Recensione: il Blu-Ray Disc di Unbroken

Unbroken, il film sulla storia vera dell'eroe americano Louis Zamperini diretto da Angelina Jolie, è disponibile ora in home video. La nostra recensione

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Dati Tecnici
  • Video: AVC, 1080/24p, 2.40:1

  • Audio:

    • 5.1 Dolby Digital: Italiano Spagnolo Francese Tedesco Russo

    • Dolby Atmos (7.1 Dolby TrueHD): Inglese

  • Sottotitoli: Inglese NU Arabo Spagnolo Danese Olandese Finlandese Francese Tedesco Islandese Italiano Norvegese Portoghese Russo Svedese

  • 1 disco 50gb

  • Region free

  • Amaray

  • Prodotto e distribuito da Universal.

  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, ES, FR, DE.

Film

L'incredibile storia di Louis “Louie” Zamperini raccontata in centotrentasette minuti. Figlio di immigrati italiani, diventa uno dei più veloci atleti della storia americana, guadagnandosi il soprannome di Il Tornado di Torrance, qualificandosi alle Olimpiadi di Berlino del 1936 e stabilendo il record sui cinquemila metri in cinquantasei secondi. Si arruolerà nell'esercito, partecipando alla seconda Guerra Mondiale come puntatore sui bombardieri nella guerra contro il Giappone. Passerà quarantasette giorni naufrago nel Pacifico dopo essere precipitato con l'aereo, finendo poi prigioniero di guerra nei campi di prigionia giapponesi.

Prodotto e diretto da Angelina Jolie, sceneggiato dai fratelli Coen e Richard LaGravenese, con l'apporto della fotografia di Roger Deakins e delle musiche di Alexandre Desplat, Unbroken è l'adattamento dell'omonimo romanzo biografico di Laura Hillenbrand sulla vita di Louis Zamperini.

La genesi di questo film ha radici molto remote nel tempo che risalgono alla fine degli anni cinquanta, quando la Universal comprò i diritti della vita di Zamperini per farne un film con protagonista Tony Curtis. Ma, come è facile intuire, il progetto si arenò subito e Curtis recitò poi in Spartacus. Ci vollero cinquant'anni affinché si tornasse a parlare del film e fu grazie alla biografia di Hillenbrand, che attirò l'attenzione di Angelina Jolie e intorno a cui poi si raccolsero i nomi importanti che hanno realizzato il film finale.

In buona sostanza, il messaggio, il tema che il film ha come base è la rappresentazione dello spirito indomito umano, incarnato da Zamperini nel film come nella vita. La forza di non cedere mai alla disperazione, di non piegarsi mai al male e di perdonare il prossimo. Da questi presupposti era ampiamente prevedibile che il film avrebbe premuto su una visione del tutto hollywoodiana, anche se non patinata, rendendo la figura di Zamperini cristologica, votata al martirio e vessata dal diavolo in persona, qui rappresentato da “l'Uccello”, l'ufficiale Watanabe, capo del campo di prigionia. Avendo però accettato l'assunto di base che ciò che si sta guardando è più vicino alla mitizzazione che a un reportage fedele della vita di Zamperini, il film è un grande spettacolo visivo e narrativo, grazie all'occhio attento per i particolari di Angelina Jolie, capace di valorizzare ogni scena, come la splendida ricostruzione dei bombardieri americani, come si viveva a bordo e durante l'azione nelle battaglie, o il tremendo naufragio di quasi cinquanta giorni e la vita nei campi di prigionia, rendendo bene sia il senso di fame e di sete, che gli effetti psicologici delle torture subite. Il merito va anche alle ottime prove attoriali, con Jack O'Connell in testa nel ruolo di Zamperini, capace di rendere bene sullo schermo le emozioni e i sentimenti (la scena dello svenimento quando rivede “l'Uccello” è tra le più intense e sincere che si ricordi), grazie anche della sapiente direzione attoriale e alla sceneggiatura di ferro, con ottimi dialoghi e interazioni tra personaggi. Unbroken potrà non piacere a tutti per la sua visione unilaterale e hollywoodiana della storia, ma rende bene i concetti e i temi di base e offre un'ottima ricostruzione storica in un film che si presta bene come intrattenimento di qualità, anche se le ambizioni probabilmente erano altre.

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Video

Come da normale routine, la Universal distribuisce Unbroken in alta definizione Blu ray sul territorio italiano, che predilige un'edizione standard a disco singolo e confezionata in amaray, senza slipcover o codici per la copia digitale. Il film è stato girato interamente in digitale Arri Alexa a 2.8K e finalizzato in un master digitale a 4K (Digital Intermediate).

La fotografia di Roger Deakins si riconosce subito per la sua luminosità, i toni chiari dei colori e lo sfruttamento dell'illuminazione che conferiscono un look naturale e di grande impatto. Ci troviamo di fronte a un quadro video di altissimo livello che eccelle in ogni settore, dalla texturizzazione ricchissima di microdettagli, che sia la porosità degli incarnati sui volti, i pattern delle uniformi, con le cuciture in bella vista o la superficie della fusoliera degli aerei, la definizione (da sottolineare il realistico lavoro degli effetti digitali nella sequenza iniziale) è sempre impeccabile. Ma non sono solo i primi piani, il quadro stupisce anche negli immensi campi lunghi, come ad esempio nelle riprese dall'alto dei campi di prigionia, dove i prigionieri allineati, sono tutti perfettamente distinguibili in ogni particolare, senza alcuna fusione con lo sfondo, anch'esso con particolari vividi e definiti. Come detto poc'anzi, il quadro video si avvale di tonalità tenui e un bilanciamento perfetto tra caldo e freddo, senza che nessuno dei due abbia il sopravvento, rendendo quindi il quadro sempre naturale. In ogni caso la brillantezza e voluminosità dei colori sono al di sopra di ogni sospetto, favorendo un'eccellente tridimensionalità del quadro. Tridimensionalità che non sarebbe tale senza un livello del nero profondo e dettagliato in qualsiasi circostanza. E' un quadro senza alcun tipo di rumorosità, indipendentemente dalle condizioni della scena, che sia buia o luminosa, ma la resa resta sempre autentica e non artificiale come con certe soluzioni digitali. La compressione in AVC si assesta su un livello medio di bitrate che garantisce un'ottima trasparenza in ogni sequenza.

