Recensione - Killzone: Shadow Fall

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questo nuovo Killzone appare caotico e raccogliticcio, privo di una struttura solida

Guerrilla ci riprova per l'ennesima volta ma il risultato continua ad essere al di sotto delle aspettative...

Sony, con Killzone sembra avere una sorte di sindrome ossessiva. Nonostante tre capitoli su Playstation 2 e Playstation 3 che, nonostante i tentativi, non passeranno certamente alla storia, l'azienda di Tokio ha deciso di lanciare Playstation 4 con un solo titolo (anche a causa dei noti ritardi di Watch_Dogs e Driveclub) di rilievo: il quarto capitolo di Killzone, stavolta privato del dato numerico e intitolato Shadow Fall, la discesa dell'ombra.

Raramente un titolo è stato più profetico.

Sulla saga di Killzone, infatti, forse sarebbe meglio stendere un velo pietoso e lasciare che il pubblico se ne dimentichi.

Guerrilla, dopo aver tentato inutilmente di inseguire Halo cerca disperatamente di trovare la sua cifra ludica e stilistica, un quid che sappia distinguere il suo gioco dall'enorme massa informe di sparatutto che ogni anno arriva sul mercato. Se dal lato estetico i ragazzi olandesi hanno decisamente affinato le loro arti, da quello del gameplay anche Shadow Fall si porta dietro tutti i difetti che il franchise ha fin dal suo esordio su Playstation 2.

La vicenda di Shadow Fall si ambienta circa trent'anni dopo le vicende narrate in Killzone 3, ovvero dopo che le forze ISA hanno totalmente distrutto Helghan e messo fine alla ribellione della ex colonia terrestre. Nei primi minuti di gioco scopriamo che gli abitanti di Vektra, forse in preda al senso di colpa, hanno offerto una parte del loro territorio agli Helghan superstiti, instaurando così una difficile e quantomai fragile convivenza. Inutile dire che la situazione sociale, ben presto, finirà in degenero e le due etnie si divideranno costruendo un enorme muro fra le due zone della principale città del pianeta. La vicenda, ovviamente, offre più di una suggestione rispetto a tristi episodi storici, come il Muro di Berlino, la divisione delle due Coree o la guerra Israelo/Palestinese e, se ben narrata, avrebbe potuto andare ben oltre i classici temi da videogioco, offrendo una riflessione sul senso della guerra e sullo scontro fra diversi popoli. Purtroppo gli autori della sceneggiatura non sono stati in grado di tenere testa alle premesse e Shadow Fall scivola in fretta in tutti i cliché del genere, con dialoghi fin troppo verbosi, personaggi nerboruti e cattivi che avrebbero sfigurato anche nelle peggio operette. Peccato, perché le premesse c'erano tutte, sembra quasi che il progetto dopo essere stato abbozzato da un bravo autore sia stato concluso frettolosamente da qualche pennivendolo a contratto.

Passando al gameplay, questo nuovo Killzone appare caotico e raccogliticcio, privo di una struttura solida. Molte volte capita di perdersi nei livelli senza alcuni tipo di indicazione su dove andare o cosa fare, mentre i nemici arrivano a fiumi da ogni lato, alternando momenti di vera e propria stupidità ad altri in cui sono più aggressivi di cani da caccia. Spesso il gameplay si riduce alla ricerca ossessiva del percorso ottimale per incontrare meno nemici possibile ed arrivare al checkpoint successivo; un sistema di trial and error ossessivo, che diventa ancora più frustrante nei livelli avanzati quando alla poca chiarezza degli obiettivi si uniscono le ambientazioni in penombra dove, come se non bastasse, i menu dell'HUD semitrasparente diventano pressoché illeggibili.

Insomma, nonostante Shadow Fall sia la quarta iterazione del franchise di Killzone, Guerrilla continua a non capire che per creare un grande FPS non basta mettere l'una accanto all'altra le caratteristiche migliori del genere, è necessario riuscire a tenerle insieme in maniera sensata e coerente. Non serve a nulla avere ambientazioni ampie se basta trovare la strada giusta per avanzare senza doverle esplorare, così come l'avere tre armi in croce tutte caciarone e pressoché identiche.

Tecnicamente Killzone Shadow Fall è la migliore tech demo disponibile per mostrare agli amici le potenzialità della vostra nuova Playstation 4. Gli scenari hanno un colpo d'occhio che lascia senza fiato, con grattacieli, astronavi in movimento, corsi d'acqua e alberi incredibilmente dettagliati, capaci davvero di dare l'idea di un mondo vivo ed esteso ben oltre il nostro limitato campo visivo. Anche i modelli poligonali dei personaggi svelano i muscoli della nuova console di Sony, dando vita a protagonisti realistici e, finalmente, capaci di muoversi come se fossero esseri umani veri e non burattini all'interno di un videogioco. Peccato che tanta magnificenza tecnica sia al servizio di un gioco che, purtroppo, fallisce in tutto il resto svelando in maniera plastica l'immaturità di Guerrilla e la sua incapacità di strutturare giochi originali e non solo (bellissime) demo tecniche.

Tipologia di Gioco:

Killzone: Shadow Fall è un FPS fantascientifico dall'impianto piuttosto canonico, basato sull'eterno scontro fra Vektra ed Helghan.

Come è Stato Giocato:

Abbiamo testato il gioco su una copia retail del titolo, per scrivere questo pezzo abbiamo completato la campagna in giocatore singolo e giocato alcune partite nella (pessima) modalità multigiocatore.

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