Recensione - Minecraft - Lego al cubo

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Chi era preoccupato dei comandi e della conversione da PC a console può sentirsi da subito sollevato, Mojang ha fatto un lavoro eccelso, rendendo la gestione dell’inventario e del crafting molto, molto intuitiva

Recensito il porting Xbox del cult di Mojang...

Cos’è Minecraft? Secondo alcuni si tratta del più importante fenomeno indie degli ultimi anni, per altri è un sandbox neppure troppo riuscito, altri ancora ci vedono dentro la perfetta versione virtuale dei mattoncini lego; qualcuno lo odia, altri lo amano, di certo, però non lascia nessuno indifferente.

Qualche anno fa, fu chiesto a Francesco Guccini cosa ne pensasse di “Luci a San Siro”, uno dei capolavori del suo amico e collega Roberto Vecchioni. Il maestrone, nel rispondere al giornalista disse:

Quando si parla di una canzone non si dice se è bella o brutta, se piace o non piace, ma si dice, perché non l’ho scritta io? Ecco, questa canzone è: maledizione, perché non l’ho scritta io?!

Come il Vate di Pavana, siamo pronti a scommettere che migliaia di giocatori più o meno esperti si sono fatti esattamente la stessa domanda quando hanno installato e provato per la prima volta Minecraft. “Maledizione, perché non ci ho pensato io?” si saranno chiesti, senza però capire che Minecraft era impossibile da immaginare, semplicemente perché, tutto quello che troviamo nel cult di Mojang altro non è che la riproposizione videoludica del più creativo dei giochi infantili, quello dell’immaginazione.

Finalmente, a quattro anni dal suo arrivo in versione alpha su PC, anche gli utenti Xbox 360 possono sperimentare l’esperienza di Minecraft con una versione apposita che, per certi versi, risulta addirittura più riuscita dell’originale.

Come gli appassionati già sanno, definire il gameplay di Minecraft è molto difficile, il gioco infatti genera casualmente un nuovo scenario ad ogni partita e il nostro avatar risulterà essere l’unica creatura senziente di tutto l’universo. Non esistono principesse da salvare, artefatti da distruggere o eserciti da sconfiggere, l’intero corpus ludico di Minecraft ruota attorno due cardini principali: la raccolta di risorse e il crafting. Ogni singolo oggetto di gioco è infatti costituito da blocchi di materiali base (legno, pietra, terra, acqua e tantissimi altri) che possiamo raccogliere e combinare fra loro per ottenere altri strumenti e materiali. L’albero delle possibilità cresce in maniera esponenziale, dunque, dopo aver iniziato il gioco praticamente solo con legno e pietra, si arriva piuttosto velocemente a una situazione in cui è possibile creare oggetti molto complessi usando decine e decine di ingredienti, a loro volta composti da altre materie prime. Data l’estrema profondità del sistema, il nostro consiglio è di partire con l’ottimo tutorial incluso nel gioco che, a spese di una certa pedanteria nelle descrizioni, permette di entrare nella logica del gameplay senza traumi eccessivi.

Chi era preoccupato dei comandi e della conversione da PC a Console può sentirsi da subito sollevato, Mojang ha fatto un lavoro eccelso, rendendo la gestione dell’inventario e del crafting molto, molto intuitiva, senza far assolutamente rimpiangere l’abbondanza di tasti e hotkeys a disposizione delle nostre amate QWERTY. A latere di quest’ottima opera di conversione, Notch e i suoi collaboratori hanno pensato bene di introdurre anche qualche sperimentazione innovativa, come la possibilità di giocare in split screen con uno o più amici e di fare la stessa cosa su XboxLive, rendendo la nostra opera creativa condivisibile con tutti i nostri amici.

Al di la delle mere considerazioni critiche, tuttavia, Minecraft rimane un gioco al tempo stesso universale e terribilmente di nicchia, il titolo, prima di regalare qualche soddisfazione, richiede una dedizione quasi militare, unita a una pazienza non comune nei giocatori moderni; senza contare che le reward di Minecraft, a tratti, possono non risultare accattivanti come quelle di altri giochi. Se da ragazzini avete amato i Lego e se siete alla ricerca di un gioco che vi faccia rivivere esattamente quelle emozioni, Minecraft è la risposta giusta, se invece siete amanti di un gaming più narrativo e meno sincretico, il gioco di Mojang sarà un muro insuperabile di frustrazioni e noia. Complessivamente questa versione per Xbox 360 è la migliore in assoluto (comparata all’inguardabile release mobile e alla già ottima versione PC) e permette anche ai non pcisti di godersi quello che, innegabilmente, è l’indie più rappresentativo dell’intera generazione.

 

Tipologia di Gioco:

Minecraft può essere definito in maniera superficiale come un sandbox con alcuni elementi di survival ed RPG. L'obiettivo principale del gioco, se non addirittura l'unico, è raccogliere vari tipi di risorse e materiali per poter costruire strutture e oggetti sempre più complessi, dai mattoni fino a interi pianeti.

Come è Stato Giocato:

Abbiamo testato questa versione Xbox 360 giocando qualche ora alla modalità classica del gioco e, successivamente abbiamo provato il multiplayer sia in locale che online con alcuni amici e collaboratori.

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