Recensione - Monster Hunter 4 Ultimate
Finalmente Monster Hunter 4 Ultimate: la nostra recensione
Strabocca, il gioco di Capcom, di una miriade di contenuti, di mostri ringhianti, armi bellissime ed armature scintillanti, ma prima di farsi invischiare da questa densa sostanza di gioco, appiccicosa come la melma di un Brachydios, dalla quale è difficile staccarsi, occorre iniziarsi ai misteri della caccia, capire che Monster Hunter è un genere a sé, nonostante l'uscita di altri titoli che ne hanno provato a riprendere il gameplay. Monster Hunter è una tavola dei comandamenti, un insieme di regole e procedure che rigidamente definiscono ciò che un cacciatore deve fare, prima ancora di tirar fuori l'arma. Non tema il novizio, non si nasconda nell'ombra del primo mostro che incontra; Monster Hunter 4 Ultimate è bravissimo nell'accompagnarlo nei primi momenti di gioco, in maniera molto meno tediosa che nei precedenti episodi, spiegandogli tutto quello che gli serve e rendendolo capace, in brevissimo tempo, di prenderlo a calci quel mostro. Perché tanto il gioco ne ha una pletora da scagliargli addosso, uno più cattivo dell'altro.
S'inizia quindi con un'arma a scelta tra le molte a disposizione, ed un'armatura ridicola. Nell'arsenale si rintracciano le prime novità, il falcione insetto e la spadascia caricata, nuovi strumenti di morte che convincono per concezione. Il primo è un eccellente compromesso tra potenza, velocità e mobilità, il secondo rappresenta una sorta di evoluzione della classica combinazione spada e scudo, con la possibilità di cambiare configurazione e scatenare attacchi turbinanti dalla potenza devastante. Chi viene dagli altri episodi si troverà ovviamente a casa, essendo presenti tutte le armi viste in precedenza; nessuna di esse è in partenza migliore o peggiore di altre, tutto sta nel saperle padroneggiare, perché Monster Hunter non è un action a casaccio, ma è un titolo nel quale ogni attacco va sferrato consapevolmente.
[caption id="attachment_139903" align="aligncenter" width="400"] Monster Hunter 4 Ultimate - screenshot[/caption]
Si diffonde, tra i colossi zannuti che popolano il mondo di gioco, una strana malattia: la frenesia. Com'è un mostro frenetico? Arrabbiato, costantemente, e molto più forte di uno normale. Il virus può essere trasmesso anche ai cacciatori, ed a quel punto bisogna cercare di combatterlo, semplicemente colpendo il mostro: se si ha successo, si ottiene un miglioramento nella forza e nella probabilità di sferrare colpi critici, se si fallisce queste due statistiche decrescono. Siccome un mostro frenetico non è abbastanza, Monster Hunter 4 Ultimate mette in campo anche i mostri Apex: si tratta di creature sopravvissute al virus e che sono quindi ancora più forti di quelle frenetiche. Il rimedio? Le Wypietre, artefatti che rendono attacco o difesa migliori contro questo particolare tipo di mostro. E' straordinario notare come Capcom abbia bilanciato alla perfezione ogni elemento di gioco, aumentando magari la difficoltà di particolari incontri, ma fornendo sempre il mezzo per affrontarli al meglio.
"Andare impreparati ad un appuntamento con un bestio di dimensioni spropositate significa venirne fuori malissimo"A decidere le sorti di una caccia rimangono però supremi due fattori. L'abilità e la qualità del proprio equipaggiamento. Andare impreparati ad un appuntamento con un bestio di dimensioni spropositate significa venirne fuori malissimo. E allora si entra in quel folle vortice che è la base di ogni episodio della serie, quello che richiede di uccidere mostri per ottenere materiali, necessari a costruire armi ed armature migliori, a loro volta necessarie per tirar giù la prossima creatura. Monster Hunter è in realtà davvero tutto qui, in questo meccanismo avvincente, che rende schiavi per centinaia di ore, che possono essere cento, duecento, persino trecento per i più appassionati, e non si ha mai la sensazione di essere arrivati, si è sempre proiettati verso il prossimo obiettivo, sia questo la sconfitta di un mostro o l'ottenimento di quel materiale rarissimo necessario per forgiare l'oggetto mancante di un set. E siccome in Monster Hunter 4 Ultimate si trova il maggior numero di creature nella storia della serie, ognuna con armi ed armature ad esse dedicate, ognuna con abilità specifiche, capite da voi che si tratta di una produzione colossale nell'offerta ludica.
[caption id="attachment_139905" align="aligncenter" width="400"] Monster Hunter 4 Ultimate - screenshot[/caption]
Quando tutta l'esperienza, la bravura, la conoscenza di quattro cacciatori collide, ecco il fiore all'occhiello della serie, che anche qui si presenta benissimo: il multiplayer. In locale, o online, si affrontano insieme mostri ovviamente più forti delle loro controparti presenti nella modalità singolo giocatore, ed allora la coordinazione tra i giocatori e le strategie diventano le basi di un divertimento assoluto. In quattro, Monster Hunter 4 Ultimate è puro godimento, pur con un grosso difetto: la mancanza della chat vocale. Quando si gioca online è essenziale comunicare, per scegliere le missioni, per capire come muoversi di fronte ad un mostro particolarmente ostico, per coordinare l'utilizzo degli strumenti nelle cacce che lo richiedono. E' impossibile farlo, a meno che non vogliate usare la chat testuale mentre un Rathalos vi bombarda di palle di fuoco. Il problema esiste, certamente vi si può porre rimedio utilizzando metodi alternativi, ma venendo dalla comodità della chat vocale via GamePad del precedente episodio, su Wii U non si può fare a meno di chiedersi il perché di tale mancanza, sperando fortissimamente che la risposta non stia nella presunta tutela dei giocatori.
La qualità assoluta di Monster Hunter 4 Ultimate la si vede anche, e la si sente. Su New Nintendo 3DS il gioco dà il suo meglio, non solo grazie al secondo analogico, ma soprattutto grazie alla maggior potenza della console, che riduce, ma non annulla, quei rallentamenti che su Nintendo 3DS sembrano essere più frequenti. E' il piccolo, trascurabile prezzo da pagare ad un comparto grafico che spinge molto, con una modellazione poligonale più che buona e texture per la maggior parte ben definite. Quello che piace di più è però il gusto per i colori, che già nel Tri, su Wii, iniziava a venir fuori e che qui è portato al cromatismo d'impatto, con toni vivaci, particolari, quasi innaturali, ma comunque bellissimi, e pazienza se non tutte le ambientazioni convincono e se ce ne saremmo aspettati qualcuna in più. La colonna sonora è totalmente soddisfacente, sicuramente la migliore nella storia della serie, ogni mostro ha il proprio brano, ma anche ogni villaggio, e ci si ritrova in una varietà di suoni da applausi, con melodie che vanno dall'epico al toccante, dalla tranquillità al dinamismo.
[caption id="attachment_136619" align="aligncenter" width="400"] Monster Hunter 4 Ultimate - screenshot[/caption]
Monster Hunter 4 Ultimate, occorre quindi ribadirlo, è il titolo migliore della serie. Ha un equilibro perfetto nelle innovazioni, conferma la bontà delle basi del suo gameplay, capaci di convincere e divertire chi è disposto a venirgli incontro. Non è ancora universale, ma non vuole esserlo, e probabilmente mai lo sarà, perché la sua forza è nella sua unicità, nell'aver creato, migliorato, arricchito una formula di gioco nuova, un genere. E a noi va benissimo così.