Recensione: Necropolis – La Città dei Morti, il Blu-Ray Disc

La nostra recensione dell'edizione home video di Necropolis - La Città dei Morti

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Dati Tecnici
  • Video: AVC, 1080/24p, 1.85:1

  • Audio:

    • 5.1 DTS: Italiano Francese Francese (Canada) Tedesco Spagnolo (America Latina) Spagnolo (Castigliano)

    • 7.1 DTS HD Master Audio: Inglese

  • Sottotitoli: Inglese NU Francese Italiano Tedesco Spagnolo Spagnolo Latino Americano Svedese Danese Finlandese Olandese Norvegese Portoghese Arabo Islandese

  • 1 disco 50gb

  • Region free

  • Amaray

  • Prodotto e distribuito da Universal.

  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, FR, CA, DE, US, UK, ES, MEX.

Film

Scarlett Marlowe è una giovane archeologa ossessionata dalla ricerca della Pietra Filosofale creata dall'alchimista Nicolas Flamel. Ossessione che ha ereditato da suo padre, condotto alla pazzia e al suicidio. Dopo aver trovato in Iran la chiave Rosa, un manufatto con il quale può decifrare i simboli e le iscrizioni per trovare la Pietra, Scarlett riunisce un gruppo di persone per setacciare le catacombe parigine, dove si troverebbe la leggendaria Pietra. Nello scendere sempre più in profondità nelle catacombe, il loro viaggio si trasforma in una discesa negli inferi e nei loro peccati nascosti.

Sembra che il sempre più lungo filone di horror che utilizza il mezzo del found footage sia destinato ad arricchirsi ancora di nuovi titoli. Dopo quindici anni da quel The Blair Witch Project, non si contano più i film che usano e abusano di questo espediente che, tra storie di fantasmi, zombie e alieni, hanno l'unico fine di mettere lo spettatore al centro della scena e fargli vivere il film. Nella teoria e nella pratica (quando va bene...) il coinvolgimento dovrebbe aumentare esponenzialmente e ormai sembra anche l'unico modo o comunque uno dei pochi che Hollywood conosce per fare ancora del cinema horror in un'epoca in cui le nefandezze degli anni ottanta sono di difficile impiego nei giorni nostri. Necropolis dei fratelli Dowdle si aggiunge al filone, tentando di distaccarsi quel tanto che basta da rendere il prodotto una variazione sul tema. I due registi infatti realizzano un canovaccio fatto su misura per la location scelta, ossia le catacombe parigine, che per primi hanno ottenuto il permesso di utilizzare a questo scopo. Ecco quindi che invece di rifarsi ai soliti demoni infestatori, il film è permeato da uno strato culturale, che va dalla storia francese all'alchimia, a citazioni palesi dell'inferno di Dante, specialmente dal punto di vista visivo piuttosto azzeccate, dove i protagonisti partecipano letteralmente a una caccia al tesoro risolvendo enigmi e indovinelli, quasi come se fosse un vecchio videogioco horror, se non addirittura rievocando il classico di Donner I Goonies. Tra visioni inquietanti, rumori, suoni e l'ennesimo enigma dietro l'angolo, il film riesce ad essere una piacevole sorpresa più per come sono stati usati con saggezza i riferimenti e le location, creando un'ottima atmosfera molto attraente per lo spettatore, piuttosto che per lo spavento facile che seppur efficace in parte, lascia il tempo che trova, specie per alcune trovate esagerate. Di certo non rappresenta una novità nel filone, ma riesce a farsi notare rispetto alla concorrenza.

Video

Esce in edizione standard Necropolis – La Città dei Morti in alta definizione Blu Ray. L'edizione comprende infatti il solo disco singolo contenente il film in HD e i contenuti speciali, racchiuso in una custodia amaray senza slipcover o cedolino per scaricare la copia digitale.

Come detto in precedenza, il film utilizza la tecnica del found footage, quindi come se fosse girato da un videoamatore con la sua videocamera. Conseguentemente i normali parametri per giudicare il quadro video non sono applicabili, in quanto il look è volutamente non professionale. In ogni caso, il girato in video digitale è comunque di ottimo impatto, almeno nelle sequenze diurne. In questi frangenti la definizione è di ottimo livello, gli incarnati sfoggiano un'ottima texturizzazione con dettaglio fine, risultando porosi e tangibili. Tale definizione si estende anche ai campi medi e lunghi, dove risaltano ad esempio i pattern degli abiti, così come gli sfondi, ad esempio quando i protagonisti stanno per entrare nella galleria, dove i dettagli delle pietre e della vegetazione sono piuttosto definiti e identificabili. Sorprendono comunque anche buona parte delle sequenze notturne, con un aumento solo minimo della rumorosità, senza un impatto significativo della definizione poc'anzi descritta. Nei momenti più concitati e in generale con l'addentrarsi nelle catacombe le condizioni ambientali minano le caratteristiche di cui sopra, rendendo la definizione sugli elementi assai più impastata, con molti fuori fuoco e un aumento della rumorosità. La tridimensionalità sorprende, nonostante tutto, sfoggiando una buona profondità di campo quasi tutto il tempo. I colori sono generalmente naturali, tanto brillanti da dare volume, ma mai carichi. Il livello del nero è in verità assai mediocre, ma mai fangoso o limitante e tutto ciò conferisce al quadro un equilibrio assai raro per una tecnica del genere. La compressione in AVC ad alto bitrate riporta esattamente, artefatti digitali compresi e assolutamente voluti, tutte le caratteristiche del quadro.

Necropolis

Audio

Tutti i doppiaggi sono mixati a 5.1 canali ed encodati in DTS a 768 kbps, mentre l'inglese originale gode di una estensione a 7.1 canali e una codifica lossless in DTS HD Master Audio.

In questo tipo di film il suono riveste ancor più importanza del video essendo il fautore di tutte le atmosfere, ma anche ciò che concretizza i veri spaventi nello spettatore. Tale compito è svolto perfettamente nella traccia italiana, con un'ottima separazione e direzionalità dei canali: che sia un rumore improvviso o un sibilo agghiacciante dietro le spalle, tutto è perfettamente collocato nel posto giusto. Traccia perfettamente pulita, i dialoghi sono chiari e corposi, i bassi e gli alti ricchi nelle frequenze da rendere l'esperienza del tutto naturale e credibile. La controparte inglese gode di maggiore intensità sugli effetti grazie anche a un'estensione dei canali, ma non si allontana dall'eccellente traccia italiana.

Extra

E' presente unicamente un brevissimo dietro le quinte di una manciata di minuti come contenuto speciale, che si focalizza quasi unicamente sulla location del film più che sul film in sé. Non è nemmeno un'anteprima, considerando che si poteva mostrare come sono stati realizzati i veri orrori presenti nel film. Un peccato.

  • Dentro As Above/So Below

Conclusioni

Una variazione sul tema piuttosto interessante questo Necropolis – La Città dei Morti all'interno del panorama degli horror found footage, che poggia quasi tutto il film sul substrato culturale per creare un'atmosfera affascinante ed intrigante. L'Edizione HD è in grado di riprodurre perfettamente tutte le bontà artistiche del film, sia audio che video.

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