Recensione - Life Is Strange - Polarized

Termina con Polarized Life Is Strange, l'intensa avventura a episodi di DONTNOD Entertainment: la nostra recensione

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Finisce così Life Is Strange, finisce con il quinto episodio, Polarized, che è forse quello bizzarro, più sperimentale, seppur meno intrigante dal punto di vista ludico. A DONTNOD Entertainment va riconosciuto di avere creato una storia appassionante, con personaggi vividi, e di non avere mandato tutto a ramengo nel momento clou, anche se c'è una bella differenza tra un finale clamoroso ed una degna conclusione. Polarized è più la seconda, vive di molti, troppi momenti inframezzati, a tratti mostra la corda e odora di riempitivo, in sostanza aggiunge davvero molto poco a quanto i primi quattro episodi avevano preparato. E, forse è questo il suo peccato più grande, tralascia molto di quanto narrato in precedenza, e non dà risposte su alcune domande fondamentali, prima di arrivare al finale ed alla scelta delle scelte, che non potrà non toccare nel profondo il giocatore.

Il quarto episodio terminava con quella che sembrava una situazione di non ritorno, ma in Life Is Strange abbiamo imparato che poco e niente è inalterabile. Anzi, tutto l'episodio è un continuo rincorrersi di situazioni problematiche alle quali occorre riparare, uno sballottamento temporale, di eventi e personaggi, che sconvolge Max, ma non il giocatore. Egli, al contrario, è costantemente guidato attraverso di esso, e se tra i difetti ascrivibili alla produzione di DONTNOD nel suo complesso c'è senza dubbio quello di essere eccessivamente lineare in alcuni momenti allora Polarized ne è l'esempio più lampante. E' vero che per arrivare alla conclusione delle vicende è anche necessaria una certa progressione degli eventi, ma il modo in cui questa avviene è schizofrenico, irregolare, poco sentito da un giocatore che vorrebbe magari indugiare su alcuni eventi e su alcuni personaggi. Manca, in sostanza, quella partecipazione emotiva che di Life Is Strange è stata sempre il filo conduttore.

[caption id="attachment_147482" align="aligncenter" width="600"]Life Is Strange Polarized screenshot Life Is Strange Polarized - screenshot[/caption]

Lo sfasamento temporale e soprattutto lo sfaldamento emotivo e fisico di Max, che alla fine della fiera risulta praticamente inesplorato (altra mancanza di rilievo nella quadratura del cerchio narrativo) conducono la ragazza ed il giocatore attraverso una dimensione inedita per il titolo, sostanzialmente sempre ancorato alla tangibile realtà nei precedenti episodi. C'è spazio per il surreale e lo straniante, ma questo strambo viaggio è poco interessante dal punto di vista del racconto, inutile da quello ludico. Si avverte un netto scollamento tra la storia fin qui ben costruita e questa deriva finale, e lo scollamento permane anche alla fine, come se si fosse trattato di un episodio mai accaduto, e l'odore di filler è fortissimo; la componente ludica è poi praticamente irrilevante in Polarized, mortificata dall'esigenza di chiudere le vicende, e nemmeno tutte, perché se quella principale termina, altre più piccole vengono concluse in maniera molto spiccia o totalmente tralasciate.

"Ecco quindi come tutta la rilevanza dell'ultimo episodio di Life Is Strange risieda negli ultimissimi momenti, in una scelta devastante per il giocatore"

Ecco quindi come tutta la rilevanza dell'ultimo episodio di Life Is Strange risieda negli ultimissimi momenti, in una scelta devastante per il giocatore, sulla quale per ovvi motivi non diremo alcunché. E' una scelta tragica, che noi abbiamo compiuto in realtà quasi convinti e con poche esitazioni, ma che potrebbe provocare profondi tormenti. Da quella scelta non si torna più indietro, ed è una scelta che è pronta a ignorare tutte quelle prese in precedenza, quelle importanti così come quelle in apparenza banali. E' un problema? Sì e no. Sì, perché in una serie che ha fatto delle scelte uno dei suoi punti forti vederle perdersi totalmente non può non suscitare lecite perplessità sulla costruzione e sulla coerenza della storia; no, perché molte di quelle scelte hanno contato nel momento in cui sono state fatte, e più che a dar peso emotivo al finale sono servite a darlo alla produzione nella sua totalità. Conta il viaggio, diceva il saggio, non la meta; siamo d'accordo a metà.

[caption id="attachment_147483" align="aligncenter" width="600"]Life Is Strange Polarized screenshot Life Is Strange Polarized - screenshot[/caption]

L'ultima scelta rende quindi significativo e a suo modo memorabile un episodio finale che altrimenti sarebbe stato poco convincente e che avrebbe chiuso in maniera discutibile la storia. Finisce invece bene Life Is Strange, certamente non in maniera perfetta, perché alcune cose rimangono non dette e inesplorate, perché permangono alcune domande, perché la dimensione intima dei primi episodi si è andata progressivamente perdendo, in una storia che paradossalmente più si faceva ricca di eventi, situazioni e personaggi più diventava ordinaria. Rimane comunque una bella storia, una delle esperienza videoludiche più particolari dell'anno, con molti picchi emotivi ed alcuni passaggi a vuoto, e pazienza se il finale è solo discreto; ci si è arrivati dopo una bella avventura, attraverso alcuni momenti che hanno lasciato un solco nell'animo di chi li ha vissuti.

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