Recensione - Kirby e il pennello arcobaleno
Kirby rotola in una nuova avventura, in un mondo di colorata argilla: la nostra recensione di Kirby e il pennello arcobaleno
Non è Dream Land il teatro di Kirby e il pennello arcobaleno, perché su di essa si abbatte il solito periodico disastro al quale la pallina rosa deve porre rimedio. Perduti i suoi colori la terra del sogno è grigia e triste, ridotta in tale stato dalla malvagia Clargilla, che ha bisogno dei suoi cromatismi per modellare i suoi sgherri. La buona Elline, un pennello magico, fa giusto in tempo a ridare il suo colore a Kirby, e i due corrono subito al suo inseguimento. Anzi, rotolano, ed allora non servon più pad direzionale e pulsanti, interpreti del platform classico, ma il solo pennino e lo schermo del GamePad, tanto che la televisione può rimanere tranquillamente spenta. E certo, un po' viene da chiedersi perché il gioco sia su Wii U e non Nintendo 3DS, poi alla vista del mondo di gioco, che su console portatile non sarebbe stato riproducibile con la stessa straordinaria qualità, si rimane con la mascella spalancata e gli occhi a cuoricino e si abbandona ogni dietrologia, pronti per una nuova avventura.
Ci vuole un po', soprattutto nel caso non si abbia avuto modo di giocare a Kirby: L'oscuro segreto per abituarsi ai meccanismi del gameplay. Col pennino si tracciano le Corde Arcobaleno, che consentono a Kirby di rotolare, seguendole e rimanendoci attaccato come se fossero binari, toccando la palla rosa invece la si fa produrre in uno scatto utile per andare più veloci ma soprattutto per colpire i nemici. Tutto qui, e messa così sembra facile, ma in realtà si fa inizialmente fatica, prima di tutto ad integrare il concetto in sé, ad accettare che non si possa camminare né saltare, poi a trovare il giusto ritmo, che permetta di godere del gioco e mantenere sempre un ritmo dell'azione intenso e soddisfacente. Completato il primo mondo (ve ne sono sette, ognuno composto da quattro livelli) si può dire che il rodaggio sia finito, ma capiterà spesso, molto spesso, soprattutto quando le cose inizieranno a farsi un pelo più complicate di mettere in discussione la propria assimilazione delle meccaniche di gioco.
"Il gioco ce la mette tutta nell'infondere un po' di pepe e varietà in un'azione che se fosse relegata al solo disegno di arcobaleni risulterebbe presto monotona e stanca, con un discreto successo"[caption id="attachment_141599" align="aligncenter" width="600"] Kirby e il pennello arcobaleno - screenshot[/caption]
Se la qualità del gameplay di Kirby è il pennello arcobaleno è altalenante, quella del suo comparto audiovisivo è eccezionale, in ogni singolo frangente. E' veramente difficile esprimere con efficacia la straordinaria qualità della sua direzione artistica, la bellezza del suo mondo di argilla, che verrebbe voglia di toccare e modellare, inebriati e sollevati dai suoi accesi colori, trascinati dalle sue gioiose melodie, moltissime nuove, altre reinterpretazioni di brani storici della serie. E magari in questo mondo così pieno di vita si invita qualche amico (un massimo di tre), per affrontare insieme la policromatica avventura. I Waddle Dee che affiancano Kirby in tale eventualità si controllano in maniera tradizionale, camminano e saltano, ma ovviamente è il giocatore che controlla la palla di rosa a dettare il ritmo, disegnando le Corde Arcobaleno che servono a lui per rotolare, ai tre come piattaforme. L'azione diventa decisamente caotica, non sempre di facile interpretazione, e certamente il level design è costruito con la fruizione rotolante in testa, ma il valore aggiunto della compagnia è sempre sostanzioso, buono anche per rimpolpare un'offerta ludica che propone una storia principale completabile in circa sette ore, ma che diventano molte di più qualora si decidesse di ottenere tutti i collezionabili, ed una serie di particolari sfide.
Il giudizio complessivo sulla produzione di Hal Laboratory è quindi buono; la particolarità delle sue dinamiche è certamente una qualità, ma allo stesso tempo può non essere nelle corde di molti giocatori, e comunque il divertimento che se ne ricava non è uniforme e continuo. E' però quasi impossibile resistere all'inevitabile attrazione di un mondo di gioco stupendo da vedere e da sentire, il contesto perfetto per un'avventura allegra e scanzonata, pulsante di colori e buoni sentimenti: c'è bisogno anche di quelli.