 3D, praticamente relegato ai soli combattimenti e colpevole di accentuare aliasing e rallentamenti, e del sonoro che non ha subito un equivalente processo di ammodernamento.

[caption id="attachment_137894" align="aligncenter" width="400"]Pokémon Zaffiro Alpha/Rubino Omega screenshot Pokémon Zaffiro Alpha/Rubino Omega - screenshot[/caption]

Più che di un vero e proprio remake, Pokémon Zaffiro Alpha/Rubino Omega ha le sembianze di un corposo aggiornamento agli attuali standard della saga. Tredici anni sono tantissimi in ambito videoludico, ma nell’universo dei Pokémon il tempo passa evidentemente più lentamente che altrove. Anche per questo consigliarne l’acquisto non è così semplice. Se la qualità di fondo è evidente e palpabile, il capitolo per Game Boy Advance è tra i più avvincenti della saga, i veterani che si aspettavano ingenti stravolgimenti resteranno sicuramente delusi. Hoenn in tre dimensioni ha un fascino innegabile e avere l’ennesima scusa per allevare una squadra di Pokémon ingolosirà chiunque. Il gameplay, profondissimo e ben architettato, è tuttavia lo stesso di X e Y: valutate da soli se valga la pena rigiocare un’avventura già affrontata in passato con meccaniche ereditate dal precedente episodio.

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