Recensione - Lost Dimension

Intrighi e tradimenti, nel nuovo titolo di Lancarse: la recensione di Lost Dimension

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La serie Persona, dal terzo episodio in poi, ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta per l’intero mercato giapponese. In quel lontano 2006 Atlus ebbe infatti la geniale intuizione di mescolare due tra i generi più apprezzati dal pubblico orientale, ovvero le visual novel ed i JRPG. Il successo fu fin da subito eclatante, riuscendo il gioco a riscuotere consensi anche in Occidente, territorio notoriamente diffidente verso certe produzioni di nicchia. Come tutte le mode, anche quella iniziata da Persona ha dato vita ad una lunga pletora di emuli più o meno riusciti, anche se nessuno di questi è mai riuscito, ad oggi, a spodestare l’originale dal trono. In questo affollato panorama si affaccia oggi un nuovo ed interessante contendente, Lost Dimension, sviluppato da Lancarse, team veterani del sotto genere dungeon crawler. Caratteristica unica di questo titolo è un complesso sistema procedurale di tradimenti, che influenzerà in maniera rilevante e permanente ogni partita giocata.

La trama poggia le sue fondamenta su uno dei cliché più abusati della narrazione videoludica degli ultimi anni: un misterioso terrorista dai poteri sovrumani, The End, ha dato un catastrofico ultimatum all’intera razza umana, al termine del quale porrà letteralmente la parola fine alla vita sulla Terra. L’unico modo per evitare un’apocalisse è quindi quello di eliminarlo, e per compiere tale missione suicida vengono chiamati undici tra i migliori soldati esistenti al mondo. Ognuno di essi, manco a dirlo, possiede abilità uniche, che trascendono l’umano, e che si riveleranno quindi fondamentali per avere la meglio contro l’esercito di The End. Ad aggiungere pepe al tutto però ci pensano due elementi: gli undici esper, questo è il loro nome, sono innanzitutto affetti da un’amnesia temporane,a che li ha privati di parte dei ricordi, i quali torneranno mano a mano che si progredirà nell’avventura; tra di loro, inoltre, si nascondono dei traditori, che cercheranno di sabotare la missione con ogni mezzo in loro potere. La peculiarità, come accennato in apertura, sta nella totale casualità di questa importante porzione di trama: ad ogni partita infatti i traditori all’interno del gruppo cambieranno, e toccherà quindi al giocatore aguzzare l’ingegno, per capire chi dei suoi compagni stia mentendo.

[caption id="attachment_146356" align="aligncenter" width="600"]Lost Dimension screenshot Lost Dimension - screenshot[/caption]

Individuare le talpe non sarà però una dinamica fine a sé stessa in quanto, durante l’avventura, il gruppo di esper verrà chiamato più volte ad esprimere un giudizio su chi segretamente collabora con The End. Una votazione, questa, che non deve essere assolutamente sottovalutata, in quanto avrà conseguenze permanenti sull’intero gameplay: il sospettato verrà infatti eliminato! Ecco quindi che una doppia responsabilità grava sulle spalle dell’utente, in quanto esso dovrà non solo scoprire il traditore, ma anche sfruttare le sue abilità oratorie per influenzare i compagni ed indirizzarli verso la retta via. Un roster che anziché crescere, diminuisce: una trovata curiosa ed intrigante, che regala indubbio fascino alla produzione, e che spinge il giocatore a non subire passivamente la narrazione ma, anzi, lo porta ad immergervisi pienamente, per riuscire a giungere allo scontro finale con un team di compagni coeso ed il meno decimato possibile.

"una doppia responsabilità grava sulle spalle dell’utente, in quanto esso dovrà non solo scoprire il traditore, ma anche sfruttare le sue abilità oratorie per influenzare i compagni ed indirizzarli verso la retta via"

Nel sistema di combattimento Lost Dimension è un JRPG tattico sulla falsariga di Valkyria Chronicles: ogni unità possiede un range di movimento ben preciso all’interno della mappa di gioco, così come è ben definita l’area d’azione delle armi in suo possesso. Le abilità peculiari degli esper spaziano dalle classiche tecniche curative a poteri offensivi, e scegliere il giusto team con cui affrontare il nemico risulterà quindi fondamentale ai fini del buon esito della missione. Totalmente assente la componente esplorativa purtroppo, agli scontri si accede infatti tramite un hub di gioco molto essenziale, mentre non mancano altri elementi tipici dei JRPG, come la personalizzazione dell’equipaggiamento o lo sviluppo delle abilità, attraverso un articolato skill tree.

[caption id="attachment_146357" align="aligncenter" width="600"]Lost Dimension screenshot Lost Dimension - screenshot[/caption]

Molto debole invece il comparto tecnico: osservando il gioco in azione su PlayStation 3 si coglie tutta la natura low budget del progetto, che risulta nettamente più “accettabile” sulla portatile PS Vita. I problemi di Lost Dimension sono da ricercarsi principalmente nelle ambientazioni, abbastanza scarne e povere di dettagli a schermo, così come non convincono affatto i modelli poligonali e le animazioni dei nemici. Discreto invece il comparto sonoro, che vanta un buon doppiaggio ed una tracklist godibile e che ben si sposa con le atmosfere del titolo.

Lost Dimension è un JRPG tattico molto interessante, sia per la struttura narrativa atipica che per il buon battle system. Il fattore sorpresa, dato dalla casualità dei traditori nel proprio gruppo di eroi, dona al gioco un certo fascino, purtroppo però questa è anche un’arma a doppio taglio in quanto, per esplorare tutti i filoni narrativi, saranno necessarie più partite. Se si aggiunge a ciò una ripetitività di fondo di battaglie, ambienti e nei nemici, così come un comparto tecnico non esattamente sbalorditivo, si otterrà un prodotto che fatica in parte a stupire, un’occasione mancata che avrebbe potuto attirare molti più giocatori di quanto non farà.

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