Recensione - Life Is Strange - Chrysalis

La nostra recensione di Chrysalis, il primo episodio di Life Is Strange

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Dontnod Entertainment deve avere molto cari i concetti della memoria e del tempo, legati da un filo che non è possibile spezzare. Vi ha costruito sopra una delle meccaniche fondamentali di Remember Me, titolo del 2013; li ripropone, da altre prospettive, e declinandoli secondo tutt'altro genere videoludico, in Life Is Strange, titolo che fin dal suo annuncio ha incuriosito molti, e che ora arriva nel suo primo episodio: Chrysalis. Le basi gettate da questa prima parte sembrano essere solide e molto, molto promettenti, più per quanto riguarda la narrazione che l'impianto ludico.

Arcadia Bay, Oregon. Max, la ragazza protagonista del titolo, torna nel paesino nel quale ha sempre vissuto, dopo cinque anni trascorsi a Seattle, nello stato di Washington. Max ha iniziato a frequentare l'università, vuole diventare una fotografa professionista, e sente questo ritorno alle origini in maniera molto particolare. Si accorge subito che è quella la dimensione nella quale si trova meglio, non la grande città, solo in apparenza piena di stimoli ma in realtà opprimente, ma la libertà e la familiarità del suo ambiente personale, nel quale molto è rimasto immutato, ma molto altro è anche cambiato. Tipo il suo rapporto con Chloe, la sua amica d'infanzia, che non vede e sente da cinque anni.

[caption id="attachment_139849" align="aligncenter" width="600"]Life Is Strange Chrysalis screenshot Life Is Strange - Chrysalis - screenshot[/caption]

I primi momenti di gioco sono stranianti rispetto all'atmosfera che si prevede si respirerà. Max si trova all'interno di una sorta di incubo, la prima traccia di un qualcosa che probabilmente prenderà forma nel corso del resto della storia, nei primi episodi. Passati, quelli, tutto si fa più tranquillo, s'inizia a fare la conoscenza del sistema di gioco, che prevede la semplice interazione della protagonista, controllata direttamente, con alcuni elementi ambientali. Fino ad un accadimento particolare, che scatena in lei un potere che minimamente avrebbe mai pensato di possedere: quello di riavvolgere il tempo. La possibilità di rivivere gli eventi, semplicemente per risolvere piccoli enigmi ed andare avanti nel gioco, o per modificare alcuni accadimenti, è quindi la chiave principale del gameplay, ma non è ancora sfruttata benissimo, come ci auguriamo lo sarà nei prossimi episodi.

" il giocatore vorrebbe sentirsi più libero; lo è di agire, meno di pensare con la propria testa"

C'è infatti in Chrysalis la costante, non fastidiosa, ma quasi stonata presenza di indizi che sottolineano con una precisione assoluta cosa fare per proseguire, o quali situazioni possono essere modificate a proprio piacimento. Probabilmente dietro c'è una scelta di game design precisa, che privilegia il racconto all'intrico della progressione, ma visto il contesto ed il genere di appartenenza il giocatore vorrebbe magari sentirsi più libero; lo è di agire, meno di pensare con la propria testa, perché puntualmente spunta un pensiero di Max che lo indirizza immediatamente sul da farsi. Ne deriva un'esperienza abbastanza lineare, che per fortuna è però piacevolissima nel suo scorrimento.

[caption id="attachment_139850" align="aligncenter" width="600"]Life Is Strange Chrysalis screenshot Life Is Strange - Chrysalis - screenshot[/caption]

Max non ha niente di speciale, se non il suo potere, ed è forse proprio per questo che ci si affeziona subito a lei. La scelta di un personaggio femminile come protagonista è perfettamente in tono con le caratteristiche del racconto e le atmosfere generali del titolo, che si contraddistinguono per una certa attenzione alle emozioni che gli eventi suscitano e per la delicatezza dei momenti intermedi, tra un accadimento e l'altro. Ovviamente questo primo episodio serve per poggiare i pilastri della storia, ma già al suo interno la ragazza si trova a dover effettuare alcune scelte, che ne cambiano la progressione. I punti più importanti della trama sono fissi, varia il modo in cui ci si arriva.

E' davvero difficile staccarsi dal primo episodio di Life Is Strange prima delle tre ore necessarie per completarlo, e molto del merito è dell'atmosfera creata dagli sviluppatori. La storia è ancora ai primi momenti, i personaggi sono ancora tratteggiati, e se si rimane attratti in maniera irresistibile al gioco è quindi per merito del suo impatto emotivo. Riecheggiano echi di alcune produzioni indipendenti del genere, mentre si viene cullati da quella bellissima luce che riscalda personaggi ed ambientazioni, realizzati con uno stile di raro gusto e con una buona tecnica, e toccati dai brani della colonna sonora, pregevoli ed adattissimi al contesto. Buona la prima quindi, nonostante i piccoli problemi evidenziati; risolverli, ed insieme far evolvere la narrazione è la strada da seguire, differentemente gli entusiasmi iniziali potrebbero facilmente raffreddarsi.

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