Recensione - Mars: War Logs - Pianeta Rosso

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Un gioco riuscito solo a metà, che offre atmosfere abbastanza uniche nel ristretto campo dei GDR a sfondo fantascientifico.

Abbiamo giocato a fondo Mars: War Logs, GDR fantascientifico a basso budget ambientato su Marte

Se siete appassionati di fantascienza e videogiochi di ruolo, molto probabilmente negli ultimi mesi avrete sentito parlare di Mars: War Logs. Nonostante la visibilità degli sviluppatori Spiders Studios (gli stessi dello sfortunato Of Orcs and Men) sia indubbiamente limitata, la comunicazione relativa al gioco è stata portata avanti in maniera molto intelligente, con il rilascio di comunicati stampa in grado di toccare le corde giuste. Paragoni alla saga di Mass Effect e a quella di Dead Space (entrambe concluse, almeno per il momento) e promesse di un ritorno alle radici del GDR in salsa occidentale hanno naturalmente stuzzicato la curiosità della stampa specializzata e delle community, raccogliendo attorno al prodotto un discreto volume d’interesse.

La storia di Mars: War Logs si ambienta su Marte, pianeta icona della fantascienza classica anni ’70 e ’80, rappresentato come da tradizione alla stregua di un luogo remoto, depresso e senza speranza. La trama prende il via in sordina, priva dell’epica che solitamente contraddistingue i GDR occidentali, e non si fa problemi a mettere in mezzo temi scabrosi sin dalle prime battute, chiarendo subito la natura adulta del contesto. Il fascino, sporco e polveroso, è altrettanto forte sin da subito. Nei primi minuti di Mars: War Logs c’è il sapore del gioco (o del film) underdog, fatto con pochi soldi e tante idee. Il protagonista, al secolo Roy Temperance, viene introdotto in maniera affascinante, attraverso gli occhi del giovane comprimario Innocence.

Questo espediente avvolge Roy in un’aura di mistero che verrà sollevata solo dopo diverse ore di gioco, spiegandone lentamente le origini e le spinte ad agire, intessendo così una figura interessante ma malleabile, pronta ad adattarsi alle scelte morali che si porranno ben presto di fronte al giocatore. Queste ultime si faranno avanti in maniera prepotente soprattutto passata la metà gioco, interessanti nella forma, ma purtroppo offuscate da un lavoro di sceneggiatura che rovina in parte la storia con dialoghi mal scritti, e ulteriormente condannati da un doppiaggio in inglese scadente (sono previsti i sottotitoli in italiano, ndr). Il sistema morale purtroppo ne risente, dato che parteggiare per l’una o per l’altra fazione, quando i rispettivi rappresentanti parlano attraverso dialoghi mal scritti, rappresenta una decisione meno limpida di quanto potrebbe inizialmente apparire. L’allineamento del personaggio, che può essere neutrale o apertamente malvagio, dipende in larga parte dalle decisioni prese durante la storia, ma anche da una peculiarità dei combattimenti. I nemici sconfitti in battaglia infatti rimarranno semplicemente incapacitati, a meno che il giocatore non decida di finirli. Se eseguita tramite una speciale siringa, questa esecuzione darà in cambio un bonus in denaro, ma farà calare la reputazione del protagonista. Per quanto non si tratti di una soluzione realistica, ha comunque un suo fascino.

Il combattimento rappresenta naturalmente una componente molto importante dell’offerta ludica di Mars: War Logs. Pochi minuti dall’incipit, e dagli immancabili dialoghi a scelta multipla si passerà al menare le mani, secondo un sistema  inizialmente legato solo alle armi contundenti. Una sola mossa d’attacco (niente prese, attacchi secondari o caricati), una capriola utile a schivare e un tasto per mettersi in posizione di parata, con un piccolo bonus per i fendenti immediatamente successivi ad un’offensiva nemica. Un mix non certo originale, o particolarmente solido, eppure nei combattimenti di M:WL qualcosa di buono c’è. 

