Recensione: Last Vegas, il blu-ray disc

L'edizione in alta definizione di Last Vegas è perfetta sul piano tecico, anche se manca totalmente l'offerta di contenuti speciali...

Condividi

Dati Tecnici

  • Video: AVC, 1080/24p, 2.40:1

  • Audio:

    • 5.1 DTS: Italiano Francese Tedesco Spagnolo

    • 5.1 DTS HD Master Audio: Inglese

  • Sottotitoli: Inglese NU Italiano Francese Tedesco Spagnolo Danese Finlandese Islandese Norvegese Svedese

  • 1 disco 50 gb

  • Region free

  • Amaray

  • Prodotto e distribuito da Universal.

  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, UK, FR, DE, ES.

Film

Paddy, Archie, Sam e Billy sono quattro ragazzini di Brooklyn, amici inseparabili, che si sono coperti sempre le spalle e condiviso gioie e dolori della vita. Cinquantotto anni dopo, benché le loro strade si sono separate, sono rimasti in contatto e in ottimi rapporti, tanto che quando Billy, terrorizzato dall’idea di morire solo, decide di sposare la sua fidanzata, più giovane di trent'anni, i suoi vecchi amici non ci pensano due volte a raggiungerlo per organizzare un addio al celibato a Las Vegas, per rievocare i loro vecchi ricordi. Ma Las Vegas non è più quella che ricordavano da e i quattro pensionati dovranno faticare molto per stare al passo con un luogo ormai indirizzato ai giovani.

Un tempo, se avessero annunciato un film che aveva per protagonisti i quattro premi Oscar Robert De Niro, Michael Douglas, Kevin Kline e Morgan Freeman, si sarebbe gridato al capolavoro e cult anticipato. E si parla di poco tempo fa, quando ancora questi nomi generavano interesse e incassi sicuri. Oggi però le cose sono cambiate, il pubblico di massa è diverso e il target si è spostato e quindi questa uscita passa in sordina, schiacciato da prodotti più accattivanti per il pubblico che conta. Sicuramente il pubblico è cambiato, almeno quello dei prodotti commerciali, ma c'è da dire che Last Vegas, diretto da Jon Turteltaub, non ha poi da offrire molto, nemmeno ai più affezionati delle quattro leggende del cinema. Il filone è sempre quello: la rivincita di una generazione a discapito di un'altra, che ha ancora qualcosa da dire, da insegnare e da riconquistare. Sono stati diversi i prodotti che negli ultimi anni hanno proposto questo tema in tutte le salse, compreso Adam Sandler con i suoi Weekend da Bamboccioni. Ma di tutti questi film, Last Vegas è sicuramente il meno riuscito e interessate, specie nel confronto diretto con titoli analoghi come Il Grande Match e Uomini di Parola, che dalla loro avevano ben altra caratura, senza però distanziarsi troppo né dal tema né dal modo in cui esso è proposto. Il problema del film è che è del tutto innocuo, scialbo nella messa in scena e blando nei suoi obiettivi, tanto da non riuscire mai a conquistare e la sensazione è quello di vedere il più facilone dei prodotti Disney, dove i buoni sentimenti e l'appianamento delle divergenze si risolvono con tanta rapidità e faciloneria da arrivare a nauseare in più occasioni. Eppure, scavando qua e là, i presupposti non erano male e il cast di insieme funziona bene, tanto che da solo avrebbe avuto pure i numeri per reggere il film, se solo avesse avuto dalla sua una sceneggiatura con più nerbo e coraggio, benché il plot non avesse nulla di originale: la classica storia di bagordi a Las Vegas, dove ne capitano di ogni, in attesa del matrimonio di uno del gruppo. Storia talmente strombazzata da anni e anni che si scrive da sola nella mente di ogni spettatore. Le situazioni divertenti non mancano, specie nella prima parte, tutte incentrate sul blandire i tipici inconvenienti della terza età. Tuttavia, con il proseguire del film, l'eccessivo sentimentalismo facilone e soporifero smorza sempre di più il film, fino a renderlo incolore. Neppure il conflitto che sta, in parte, alla base della vicenda e lega i personaggi di De Niro e Douglas, diventa sempre meno consistente e di prevedibile soluzione, come tutto il resto del film. In sostanza si tratta di un film più indirizzato a un pubblico della “domenica pomeriggio”, piuttosto che del grande cinema, inconsistente e privo di mordente, e solo a tratti divertente o interessante, benché nel complesso possa risultare quasi piacevole.

