Recensione - Lightning Returns: Final Fantasy XIII

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Al netto delle valutazioni su trama ed estetica, tuttavia, Lightning Returns: Final Fantasy XIII nasconde le sue carte migliori sul fondo del mazzo, andando a proporre alcune modifiche radicali nel sistema di combattimento e nell'ormai bistrattatissimo Active Time Battle

Lightning arriva per l'ultima volta su Xbox 360 e Playstation 3, chiudendo la saga di Final Fantasy XIII...

Francamente non ci credavamo. Quando Square Enix annunciò che Lightning Returns avrebbe chiuso definitivamente la trilogia dedicata a Final Fantasy XIII e, con essa, l'ex mastodontico progetto Fabula Nova Crystals abbiamo faticato a trattenere i sorrisi sarcastici. Dopo un FF XIII poco incisivo, un sequel diretto ancor meno convincente e Versus avvolto nelle nebbie, ci siamo accostati a Lightning Returns senza sapere esattamente cosa aspettarci. La terza avventura dell'eroina dai capelli rosa, invece, rappresenta il primo vero passo di Square Enix verso il futuro dei JRPG e, al netto di alcuni limiti (soprattutto narrativi), rappresenta un buon fondamento per il futuro della fantasia finale nata ventisette anni fa.

500 anni dopo gli eventi di Final Fantasy XIII - 2, il mondo degli esseri umani è quasi giunto alla fine dei suoi giorni: il caos ha preso possesso dell'intero pianeta e solo un piccolo arcipelago di isole fa da ultimo baluardo della civiltà che avevamo imparato a conoscere nel corso dei giochi precedenti. In questa atmosfera da apocalisse imminente, Lightning viene risvegliata e, ancora una volta, dovrà prendersi la responsabilità di salvare il mondo, a questo giro, però, sapendo di avere a disposizione solo 13 giorni. Ogni giorno di gioco corrisponde a circa un'ora reale e questo tempo può essere esteso completando le missioni secondarie. Il timer interno si arresterà durante le scene d'intermezzo e mentre navighiamo nei menu ma, per il resto del tempo avremo sempre questa spada sulla testa e, dunque, siamo costretti a uno stile di gioco che, almeno durante la prima "passata", privilegi l'avanzata nella trama più che la libera esplorazione.

Senza voler svelare nulla della vicenda, tuttavia, dobbiamo notare come la narrazione di questo Lightning Returns sia, se possibile, ancora più sfilacciata rispetto alle già non eccelse trame degli altri capitoli della serie. L'avventura è spiegata piuttosto male e alcuni passaggi sono tutto fuorché chiari, quando non palesemente incoerenti. In generale anche Lightning Returns mantiene quello stile un po' naif e barocco da cui Square sembra incapace di allontanarsi ma, tutto sommato, riesce ancora ad offrire degli scorci visivi dotati di un certo valore estetico anche se, complice pure l'uscita delle nuove console, il wow effect è ormai scomparso quasi del tutto.

Al netto delle valutazioni su trama ed estetica, tuttavia, Lightning Returns: Final Fantasy XIII nasconde le sue carte migliori sul fondo del mazzo, andando a proporre alcune modifiche radicali nel sistema di combattimento e nell'ormai bistrattatissimo Active Time Battle. Square ha infatti deciso di buttare finalmente al macero una serie di elementi fin troppo tradizionali come i livelli, i menu di selezione degli attacchi e i punti esperienza. Il nuovo sistema di combattimento del gioco appare molto simile a una versione "touch" del modello classico: attacchi ed azioni sono deputate ai tasti frontali del pad, mentre i menu non vengono più usati a meno di non dover agire su tattiche avanzate e altre personalizzazioni. Per quanto riguarda gli scontri si nota come la rottamazione del vecchio sistema abbia, sul gioco, un affetto duplice: da un lato i classici incontri casuali utili solo a fare looting risultano molto più veloci e semplici, dall'altro le battaglie con i boss sono diventate una specie di ordalia in cui tattica e tempismo perfetto sono necessari per non soccombere in malo modo. Laddove i giocatori più scafati si divertiranno moltissimo, però, è impossibile non notare una certa incongruenza nella curva della difficoltà; momenti molto impegnativi si alternano ad altri quasi noiosi e, praticamente dalle primissime ore di gioco, siamo costretti a scontrarci con passaggi addirittura più impegnativi di quelli con cui dobbiamo confrontarci nel finale.

Nel complesso Lightning Returns: Final Fantasy XIII riesce, seppur in maniera non sempre coerente, a chiudere il progetto iniziato da Square nel 2010 e, tutto sommato, lo fa rimanendo fedele al canone ma cercando di gettare delle suggestioni che si concretizzeranno, forse, in Final Fantasy XV. In ogni caso nemmeno quest'ultimo capitolo delle avventure di Lightning riesce a fare quel salto, quella piroetta capace di svecchiare un genere, quello dei JRPG che, purtroppo, ormai inizia ad avere molti, troppi, capelli bianchi.

Tipologia di Gioco:

Lightning Returns: Final Fantasy XIII è un JRPG di stampo classico che tuttavia introduce alcune novità, simili a quelle sperimentate in FF XIV, per rendere i combattimenti più frenetici e per svecchiare il classicissimo Active Time Battle.

Come è Stato Giocato:

Abbiamo testato il gioco grazie a una copia promozionale gentilmente fornitaci dal distributore italiano del titolo, per scrivere questa recensione abbiamo completato il gioco.

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