Recensione - Mario Tennis: Ultra Smash
Mario e compagnia tornano sui campi da tennis, ancora una volta secondo la ricetta di Camelot: la recensione di Mario Tennis: Ultra Smash
Ci pensa Camelot, come da tradizione, a portare sui campi da tennis tutta l'allegra combriccola del Regno dei Funghi, ma è subito evidente come manchi al suo più recente sforzo creativo quella verve tipica del team di sviluppo, quell'aspetto tutto funghetti, collinette e boschetti, che nasconde però una profondità ludica inattaccabile. E' serioso, Mario Tennis: Ultra Smash, nella sua schermata introduttiva, una seriosità atta a mascherare la scarsità di opzioni di gioco a disposizione, dietro tanti menu, ma con poche portate scritte sopra. Quasi inizia e finisce in quella schermata il gioco, in quella insufficienza di opzioni di gioco che sa di fretta e resa, perché oltre una noiosissima scalata di match contro avversari sempre più forti, i classici match base, con condizioni variabili, un trascurabile minigioco ed il multiplayer online non c'è niente. Non ritroverà qui il giocatore l'abbondanza di sbloccabili del titolo tennistici e di quello golfistico per Nintendo 3DS, né la complessità della offerta online del secondo, eppure sempre di Camelot si parla.
Vi ritroverà, invece, un sistema di gioco ormai collaudatissimo, inaugurato dal capitolo per Game Boy Advance, ma che necessita assolutamente di essere rivoluzionato, perché gli si possono muovere le stesse critiche rivoltegli in un passato remoto ed in uno più recente, per l'edizione Nintendo 3DS. Il tennis made in Camelot funziona benissimo, il problema è il corollario di elementi di gameplay superflui che gli sono stati abbinati nel corso degli anni. Permangono gli odiosi colpi fortuna, da produrre muovendocisi sopra ed utilizzando lo slice, il topspin, il lob, la smorzata o la schiacchiata da essi richiesti, e vista la loro efficacia la dinamica degli incontri è quasi totalmente in loro balìa; la differenza con l'opzione di gioco che li esclude è apprezzabile, immediatamente le partite si fanno più profonde, tattiche, divertenti.
"Il tennis made in Camelot funziona benissimo, il problema è il corollario di elementi di gameplay superflui che gli sono stati abbinati nel corso degli anni"[caption id="attachment_148308" align="aligncenter" width="600"] Mario Tennis: Ultra Smash - screenshot[/caption]
Per tutti questi problemi, e per l'assenza di opzioni di gioco realmente intriganti, il titolo di Camelot non può trovare un elemento che ne elevi il valore assoluto nel multiplayer, che dipende dalle stesse dinamiche. Giocare contro amici, in locale o online, aumenta ovviamente il divertimento che dalla produzione si ricava, ma manca un'adeguata struttura che dia una certa organizzazione e valorizzazione a tale divertimento, che lo inserisca insomma in un quadro più soddisfacente che sia diverso dalle solite classifiche online. Il tennis secondo Camelot è sempre stato apprezzabile, ed anche in Mario Tennis: Ultra Smash lo è, soprattutto quando si eliminano gli inutili orpelli e ci si sfida sul classico; gli manca però attorno la costruzione dell'edificio ludico, che avrebbe basi solide, ma che la fretta ha probabilmente impedito di tirare su.