Recensione - Karate Master 2 Knock Down Blow

La nostra recensione di Karate Master 2 Knock Down Blow

Condividi

Le vie dello sviluppo indie nella moderna industria dei videogiochi sono ormai infinite, e una delle più popolari e interessanti è Steam Greenlight. Attraverso questa piattaforma è infatti possibile pubblicare sulla community di Steam contenuti in anteprima come foto, video, concept art, affinché questi vengano votati dai giocatori e, in caso di ampio consenso, ottenere appunto un “semaforo verde”, ovvero la pubblicazione sulla popolarissima piattaforma di digital delivery. Questa è stata la sorte di Karate Master 2 Knock Down Blow, ambizioso titolo dal sapore retrò, che mira a fondere in una interessante miscela picchiaduro 2D e avventura.

Il primo impatto con il titolo è di quelli che fanno sentire a casa tutti quelli cresciuti a pane e Street Fighter; la grafica richiama subito l’immortale saga Capcom, e le musiche e la cosmesi a 16 Bit del gioco concorrono a ricreare un impatto audiovisivo che mira far rivivere le emozioni che si provavano in sala giochi. Se specialmente le animazioni conquistano e colpiscono in positivo, è tuttavia impossibile non tenere in considerazione la scarsa cura di alcuni dettagli (pessima ad esempio la resa grafica dell’acqua nei minigame di allenamento, su cui torneremo dopo), e la mancanza di differenziazione e personalità nei volti dei nemici, tutti piuttosto simili e con poco carisma.

[caption id="attachment_141187" align="aligncenter" width="600"]Karate Master 2 Knock Down Blow screenshot 1 Karate Master 2 Knock Down Blow - screenshot[/caption]

Il gioco vero e proprio, a dispetto di quanto si possa credere a una occhiata superficiale, non è affatto un picchiaduro 2D tradizionale, ma è anzi un'esperienza che mira a far vivere la carriera di un karateka, neo cintura nera, che si allena per battere i migliori, coltivando il sogno di diventare il capo palestra di una scuola da lui fondata. Controllando Ken, questo è il nome del protagonista, dovrete infatti guadagnarvi da vivere lavorando, e utilizzare i soldi guadagnati per iscrivervi a tornei di vario genere, regolati da varie imposizioni: in alcuni è proibito attaccare direttamente la testa, altri sono full contact. I tornei non danno soldi, gli unici introiti di Ken saranno frutto del suo lavoro di magazziniere al porto, ma fanno acquisire fama al nostro alter ego, grazie alla quale potremo muoverci in città, sfidando numerosi capi palestra o accedendo a tornei ancora più prestigiosi. Le vittorie nei tornei e nelle sfide ai capi palestra sbloccheranno nuovi allenamenti, una serie di mini-giochi button mashing utili a imparare nuove tecniche da utilizzare in combattimento e a potenziare forza, velocità, equilibrio, resistenza fisica e ki, ovvero la stamina di cui disponete in combattimento. Proprio come in un gioco di ruolo, ovviamente molto sui generis e con un approccio estremamente di base, in Karate Master 2 Knock Down Blow dovrete dunque preoccuparvi di livellare curando il vostro personaggio, e oltre che dalla vostra esperienza di giocatore la crescita di Ken dipenderà da quanto lo allenerete e lo farete combattere.

"Karate Master 2 Knock Down Blow punta su un approccio realistico, le cui uniche concessioni sono delle bizzarre sfide tese a spezzare il ritmo del titolo e ad aggiungervi un po' di varietà"

Il vero punto di forza del titolo, capace di convincere e sorprendere, è cuore del gioco, ossia il combattimento. Karate Master 2 Knock Down Blow punta su un approccio realistico, le cui uniche concessioni sono delle bizzarre sfide tese a spezzare il ritmo del titolo e ad aggiungervi un po' di varietà, come ad esempio mettere KO un toro in corsa o abbattere un orso grizzly. Ci sono solo quattro comandi di attacco, due per i pugni e due per i calci, le combo sono assai complesse e spesso non sempre efficaci, e per vincere non si deve ridurre a zero la barra di energia dell’avversario, ma collezionare più punti, mettendo a segno più colpi validi. Oltre che ad ispirarsi alle vere competizioni di arti marziali, questa impostazione stimola un approccio allo scontro molto più tattico, un ritmo lento e ragionato che fa distinguere Karate Master 2 Knock Down Blow da tante altre produzioni. A rinforzare questa scelta di gameplay interviene anche la condizione fisica dei lottatori, vulnerabili ai colpi subiti. Insistendo su un dato punto del corpo potreste provocare ad esempio uno shock polmonare o un trauma cranico, con conseguenze dirette, come una visione sfocata a schermo o difficoltà respiratorie, con ripercussioni sulla ricarica del ki, e incassando troppi colpi in un dato punto è facilissimo andare KO. Ci sono poi gli infortuni, una componente casuale nel gioco cosi come nelle vere competizioni agonistiche. Un calcio a una gamba può portare a una frattura, un pugno in petto a una costola rotta, e questo oltre a determinare l’immediato KO comporta anche una brevissima riabilitazione in ospedale, con minigame button mashing annesso.

[caption id="attachment_141188" align="aligncenter" width="600"]Karate Master 2 Knock Down Blow screenshot 2 Karate Master 2 Knock Down Blow - screenshot[/caption]

A mitigare però l'entusiasmo sul titolo intervengono fattori legati al basso livello produttivo, che ha ripercussioni in vari ambiti del gioco. Manca alla storia un vero antagonista, non si riesce a creare una certa rivalità con gli avversari, perché tutti uguali, e le sfide perdono così di mordent. L’idea di potenziare Ken e fargli guadagnare dei soldi attraverso dei minigame è ottima, ma è una sezione del gioco poco curata, che soffre non solo di una mancanza di chiarezza circa il funzionamento di alcune sfide (basti dire che non siamo riusciti a portare a termini alcuni allenamenti, non comprendendo cosa si dovesse fare), ma è anche poco stimolante e ripetitiva. La stessa ripetitività della quale soffre tutta la produzion, amplificata da una facilità del livello di sfida e dalla brevità del tutto. La rigiocabilità è pressoché assente, paga un tremendo dazio ad una qualsiasi modalità multiplayer, che tanto avrebbe aggiunto al gioco, una volta visti i titoli di coda dell’avventura. La severità di giudizio su questi aspetti non deve però far dimenticare il buono che c’è in Karate Master 2 Knock Down Blow, capace, seppur per poche ore, di divertire attraverso un gameplay assolutamente eccentrico rispetto a tanti picchiaduro in circolazione.

Continua a leggere su BadTaste