Recensione: L'Ultima Tentazione di Cristo, il Blu-Ray

Una delle opere più imponenti della storia del cinema viene rovinata da una edizione in alta definizione al di sotto degli standard del settore...

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Dati Tecnici

  • Video: VC-1, 1080/24p, 1.85:1

  • Audio:

  • 2.0 DTS: Italiano Francese Tedesco Spagnolo

  • 5.1 DTS HD Master Audio: Inglese

  • Sottotitoli: Inglese NU Francese Italiano Tedesco Spagnolo Giapponese Danese Olandese Finlandese Islandese Norvegese Portoghese Svedese Arabo Hindi

  • 1 disco 50gb

  • Region free

  • Amaray

  • Prodotto e distribuito da Universal.

  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, UK, FR, DE, ES.

Film

Basato sul romanzo “L'Ultima Tentazione” di Nikos Kazantzakis, L'Ultima Tentazione di Cristo è un film diretto dal maestro del cinema Martin Scorsese e sceneggiato da Paul Schrader.

Il film si discosta fortemente dai vangeli e narra di un Gesù umano, pieno di dubbi, paure, smarrito e incapace di accettare ciò che è stato chiamato a fare. Il tema principale del film è proprio la dicotomia tra il Gesù uomo e il Gesù divino, in cui l'uomo vorrebbe poter vivere con le altre persone, sposarsi, amare, esprimere le proprie passioni, mentre il divino rifugge le tentazioni e si immola per salvare l'umanità. La narrazione del film è demandata, principalmente da vari simbolismi e da una visione allegorica di ciò che il Gesù umano prova durante tutto il suo viaggio. Splendide interpretazioni immense di Willem Dafoe nel ruolo di Gesù, Harvey Keitel nel ruolo di Giuda, qui rappresentato come un uomo forte che usa la forza per proteggere ciò che ama, entrando spesso in contrasto con le parole del Gesù che ha deciso di seguire, e Barbara Hershey nel ruolo di Maria Maddalena, una donna ferita, a detta sua, da Gesù per averla rifiutata in gioventù, facendole intraprendere una via sbagliata, ma che rappresenta, proprio per il messia umano, il suo più grande desiderio, il suo più grande amore, la sua più grande tentazione, che però deve rifiutare per la volontà del divino.

Suggestivi i vari passaggi che sottolineano i cambiamenti interiori di Gesù, tra cui la prova nel deserto dentro al cerchio, in cui deve affrontare i propri peccati e desideri di uomo per diventare divino. Ma, sicuramente, il passaggio più importante di tutti, il fulcro del film, mostra Gesù, nel momento ultimo della sua prova finale, gli viene offerto ciò che ha sempre desiderato, ciò che vorrebbe di più, una vita da uomo, libero dal peso del mondo, ma che deve riuscire a rifiutare per assumere pienamente il compito che suo padre gli ha affidato.
Un film che ha generato enormi polemiche tra i gruppi religiosi e forti manifestazioni violente, giudicato blasfemo, accusato di voler far vacillare la fede. In realtà, per stessa ammissione di Scorsese, il film non è altro che una differente chiave di interpretazione, dal lato umano, il nostro, per riuscire a cogliere il divino della figura del messia, quindi una maggiore comprensione della stessa fede e della religione. Oggi è da considerarsi un vero classico del cinema moderno, una monumentale opera di grande potenza espressiva, che fa discutere e affascina lo spettatore.

Video

A distanza di un anno dalla prestigiosa edizione Criterion, per il solo mercato statunitense, la Universal propona la sua versione in alta definizione Blu Ray del capolavoro di Martin Scorsese per il mercato europeo.

