Recensione - LEGO Jurassic World
Mattoncini danesi e dinosauri: la nostra recensione di LEGO Jurassic World
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Tra LEGO Star War: The Videogame, capostipite della serie, e il qui preso in esame LEGO Jurassic World i punti di contatto, non a caso, si sprecano. Il più ovvio, che citiamo solo per chi non ha mai sentito parlare di questo genere di giochi, è la trasformazione del setting e dei personaggi visti al cinema in mattoncini. Da qualche episodio a questa parte, gli scenari mostrano per la maggior parte elementi realistici, ma non manca mai qualche veicolo o oggetto da mandare in frantumi sparandogli o utilizzando oggetti contundenti. Non è qualcosa di puramente estetico, ovviamente.
Altro punto in comune con i predecessori, anche in quest’iterazione avrete a che fare con un action/adventure tridimensionale che alterna rapide scazzottate con qualche nemico, pochi a dire il vero, con la risoluzione di semplicissimi enigmi. Il più delle volte vi basterà esplorare i dintorni per rinvenire l’oggetto mancante; altre dovrete distruggere e quindi costruire strutture con i Lego; spesso vi toccherà affidarvi alle abilità dei tanti personaggi che potrete controllare lungo il percorso. C’è chi grazie a un fucile abbatte ostacoli dalla distanza, chi, munito di bengala, si fa strada nell’oscurità, chi dissotterra mattoncini con cui erigere scale o quant’altro. Trattandosi di Jurassic Park, avrete anche la possibilità, in aree specifiche o dopo averli sbloccati, di vestire i panni di una manciata di dinosauri: minuscola novità che tuttavia basta per mandare in brodo di giuggiole chi da bambino è cresciuto guardando Il Pianeta dei Dinosauri di Piero Angela.
[caption id="attachment_144394" align="aligncenter" width="508"] Su PlayStation 4 e Xbox One il comparto grafico, pur non lasciando esterrefatti, fa il suo dovere più che degnamente.[/caption]
La novità maggiore è tuttavia da ricercarsi nella sovrastruttura che unisce tra loro i livelli. Se in passato i giochi della serie ci hanno sempre abituati a muoverci in un’hub di discrete dimensioni per accedere alle varie voci del menu, questa volta avremo ben due isole interamente e liberamente esplorabili, ricche di attività e missioni secondarie. Isla Nublar e Isla Sorna propongono un percorso guidato che vi permetterà di rivivere i momenti salienti di tutte e quattro le pellicole di Jurassic Park. Questo è il cuore pulsante della produzione, la modalità storia che, identicamente a quanto capitava in passato, rilegge in chiave comica e spensierata le trame dei film. Non dobbiamo dimenticarlo, il gioco è in primis indirizzato a un pubblico di giovani: smembramenti e uccisioni varie, sono state sostituite ed edulcorate con siparietti che vogliono far sorridere, piuttosto che traumatizzare o spaventare. Niente di nuovo per gli esperti e, nonostante il classico mutismo dei Lego sia stato sostituito da dialoghi doppiati in italiano, fa piacere notare come gli artisti della software house inglese siano riusciti, anche questa volta, a farci sbellicare dalle risate.
" avremo ben due isole interamente e liberamente esplorabili, ricche di attività e missioni secondarie"Tra un livello e l’altro, come se non bastasse, le cose da fare sono moltissime e puntano nella direzione di spingere l’utente a sbloccare i tanti contenuti presenti sul disco. Il laboratorio combina il DNA per creare dinosauri ibridi dotati di abilità uniche. Fotografare gli animali del parco o partecipare a gare di jeep vi elargirà denaro extra.
[caption id="attachment_144395" align="aligncenter" width="508"] Giocare con in sottofondo i temi musicali più noti farà emozionare i tanti che, all’epoca bambini, andarono a vedere il primo Jurassic Park al cinema.[/caption]
Difficile spiegare come e perché, ma anche questa volta i ragazzi di Traveller’s Tales hanno fatto centro. Naturalmente, il materiale di partenza, dinosauri e mattoncini, ha semplificato di molto l’impresa, ma, in ogni caso, LEGO Jurassic World è un’avventura che, proprio grazie alla sua semplicità, tiene incollati al pad videogiocatori alle prime armi e grandi esperti senza distinzioni. La formula è estremamente classica, persino ripetitiva a lungo andare, ma la debole sovrastruttura da open-world, unita alla possibilità di guidare vari mezzi di trasporto e vestire i panni di alcuni dinosauri, rappresentano gradite novità.
Il classico “gioco della domenica” dunque: quello che senza pretese e inutili complicazioni può degnamente distrarvi e rilassarvi, magari facendovi al contempo rivivere le scene più celebri delle varie (ed eventualmente apprezzate) pellicole dedicate ai dinosauri di Universal.