Recensione - Mario Party 10
Mario e compagnia tornano a divertirsi, tra coloratissimi tabelloni e divertenti minigiochi: la nostra recensione di Mario Party 10
Tutto questo per dire che anche in questo Mario Party 10 è inutile cercare novità o particolari innovazioni, nonostante siano presenti tutta una serie di modalità che lo fanno differire dai suoi predecessori. Chi avesse già giocato un qualunque altro titolo della serie si sentirà immediatamente a casa, ma potrebbe persino domandarsi quali possano essere le ragioni per acquistarne l'ennesimo episodio. Ed è forse tutto lì il cuore della questione, perché di un livello qualitativo almeno discreto si è praticamente quasi certi, visto il background della saga; cosa può stuzzicare il giocatore nell'offerta ludica di Mario Party 10?
Il cuore della produzione è ovviamente la modalità nella quale fino a quattro giocatori, opportunamente dotati di Wiimote, indispensabile per godere del gioco, si sfidano su una serie di tabelloni di chiara ispirazione mariesca, messi tutti insieme a bordo di un bizzarro veicolo, che si muove quando ognuno di loro tira il proprio dado, raggiungendo caselle che possono nascondere varie sorprese. Proprio la qualità dei tabelloni è un primo elemento degno di attenzione: l'impressione è che nel tempo si stia perdendo quel gusto per le soluzioni strambe e divertenti che aveva sempre caratterizzato la serie, come se ci si trovasse in un parco giochi, a favore di un'impostazione più lineare e meno coraggiosa. Il livello medio delle aree sulle quali ci si sfida è comunque discreto, ma fanno fatica a stupire, ed anche il ritmo delle partite ne risente, decisamente più monocorde rispetto ai tempi in cui ad ogni tiro di dado poteva corrispondere uno stravolgimento causato da un evento particolare. Queste situazioni capitano ancora, ma con una frequenza inferiore a quello che sarebbe desiderabile.
[caption id="attachment_140704" align="aligncenter" width="600"] Mario Party 10 - screenshot[/caption]
Due sono le nuove modalità di Mario Party 10, ovvero amiibo Party e Bowser Party. La prima è una sorta di versione ridotta della principale, nella quale si possono utilizzare le statuine dei personaggi del gioco (tutte sono compatibili, ma le altre danno solo punti bonus necessari per l'acquisto di varie amenità) per accedere a tabelloni più piccoli a loro dedicati, nei quali i giocatori si muovono ognuno per conto suo, e non tutti su un unico mezzo, ottenendo potenziamenti e bonus con i quali primeggiare sugli altri. Le dinamiche sono praticamente le stesse di quella principale, ma i ritmi sono più alti, perché praticamente ad ogni lancio succede qualcosa.
"Mario Party 10 non cambia la formula dei suoi predecessori, ma offre delle piacevoli modalità aggiuntive "Bowser Party mette invece un giocatore nei panni dell'acerrimo nemico di Mario, con il compito di acciuffare su tabelloni quasi lineari gli altri quattro, a bordo del solito veicolo. I giocatori sul mezzo tirano un dado ognuno, Bowser quattro tutti insieme, ed ogni turno diventa una divertente caccia, durante la quale ovviamente accade di tutto, e soprattutto si affrontano minigiochi particolari, nei quali il giocatore nella corazza del re dei koopa impugna il GamePad, gli altri ancora i Wiimote, sfruttando le possibilità di gameplay asimmetrico tipiche di Wii U. Il quattro contro uno potrebbe sembrare sfavorevole a Bowser, ma sia i minigiochi, sia i tabelloni, sono ben studiati, ed equilibrati.
[caption id="attachment_140705" align="aligncenter" width="600"] Mario Party 10 - screenshot[/caption]
Mario Party 10 non cambia quindi la formula dei suoi predecessori, cosa che per quanto possa essere desiderabile è francamente difficile, ma offre delle piacevoli modalità aggiuntive, e queste sono foriere di una varietà certamente apprezzabile. E' quasi inutile sottolineare come la dose di divertimento che si ricava dal gioco sia direttamente proporzionale alla quantità di giocatori coinvolti, raggiungendo l'apice quando si è in quattro o in cinque, tra risate e scherzi, che ben si abbinano ai toni scanzonati del gioco, coerenti anche con uno stile grafico morbido e colorato. L'oggettività recensoria impone una valutazione numerica, che deve considerare la ormai cronica mancanza di innovazioni di rilievo nella serie ma premia le nuove modalità, ma il vero giudizio è riassumibile da tre opzioni: se non avete mai giocato un titolo della serie e avete amici con i quali giocare, fate Mario Party 10 subito vostro; se siete veterani della serie e tutto sommato non vi dispiace l'idea di dare un'occhiata al nuovo episodio, consideratene l'acquisto in virtù delle nuove modalità; se ve ne siete già stufati in passato, non vi farà cambiare idea.