Video

Edito da Universal, approda anche sul mercato italiano in alta definizione Blu Ray, Last Vegas, il film di Jon Turteltaub che unisce per la prima volta i quattro premi oscar De Niro, Douglas, Freeman e Kline, in una commedia brillante. L'edizione qui in oggetto si presenta in tutto e per tutto come una tipica uscita tecnica, senza alcun tratto distintivo, con un disco singolo contenente il film in HD con contenuti speciali, confezionato in amaray senza vezzi estetici, come slipcover o copie DVD e digitali.

Il film è stato girato interamente in digitale, cosa che ormai è diventata la normalità per qualsiasi produzione, in Arri Alexa a 1.9K e finalizzato in un master digitale a 2K (digital intermediate), trasferito perfettamente in questa edizione.

Come è facile intuire, il quadro video presentato è tecnicamente perfetto e performante sotto qualsiasi punto di vista, come è lecito aspettarsi da tutte le produzioni odierne. Il livello di dettaglio è elevatissimo, a tratti superlativo, su qualsiasi piano sequenza, a cominciare da primi piani scolpiti e voluminosi da bucare lo schermo, ricchi di una texturizzazione che riporta tutti i particolari più fini degli incarnati o delle trame delle camice o delle scenografie, per arrivare poi alle straordinarie panoramiche di Las Vegas, con le sue insegne luminose, tutte perfettamente rappresentate in sfondi nitidissimi e ricchi di elementi, dettagliati e definiti da sembrare ogni volta una finestra da cui osservare il mondo. Il quadro è caratterizzato da un lieve rumore di fondo molto fine, mai fastidioso e perfettamente riportato, tipico di certi girati digitali. Il livello cromatico convince pienamente con tinte calde, colori carichi e voluminosi, a tratti quasi saturi, che danno al quadro non solo grande brillantezza, ma anche un ottimo contrasto e un nero profondo, ma mai schiacciato o soffocante, in qualsiasi versante. Si tratta chiaramente di un quadro eccezionale, ma anche piuttosto standardizzato a quelli che sono i canoni odierni e che non riporta nessuna particolarità o guizzo di personalità che lo contraddistingua rispetto alla media del genere, limitandosi quindi alla sola funzionalità senza mai eccellere. Come accaduto con altri prodotti affini, anche in questo caso la resa generale tradisce la propria natura di video digitale, con molte sequenze blur, che non hanno niente a che vedere con le riprese tipiche del cinema, consolidatesi in decenni di evoluzioni. La compressione in AVC ad alto bitrate ha permesso un trasferimento trasparente della fotografia del film e di tutte le sue caratteristiche, senza manipolazioni.

Audio

Come da copione, il set audio di Last Vegas prevede per tutti i doppiaggi, italiano incluso, una traccia a 5.1 canali in DTS a 768 kbps, mentre l'originale inglese è in DTS HD Master Audio, sempre a 5.1 canali.

Essendo un titolo incentrato totalmente sui dialoghi, il massimo delle evoluzioni è costituito dalla colonna sonora. Si tratta di una traccia di primo livello, con dialoghi perfettamente inseriti nella scena, chiari e naturali, e l'uso della spazialità della scena sonora è ampia e ben calibrata. Le musiche suonano ricche e riempiono la scena senza soffocarla. La controparte inglese non offre niente di più di questo, lasciano libera scelta sulla selezione della lingua, a seconda che si preferisca l’originale o il doppiaggio.

Extra

Il bagaglio di contenuti speciali è il lato meno invitante di questa edizione, considerando anche il tipo di film che è stato realizzato. Dell'edizione americana targata Sony, l'edizione Universal riprende tutto, senza tralasciare niente. Il problema è che i contenuti speciali sono straordinariamente poveri, limitandosi alla durata di un trailer ognuno, dove viene abbozzata un'anteprima di un dietro le quinte che però non si vede mai, lasciando l'utente interdetto. L'unico contenuto degno di nota è il commento audio di regista e produttore, che però non salva un'edizione carente di contenuti.

  • Commento del realizzatore con Jon Turteltaub e Dan Fogelman

  • Sarò leggendario

  • Le riprese a Vegas

  • Quattro leggende

  • La festa con Redfoo

  • i Magnifici Quattro

  • I Ruoli secondari

Conclusioni

Last Vegas è una commedia brillante che però non brilla mai, troppo innocua e scialba, il cui unico pregio è quello di avere per protagonisti quattro leggende del cinema, che da soli riescono a stento a salvare questo prodotto dal disastro completo. Davvero un'occasione persa di fare un prodotto memorabile. L'edizione HD della Universal è perfetta dal punto di vista tecnico, riportando tutti i pregi del quadro audio e video, ma manca totalmente l'offerta dei contenuti speciali.

Continua a leggere su BadTaste