Recensione - Il Professor Layton e l'Eredità degli Aslant

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Gli sviluppatori riescono a ripagare ogni fatica con un titolo capace di portare avanti con meravigliosa coerenza tutte le intuizioni dei cinque capitoli precedenti

Il Professor Layton si congeda dal suo pubblico con la sua sesta ed ultima avventura...

La saga del Professor Layton è stata uno dei migliori eventi dell'ultimo decennio videoludico. Nato su DS nel lontano 2007 (ma giunto in Europa solo un anno più tardi), il personaggio di Level 5 ha saputo da subito conquistarsi le simpatie del pubblico e della critica, grazie a giochi sempre estremamente curati sia dal punto di vista formale (grafica, trama e quant'altro) che da quello del gameplay. In pochissimi avrebbero scommesso sul tentativo di unire avventura grafiche vecchio stampo e rompicapo logici, tuttavia lo studio giapponese ci ha visto giusto bilanciando bene una certa lievità complessiva con l'impegno necessario per venire a capo dei vari enigmi.

Con l'Eredità degli Aslant, Level 5 chiude la seconda trilogia dedicata al Professore britannico e, al tempo stesso, si congeda definitivamente dalla sua creatura, dopo sei episodi e un paio di spin off. Per chi ha giocato i capitoli precedenti il nuovo capitolo della serie non presenta troppe sorprese: dopo aver ricevuto la canonica lettera da un collega, Layton si troverà ad indagare i segreti che si nascondono dietro le vestigia di un'antichissima civiltà misteriosamente scompara fra le tenebre della storia. Fra enigmi, paradossi logici ed investigazioni Level 5 ci consegna un'altra avventura godibilissima capace, anche solo per lo sviluppo della trama, di tenere i giocatori incollati ai due schermi del 3DS; tuttavia, come abbiamo imparato da ormai qualche anno, il vero cuore di Layton non sono le avventure del professore e dei suoi collaboratori ma gli enigmi logici, matematici, intuitivi e paradossali (150, di cui buona parte necessari per arrivare ai titoli di coda) capaci di tener testa anche al giocatore più allenato per ore, se non addirittura giorni interi. Tanto vale sgombrare subito il campo da equivoci: l'Eredità degli Aslant non è un gioco per bambini, così come non va consigliato a chi non possiede la necessaria pazienza. I vari rompicapi che dovremo affrontare richiedono spesso un livello di astrazione matematica e di "pensiero quadridimensionale" degno dei migliori emuli di Stefano Bartezzaghi. Per venire incontro a chi non ha troppa voglia di far lavorare "le celluline grigie" (per usare un'espressione cara da Hercule Poirot), Level 5, rispetto agli altri episodi, ha inserito in questo gioco molte più monete ed aiuti decisamente più corposi, tuttavia la coriacea struttura di base del gioco rimane, sostanzialmente immutata. Da un lato Level 5 va applaudita per la coerenza, dall'altro molti giocatori si sentiranno frustrati da alcuni enigmi e, a tratti, la voglia di mollare il titolo si farà sentire.

Gli sviluppatori, tuttavia, riescono a ripagare ogni fatica con un titolo perfettamente coeso e sufficiente a se stesso, capace - senza mezzi termini - di portare avanti con meravigliosa coerenza tutte le intuizioni dei cinque capitoli precedenti. Oltre alla vicenda principale, come da tradizione, troviamo infatti una serie di minigiochi che fanno da contorno alle nostre peregrinazioni mondiali. Boutique ci farà vestire i panni di novelli stilisti, mentre Scoiattolo ci vedrà impegnati nell'aiutare un piccolo roditore ad ottenere una desideratissima ghianda, infine, Giardinere, metterà alla prova la nostra abilità nelle composizioni floreali. Pur essendo piuttosto godibili, i tre giochini non emozionano troppo e, almeno per quanto ci riguarda, hanno rappresentato una componente piuttosto limitata della nostra avventura.

In definitiva Professor Layton e l'Eredità degli Aslant è la perfetta chiusura di una saga che ha saputo, contro ogni previsione, farsi strada nei cuori di buona parte dei possessori delle console portatili di Kyoto. Rimanendo sempre fedele alla sua natura, la serie di Level 5 ha voluto scommettere più sull'intelligenza dei giocatori che sui ritmi frenetici dei giochi "moderni" confezionando un gameplay tanto elegante quanto, se vogliamo, rarefatto. Il gioco, dunque, è un acquisto consigliatissimo per tutti gli amanti della saga e per gli appassionati di rompicapi ed enigmistica. Chi ha odiato i capitoli precedenti, invece, non troverà nulla capace di fargli cambiare idea ma, come direbbe Layton, "è sconveniente per un gentiluomo conformarsi ai desideri delle masse".

Tipologia di Gioco:

Professor Layton e l'eredità degli Aslant è un'avventura grafica basata su una serie di enigmi che mettono alla prova le abilità matematiche, logiche ed intuitive dei giocatori. A far da sfondo ai vari rompicapo troviamo una trama complessa ed articolata, tutta basata sui misteri nascosti attorno ad un'antica civilità dimenticata dalla storia e foriera di incredibili tecnologie.

Come è Stato Giocato:

Abbiamo testato il gioco grazie ad una codice eShop gentilmente fornitoci da Nintendo. Per scrivere questa recensione abbiamo completato la vicenda principale e passato qualche ora nei vari minigiochi che il titolo offre.

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