Recensione: La Congiura degli Innocenti, il Blu-Ray Disc

Nella sua semplicità il Blu-Ray Disc della Congiura degli Innocenti di Alfred Hitchcock racchiude un trattamento video-sonoro che lascerà di stucco...

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“La Congiura degli Innocenti” è una commedia nera del 1955 che Hitchcock ambientò in un sonnacchioso paesino del New England. La routine della comunità è infatti interrotta dal ritrovamento del cadavere di uno sconosciuto sugli altopiani. Il corpo di Harry ( il titolo originale della pellicola è infatti “The trouble with Harry”), mentre giace sul prato, viene visto da diversi personaggi: un bambino e la sua mamma, un vecchio generale, l’artista del paese e una anziana signora. Tuttavia non viene segnalato nulla alla Polizia perché ognuno di essi si sente in qualche modo responsabile dell’accaduto. Ma nascondere la verità non è gioco per tutti, tantomeno l’occultamento di un morto. Tra ironia, colpi di scena e romanticismo, la scoperta dell’omicida perderà presto importanza in confronto agli innumerevoli stratagemmi inventati dai testimoni per evitare l’incriminazione.

Il blu-ray targato Universal ci permette di rivivere in alta definizione uno dei film più sottovalutati della carriera di Alfred Hitchcock. Inatteso dal pubblico e commercialmente poco appetibile in suolo americano, la pellicola si dimostrò invece un successo in Europa arrivando a rimanere in cartellone per circa un anno e mezzo in Francia. L’opera segnò inoltre l’esordio cinematografico di Shirley MacLaine, accompagnata dal premio Oscar Edmund Gwenn, John Forsythe e il piccolo Jerry Mathers. La sceneggiatura si basa sul romanzo di Jack Trevor e mantiene il tocco grottesco del soggetto originale, inasprendosi con le particolari riflessioni del regista sulla fatalità della morte e le conseguenze, apparentemente esigue, che ne scaturiscono in società.

Ora più che mai Hitchcock riflette sul tema della colpevolezza dinanzi alla fatalità inattesa. Anche se il gusto inglese e la trattazione macabro-ironica mostrano nella prima parte un regista all’apparenza lontano da una definitiva presa di coscienza sulle vicende narrate, quando la trama si intrica in sotterfugi e si snoda con inaspettate soluzioni nella seconda parte, il punto di vista si fa più risolutivo. La Congiura degli Innocenti ha infatti il merito di celare nelle divertenti riesumazioni del cadavere e nei brillanti dialoghi dei personaggi una primitiva rosa di considerazioni quali la differenza tra la certezza dell’innocenza e una prova valida che possa constatarlo, la terribile fragilità di un sistema giudiziario in assenza dell’arma del delitto e i meccanismi cerebrali che i protagonisti avviano per sottrarsi all’attenzione di una stampa descritta come invadente e distruttiva. A sottolineare l’atipicità del prodotto è lo slittamento del brivido e della suspense in secondo piano, in una costruzione del tutto funzionale ma alla stregua della ricercata leggerezza della messa in scena e dell’ambientazione teatrale. I personaggi, per quanto risultino spassosi nella loro caratterizzazione, sono investiti da un’aura di viltà ed egoismo per l’incuranza riservata alla salma di Harry, la cui sepoltura è concepita come soluzione di una scorciatoia penale e mai come segno di rispetto per un proprio simile. Ogni colpo di pala, ogni atteggiamento di cortesia è imbevuto di cinismo tale che anche le sequenze più romantiche stentano ad addolcire il panorama, soprattutto perché la genesi del sentimentalismo appare come l’evoluzione marcia del germe che improvvisamente ha scatenato le fortuite circostanze responsabili dell’avvicinamento del pittore Sam (John Forsythe) a Jennifer (Shirley MacLaine) e del Capitano Wiles (Edmund Gwenn) alla  signora Gravely (Mildred Natwick).

