Recensione - Life Is Strange - Chaos Theory

Life Is Strange arriva al terzo episodio, Chaos Theory: la nostra recensione

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Ed al terzo capitolo Life Is Strange inciampò. Ed è anche accettabile che succeda, che in un'opera che intende svilupparsi in cinque episodi ci sia il passaggio a vuoto, che probabilmente molto meno sarebbe venuto fuori se tale opera fosse stata proposta direttamente in maniera intera. Però Life Is Strange è a episodi, e Chaos Theory, il terzo, non è all'altezza dei primi due. Sbaglia tante, troppe cose, e risulta superfluo, poco attraente, rendendosi memorabile solo per il finale, che capovolge totalmente la storia; finale che lascia anche un po' straniti, perché, e non vogliamo indugiare oltre per non rovinare la sorpresa, devia in maniera forse troppo sostanziosa da quanto tracciato in precedenza.

Succede davvero molto poco nel terzo episodio di Life Is Strange, che subisce una frammentazione eccessiva nella narrazione e nell'azione, senza arrivare ad alcunché. Si parte da un'incursione notturna nella Blackwell Academy, operata da Max e Chloe per scoprire qualcosa in più sui vari misteri che gravitano sulla cittadina di Arcadia Bay, ma in realtà è pochissimo quello che scoprono, anche se il gioco sembra far finta che quel pochissimo sia rilevante, quasi come se servisse un espediente per tirare le cose in avanti, un altro po'. Nella stessa maniera funziona la scena successiva: premesse che sembrano preparare a chissà quali rivelazioni, che si traducono nel nulla, se non nella conferma di accadimenti e relazioni che il giocatore aveva già tranquillamente dato per assodati, e non per sue particolari intuizioni, ma perché la narrazione li aveva già presentati in maniera molto diretta e trasparente. E' in sostanza tutto un succedersi di “tutto qui?” e “ma va?”, domande che in una produzione che punta fortissimo sulla qualità del racconto non ci si dovrebbe mai porre.

[caption id="attachment_143163" align="aligncenter" width="600"]Life Is Strange Chaos Theory screenshot Life Is Strange - Chaos Theory - screenshot[/caption]

"gli ultimissimi minuti di Chaos Theory salvano almeno parzialmente l'episodio e lo rimettono sui binari sui quali l'opera sembrava viaggiare spedita, dopo i primi due"

Chaos Theory ha il fiato corto, cortissimo, anche sul versante squisitamente ludico. Non è ovviamente questa la componente più rilevante della produzione, ma se nel primo e nel secondo episodio qualche interessante momento che sfruttasse la facoltà di Max di agire sullo scorrere del tempo era stato imbastito, nel terzo tutto sa di già visto e sfruttato, nemmeno poi in maniera troppo ingegnosa, ma anzi pigra e mal concepita, visto che almeno in un'occasione ci siamo ritrovati ad aver risolto una situazione senza nemmeno accorgercene. La riproposizione di un momento in cui trovare una serie di oggetti, come nel secondo episodio, quando Max si era ritrovata a dover cercare delle bottiglie da utilizzare per il tiro al bersaglio, sebbene sia risultata meno frustrante e tediosa, non ha fatto altro che confermare l'impressione generale di minor cura ed attenzione riposti nel confezionare l'episodio.

Per fortuna gli ultimissimi minuti di Chaos Theory salvano almeno parzialmente l'episodio e lo rimettono sui binari sui quali l'opera sembrava viaggiare spedita, dopo i primi due. I poteri di Max vengono mostrati in tutta la loro potenza, in maniera inaspettata, creando una situazione narrativa nuova, forse persino eccedendo rispetto a quelli che erano sembrati essere i toni ed il contesto del gioco, che a partire da questo punto dovrà quindi confrontarsi, nei due capitoli conclusivi, con una situazione decisamente più complessa di quella presentata finora. L'augurio è che DONTNOD Entertainment sarà capace di procedere in maniera convincente e coerente nello svolgimento della trama, perché con la direzione degli eventi presa da Chaos Theory il rischio di far crollare tutto l'impianto narrativo è davvero dietro l'angolo.

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