L'edizione in questione è presentata in un disco singolo e confezionata in amaray. Non è presente la formula del triple play, quindi niente copie digitali o copie DVD e nessun altro fronzolo come uno slipcover.
Il film, girato interamente in 35 mm sferico, nell'edizione targata Criterion, la più importante e prestigiosa etichetta americana, presentava un master approvato dal direttore della fotografia Michael Ballhaus e dalla montatrice Thelma Schoonmaker, proveniente da un interpositivo accuratamente ripulito. Ma come accade puntualmente con la Universal, per la propria edizione è stato usato un master diverso, molto più vecchio, un telecine di un interpositivo con evidenti problemi e oggi del tutto improponibile a qualsiasi appassionato di alta definizione e di cinema.

Riduzione digitale del rumore ed esaltazione dei bordi, ecco, come accade sempre, cosa caratterizza i vecchi master Universal dei suoi film, che puntualmente distruggono l'opera originale come neve al sole, presentando quindi texture completamente sciolte, totalmente assente il microdettaglio e quel poco che resta viene gonfiato innaturalmente da far sembrare tutto di gomma. I primi piani quindi appaiono come maschere di cera disegnati con il pennarello totalmente piatti, così come anche i vestiti che sembrano ritrovati CGI degli anni '90. La cosa si amplifica esponenzialmente nei campi lunghi, dove gli elementi risultano a malo pena distinguibili, totalmente fusi in uno sfondo che sembra una imbrattatura su una tela, anche negli scorci più suggestivi nel deserto, che dovrebbe mostrare tutta la grande definizione dei panning. A metterci lo zampino ci pensa, infine, il master stesso, con colori violentemente virati in una patina bordò, e il nero piatto e slavato che annienta la comunque inesistenze tridimensionalità del quadro. Presenti diverse spuntinature nere e qualche graffio sporadico. Quel che rimane della struttura granitica si è trasformato in rumore pasticciato e oleoso, congelato nell'immagine.

Come al solito ci si ritrova qui a sottolineare ciò che da molti anni è ormai ovvio a tutti, la Universal continua a non voler investire nel suo immenso catalogo, preferendo riciclare master obsoleti, che non rappresentano minimamente il girato originale, incapace di offrire anche i più elementari benefici dell'alta definizione, improponibili anche tra i non appassionati. La speranza è sempre l'ultima a morire e ci si appella alla possibilità che, un giorno, una delle più importanti etichette mondiali possa rendersi conto del danno che sta provocando a se stessa e agli appassionati che spendono ogni anno molti soldi in questo settore.

Audio

L'audio inglese originale è offerto in un mix a 5.1 canali in codifica lossless DTS HD Master Audio, mentre i doppiaggi sono presentati nel loro mix originale stereofonico in DTS, italiano compreso.

Si tratta del tipico vecchio mix stereofonico che si usava fare negli anni '80 e ben lungi dall'essere di qualità. I dialoghi sono ben udibili, ma scollati dalla scena, mentre suonano abbastanza bene gli effetti sonori e la musica. Ciò che non funziona è la stereofonia, con una direzionalità e collocazione spaziale totalmente errata e i dialoghi saltano dal destro al sinistro senza una logica precisa. Anche le musiche hanno una distribuzione degli effetti molto poco coerente. Non sono presenti distorsioni importanti, ne fruscii di fondo. La proposta originale è, inutile dirlo, molto più coinvolgente e appagante, forte del suo mix multicanale ben costruito.

Extra

Neppure l'offerta degli extra riesce a eguagliare l'offerta Criterion, dove offrivano diversi inserti e commenti audio sul film, l'edizione Universal si limita, unicamente, al trailer originale e a una intervista di tredici minuti sul film, che per quanto interessante, non appaga per niente la curiosità della realizzazione di questa immensa opera del cinema moderno. Una delusione dopo l'altra.

  • Intervista a Martin Scorsese

  • Trailer Cinematografico

Conclusioni

Una delle più imponenti opere del cinema sulla figura di Gesù Cristo viene puntualmente rovinata da una edizione in alta definizione della Universal del tutto inadeguata agli standard del settore, causa un master di pessima qualità e un comparto di contenuti speciali esiguo. Se ne sconsiglia l'acquisto, se non a prezzo budget, ben consci della bassa qualità dell'edizione. Un vero peccato da crocifissione.

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