Il film, in full HD 1080p con AR 16:9 in una codifica ad alto bitrate contenuta in un MPEG-4 AVC, restituisce la genuinità della pellicola. La colorazione autunnale delle ambientazioni del Vermont e di Los Angeles è saturata correttamente, abbondante specialmente sulle tonalità rosse e giallastre, vibrante e luminosa nel vestiario degli attori. Nelle scene scure il contrasto si riduce notevolmente ma senza mai perdere le finiture dei contorni e la tridimensionalità del quadro. La texture è dettagliata: i campi lunghi stupiscono per la corposità degli alberi e la consistenza delle staccionate, i campi medi invece garantiscono una buona minuzia nelle rughe del volto, anche se nei visi la palette spinge un po’ troppo sul rosso mostrando un Capitano Wiles che, anche dopo una lunga siesta, sembra aver appena esagerato col vin dolce della signora Gravely. La grana è sempre presente, mai invasiva, senza eccessi nemmeno negli incrementi di luminosità. In passato i restauri di Universal hanno evidenziato i limiti dell’uso grossolano di edge enhancement e di rafforzamento dei particolari che portavano la pellicola ad un ingigantimento snaturato della grana e ad una fastidioso sporco sui fondali; il disco de “la Congiura degli Innocenti” fortunatamente non è affetto da simili aberrazioni ma non si esclude l’utilizzo di una ridefinizione dell’immagine ad hoc vista la stupefacente resa del video, specialmente nelle increspature del fogliame. Tale supposizione trova un altro riscontro in un breve cambio di inquadratura, verso metà film, quando Sam e Jennifer parlano sul terrazzo: in una manciata di secondi si nota la natura soft del master e una certa difficoltà di messa a fuoco che ben lasciano intuire la cura che Universal ha riservato al trattamento, riuscendo a migliorare quel che era migliorabile. Un ulteriore elemento di paragone lo abbiamo con il trailer presente negli extra che, seppur a bassa definizione, è esemplare delle modifiche apportate con il nuovo rimaneggiamento.

Tra le proposte audio spicca la lingua inglese in formato lossless DTS HD Master Audio a 2 canali con profondità a 24bit. Le restanti lingue (italiano, giapponese, portoghese, russo, spagnolo) sono proposte in DTS audio a 448kbps; tra queste fa eccezione la lingua francese che spinge fino al bitrate di 768 kbps. La prova stereo è convincente: i dialoghi sono sempre ben udibili e definiti, mai sottotono, complice il fatto che buona parte dei parlati gode del silenzio della campagna e non viene oscurato dalla forte dinamica degli ottoni e dei legni dell’ispirato score di Bernard Herrmann, qui alla prima collaborazione con Hitchcock. La colonna sonora gioca con la tematizzazione dei personaggi, infarcendo diversi ritmi in una sola volta e anche rimaneggiando alcuni suoni che Herrmann aveva scritto per altro produzioni. L’originalità sghemba del suono che non si risparmia tra trombettate e timbriche forti dona all’intero componimento un tocco di freschezza che, a buon ragione, alcuni considerano il miglior contributo del sodalizio artistico Herrmann-Hitchcock.

I contenuti aggiuntivi, almeno sulla carta, sono talmente essenziali da sfiorare la mancanza. Un documentario intitolato “Harry continua a creare problemi – il making of della Congiura degli Innocenti”, le foto di produzione e il trailer cinematografico. Benché la visione del trailer ci faccia intuire quando sia stato difficile vendere il film al pubblico sul suolo americano (specialmente perché il tema della morte non era affatto tra i più sarcastici), come detto prima può essere la giusta occasione per un primo abbozzato paragone tra il materiale SD del ’55 e la nuova vesta in HD. Le foto di produzione sono anch’esse in SD e spaziano dai poster internazionali ad immagini “rubate“ nei backstage: per quanto siano interessanti, era doviziosa una scansione più accurata per ammirarle senza incorrere nello sgranamento da zoom in . Il making of è invece interessante e ben costruito: l’intervista alla figlia di Hithcock (Pat O'Connell), allo sceneggiatore e al produttore associato, nel complesso argomentano le difficoltà avute con le riprese in esterno, la scelta della location in Vermont e l’aiuto che la moglie Alma forniva al marito sin dalla fase di sceneggiatura. C’è spazio anche per alcune critiche ai metodi geniali ma molto esigenti che accomunavano Alfred e Bernard.

Il Blu-ray de “La Congiura degli Innocenti” è presentato in una elegante confezione Amaray, dove il bianco dello sfondo si mescola al verde della titolazione e la cartolina da collezione anticipa la riproduzione del supporto. Il pacchetto racchiude nella sua semplicità un trattamento video-sonoro di classe che lascerà di stucco anche chi mastica da anni le meraviglie del full HD. Il comparto extra, nonostante l’esiguo numero di contenuti, offre un documentario di mezz’ora esaustivo. Che siate motivati dal fascino del titolo minore o dalla passione per il maestro del brivido, l’importante è aggiungere questo titolo alla propria collezione.

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