Recensione - Lone Wolf: Neve Rosso Sangue - Le tracce del Lupo
in Lone Wolf, cosa particolare per il gaming moderno, si legge. Tantissimo.
La creatura di Joe Dever torna alla ribalta con un'avventura metà cartacea e metà videoludica...
L'incarnazione videoludica di Lupo Solitario è stata, per molti anni, una delle tante (troppe) arabe fenici del mondo videoludico; non è qui il caso di ripercorrere la travagliata avventura produttiva del gioco, basti sapere che ci sono voluti la determinazione di BulkyPx (publisher francese con sede a Parigi) ed il talento tutto italiano dei ragazzi di Forge Reply per poter dare animo, poligoni e pixel a Neve Rosso Sangue, primo episodio della saga ad arrivare su iOS e Android. Tanto vale sgombrare subito il campo da possibili incomprensioni: il lavoro di Forge non è una mera operazione di cannibalizzazione, anzi, inizia, prosegue e si conclude, nel massimo rispetto sia delle opere originali che del loro impianto, ovvero quello del libro game. In Lone Wolf, cosa particolare per il gaming moderno, si legge. Tantissimo. L'intera avventura è narrata come si faceva vent'anni fa, con pagine e pagine di descrizioni da sfogliare febbrilmente, una dopo l'altra, alla ricerca del bivio, della scelta, dell'avventura. Se nei libri il passaggio fra le varie opzioni narrative avveniva semplicemente andando a pagina 60, 70 o 20, in Neve Rosso Sangue le nostre letture saranno di volta in volta interrotte da indicatori di vario tipo che, in base a ciò che sta succedendo, indicheranno combattimenti, scelte morali o bivi da superare. Per quanto riguarda gli scontri, Forge ha elaborato un interessante sistema a turni che, dopo averci accompagnato in varie arene tridimensionali (il gioco è interamente mosso dal motore Unity), ci permetterà di scontrarci con i nemici. Ogni nostra mossa consumerà energia o Kai (l'equivalente deveriano del Mana) e dovrà essere eseguita prima della scadenza del tempo a nostra disposizione. Se temete la relativa rigidità degli scontri a turni, Lone Wolf vi farà ricredere: ogni scontro è denso e impegnativo, con nemici che, fin dalle primissime battute, concedono molto poco all'imperizia del giocatore. In Neve Rosso Sangue si muore spesso, quasi senza pietà; pochissimi titoli mobile (neppure il pluripremiato Walking Dead) hanno avuto il coraggio di proporre un gameplay tanto ripido, unendo i tatticismi necessari per ogni combattimento a turni che si rispetti con quicktime event e gesture che ci aspetteremmo da giochi come God of War o Bayonetta.
Lone Wolf - Neve Rosso Sangue è un curioso ibrido fra libro game, action in terza persona ed RPG. Mischiando le meccaniche classiche delle opere di Joe Dever con le potenzialità tattili di tablet e smartphone, Lone Wolf riesce a presentarsi come un titolo difficilmente incasellabile nei generi ordinari, proponendo una sua personalità non sempre semplicissima da apprezzare.
Come è Stato Giocato:Abbiamo testato il gioco grazie a un codice preview gentimente fornitoci dagli sviluppatori, per scrivere questo pezzo abbiamo completato l'avventura e rigiocato alcuni dei bivi fondamentali.