Ed è un bene, dato che delle circa dieci ore di durata complessiva, almeno sei le passerete brandendo un tubo di metallo contro affollati gruppi di nemici. Proprio la netta inferiorità numerica rende necessario gestire con attenzione il tempismo nelle offensive, tentando magari di isolare una alla volta le minacce più pericolose, mentre il discreto comparto di animazioni restituisce sensazioni nel complesso piacevoli. Soprattutto, si avverte in maniera netta la presenza di una curva d’apprendimento ben bilanciata, con la difficoltà media dei combattimenti destinata a crescere al passare delle ore di gioco. Lo stesso, purtroppo, non si può dire della profondità del combat system. Per quanto a circa un terzo di gioco il protagonista entri in possesso di un guanto da Tecnomante, in grado di fornirgli poteri offensivi e difensivi legati all’elettricità, e di una sparachiodi dalle munizioni molto limitate, nella seconda metà dell’avventura si sentirà la mancanza di un ventaglio più ampio di possibilità d’attacco e di difesa. A poco serve l’apporto dell’occasionale compagno gestito dall’intelligenza artificiale, che si rivelerà decisamente poco d’aiuto, soprattutto durante gli scontri più complicati. Inoltre, a irritare è l’eccessiva importanza conferita alla schivata, che costringerà il giocatore a usare la capriola con una frequenza compromettente per la credibilità anche visiva degli scontri. Nel complesso, i combattimenti di Mars: War Logs alternano momenti di divertimento e sincero impegno ad attimi di frustrazione e relativa noia, nonostante l’idea di mantenere il focus sulla componente corpo a corpo costituisca un interessante diversivo e mantenga il suo fascino anche a trama inoltrata.

Al fine di variare leggermente la limitata offerta di armi contundenti, gli sviluppatori hanno pensato di integrare un semplice sistema di crafting, che permette di migliorare le prestazioni di alcuni ferri aggiungendo manici ed estremità personalizzate. Per arrivare a questo scopo sarà sufficiente raccogliere nelle ambientazioni il giusto numero di materie prime, ed assemblarle tramite menu. In sostanza, nulla di troppo complesso, ma costituisce comunque un incentivo all’esplorazione dei livelli. Al sistema di upgrade delle armi si affianca anche quello di crescita del personaggio, immancabile per un GDR, proposto in maniera molto scolastica, ossia tre alberi di abilità, divisi idealmente tra attacco, difesa e poteri elettrici della Tecnomanzia, da sbloccare con i punti guadgnati ad ogni nuovo passaggio di livello.

Dal punto di vista delle ambientazioni, gli sviluppatori hanno fatto un buon lavoro di concettualizzazione nel delineare i tratti post-industriali e cyberpunk delle colonie marziane, ma a mancare è la varietà. La divisione della trama in tre capitoli principali, il primo ambientato in una prigione e i due successivi in altrettanti agglomerati urbani, poteva suggerire un rinnovamento paesaggistico corrispondente al cambio di location, ma purtroppo non è così. Per quanto si apprezzi la coerenza visiva con cui le colonie sono state raffigurate, ora della fine dell’avventura l’impressione sarà quella di non essersi mai allontanati dai medesimi dintorni, e questo finisce per giocare a sfavore della qualità dell’esperienza.
Mars: War Logs è chiaramente un progetto molto ambizioso, il tentativo di conferire ad un’opera a bassissimo budget gli alti valori produttivi di saghe della caratura di Mass Effect e The Witcher. Il risultato è un gioco riuscito solo a metà in tutte le sue componenti, dalla grafica, solo accettabile, al design, interessante ma poco vario, alla sceneggiatura, piacevole ma compromessa dai pessimi dialoghi, al combat system, originale e tuttavia poco approfondito. D’altra parte, offre atmosfere abbastanza uniche nel ristretto campo dei GDR a sfondo fantascientifico, il tutto ad un prezzo molto appetibile, circa 20 euro. Il consiglio va a coloro in cerca di un’esperienza diversa dalla media, più pacata nei toni e comunque piuttosto impegnativa da padroneggiare, a patto naturalmente di non pretendere troppo, e di esercitare una certa condiscendenza nei confronti dei difetti qui elencati.

Tipologia di Gioco:

Mars: War Logs è un tipico GDR occidentale, caratterizzato dall'enfasi sulla trama, ramificata in base alle scelte morali, e da un sistema di combattimenti corpo a corpo in terza persona.  Al momento disponibile solo sulla piattaforma Steam per PC, il gioco arriverà questo autunno/inverno anche su Playstation Network e Xbox Live.

Come è Stato Giocato:

Grazie a un codice Steam gentilmente fornitoci dagli sviluppatori abbiamo completato la trama, in circa dieci ore, a modalità Normale, senza incontrare particolari bug né imprecisioni di sorta.

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