Audio

Con l'affermazione del sistema sonoro Dolby Atmos al cinema, non c'è voluto molto affinché questo arrivasse anche in home video

Con l'affermazione del sistema sonoro Dolby Atmos al cinema, non c'è voluto molto affinché questo arrivasse anche in home video. Il Dolby Atmos permette l'implementazione di 64 canali massimi ed è il passo evolutivo successivo dell'effetto surround, coinvolgendo lo spettatore non solo coi trecentosessanta gradi del “semplice” 7.1, quindi orizzontalmente, ma anche verticalmente, rendendo il coinvolgimento completo. A seconda del set up a disposizione, il Dolby Atmos permetterebbe una collocazione precisa di ogni elemento in maniera dinamica. Nei Blu ray, i metadati che servono al sistema Dolby Atmos, sono contenuti all'interno del flusso della traccia codificata in Dolby TrueHD. Unbroken fa parte di quella schiera di titoli, ancora non molti ma sempre in costante aumento, che hanno dalla loro la traccia originale in Dolby TrueHD (a 7.1 canali nella fattispecie) con all'interno i metadati per il Dolby Atmos. Probabilmente è anche per la scelta obbligata di usare un sistema Dolby che Universal ha optato per la codifica Dolby Digital 5.1 a 640 kbps, anziché il canonico DTS 5.1 a 768 kbps (DTS, ora DATASAT nei cinema è un marchio Universal), per tutti i doppiaggi presenti, italiano compreso.

Indipendentemente dal fatto che si disponga di tale sistema e si possa usufruire di tutti i vantaggi, il mix inglese 7.1 è comunque di massimo livello dove a farla da padrone è ovviamente il prologo iniziale dei bombardieri impegnati a sganciare le bombe sul Giappone. In tale scena, è impossibile non sentirsi a bordo con i protagonisti grazie al coinvolgimento di tutti i canali, alla ricchezza delle frequenze che trasmettono tutti i sobbalzi, il coinvolgimento di tutti i canali, specie i posteriori e il sub, che sugli spari ed esplosioni lavora molto bene, così come la precisione dei colpi che bucano la fusoliera, confermano l'ottima separazione e direzionalità dei canali. Frequenze pulite e ricche, anche in segmenti estremi, rendono bene i brani di Desplat e i dialoghi suonano potenti e reali. La controparte italiana deve rinunciare a due canali, ma il risultato è comunque di alta fattura e non si discosta troppo dall'originale. C'è però da dire che le frequenze sono meno ricche e l'intensità dei picchi è lievemente meno decisa, ma questi limiti sono ormai ordinaria amministrazione in tutti questi anni.

Extra

A dispetto di una tendenza che vede sempre meno interesse verso gli extra di un film, Unbroken ne esce relativamente bene. Gran parte dei contenuti è incentrata sulla figura di Zamperini, con intere featurette dedicate alla sua vita e alla sua storia, con interviste al diretto interessato (prima della scomparsa nel 2014), ai suoi figli e ad altri reduci della grande guerra, per raccontare la vita della cosiddetta generazione più forte. Viene dato spazio anche a diversi dietro le quinte sul set e in particolare al percorso produttivo che Angelina Jolie ha effettuato per realizzarlo. A concludere il tutto una galleria di scene tagliate e alcune curiosità sul set, come il concerto di Miyavi, che nel film interpreta “l'Uccello” e la realizzazione della scena della recita teatrale dei detenuti. Si tratta di featurette di breve durata, ma che nell'insieme formano un discreto documento sul film e sulla storia che rappresenta.

  • Unbroken Italy BD Retail Sleeve _3DScene eliminate

    • Papà è a casa

    • Luce e Tenebra

    • Il Bacio della vittoria

    • Cecy

    • L'Uccello suona “Sakura Sakura” allo Shamisen

    • L'Uccello suona “Fiore di Ciliegio” allo Shamisen

    • L'Uccello colpisce Fitzgerald

    • Louie viene portato in caserma dopo il pestaggio

    • Foto di famiglia

    • Che affare

  • Dentro Unbroken

    • Cinquanta anni per realizzarlo

    • La lotta di una narratrice: Angelina Jolie regista

    • La Generazione più forte

  • Il vero Louis Zamperini

  • Il concerto di Miyavi per il cast e la troupe

  • Teatro nel campo di prigionia: Cenerentola

  • Il percorso di Louis verso il perdono

Conclusioni

Pur settandosi negli standard a cui siamo abituati, l'edizione HD di Unbroken spicca per le proprie qualità tecniche, grazie a una fotografia dettagliata e di grande impatto per la definizione e i colori, una potente traccia audio originale che si avvale dei vantaggi del Dolby Atmos e un interessante dietro le quinte del film, che rendono l'acquisto raccomandato, specie per chi cerca un film dalla grande intensità emotiva.

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