Recensione - Ninja Gaiden 3: Razor's Edge - Affilatura
Razor’s Edge, pur non essendo un capolavoro, è Ninja Gaiden 3 come avrebbe dovuto essere già mesi fa
Qualche mese fa avete letto su queste pagine una recensione piuttosto critica di Ninja Gaiden 3. I motivi per cui, allora, il Team Ninja fallì sono molti, la maggior parte dei quali riconducibili alle difficoltà organizzative e tecniche incontrate dagli sviluppatori dopo l’abbandono dello storico leader, Tomonobu Itagaki, licenziato - non senza polemiche - da Tecmo a causa di alcuni comportamenti decisamente sopra le righe.
La prima cosa che si nota prendendo in mano il pad è che il gioco risulta decisamente più difficile, fin dai prissimi scontri saremo costretti ad usare bene coperture e schivate, mentre i nemici, oltre ad offrire una resistenza molto maggiore ai colpi, si mostrano dotati di grande aggressività. Non siamo ai livelli di Ninja Gaiden 2, tuttavia il miglioramento rispetto al gioco uscito su Xbox 360 e Playstation 3 è nettissimo e potrà addirittura spaesare alcuni giocatori. Certo, rimane comunque un abuso abbastanza sostanziale del potere del drago che, se ben dosato, permetterà di vincere gli scontri con relativa facilità, tuttavia il Team Ninja ha pensato bene di limitare - di molto - l’uso di nimpo e poteri speciali, garantendo così un approccio al gioco al tempo stesso più dinamico e più ragionato. L’attacco a testa bassa in Razor’s Edge è quasi sempre sconsigliabile, mentre sarà sempre necessario pianificare al massimo le coreografie degli scontri, evitando che i nemici possano usare armi da fuoco e avendo cura di uccidere sempre tutti, per evitare che qualche cattivo in punto di morte pensi bene di saltarci addosso e di farsi esplodere.
Anche le boss battle hanno subito un deciso miglioramento: ogni singolo colpo ora fa davvero male, mentre i pattern d’attacco sono molto meno prevedibili ma molto più pericolosi.
Solo su una componente del gioco, purtroppo, i ragazzi del Team Ninja non hanno potuto apporre modifiche sostanziali: la trama. L’intera avventura di Ryo rimane il ridicolo pastiche di citazioni e momenti trash che avevamo già giocato nel titolo originale, tuttavia i miglioramenti nel gameplay permettono di passare sopra a quello che rimane uno dei punti più deboli dell’intera saga (nemmeno i primi due giochi brillavano per narrativa, ma qui, tra dinosauri clonati e maledizioni ungheresi, siamo davvero all’apice dei kitch). Interessante, infine, anche la possibilità di giocare l’intera avventura nei panni di Ayane e Kasumi; le affascinanti ninja, infatti, oltre ad avere un move set e una serie di armi del tutto diverse da quelle brandite da Ryu, permettono di sperimentare uno stile di gioco molto più frenetico e veloce.
Nel complesso, dunque, Razor’s Edge, pur non essendo un capolavoro, è Ninja Gaiden 3 come avrebbe dovuto essere già mesi fa: un action difficile, appassionante e impegnativo, dove il giocatore viene messo continuamente davanti a una sfida che non concede nulla a chi non è disposto a metterci passione e abilità.
Tipologia di Gioco:Ninja Gaiden 3: Razor's Edge è una versione riveduta e corretta del gioco uscito qualche mese fa su Playstation 3 e Xbox 360. In questa edizione i nemici sono molto più aggressivi e, in generale, la difficoltà media del titolo è stata tarata verso l'alto. Per quanto l'uso del gamepad di Wii U sia possibile, consigliamo a chi vogliamo sperimentare i livelli di difficoltà più elevati di munirsi del controller classico.
Come è Stato Giocato:Abbiamo testato il gioco grazie a un codice promozionale gentilmente offertoci da Nintendo. Per scrivere questa recensione abbiamo completato il titolo con Ryu e provato alcune delle missioni di Ayane.