Recensione: il Blu-Ray Disc di Doctor Who, stagione 8

La nostra recensione al Blu-ray dell'ottava stagione di Doctor Who, ora disponibile in Italia

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Articolo a cura di Fabio Segretario

Dati Tecnici

Video: AVC, 1080/50i, 1.78:1
Audio: 5.1 DTS HD Master Audio: Italiano Inglese
Sottotitoli: Italiano NU
5 dischi 50gb
Region B
Digipack
Prodotto da DNC, distribuito da Warner Bros.
Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT.

Serie

Portandosi dietro inavvertitamente un dinosauro che aveva ingoiato il Tardis, il Dottore, ancora confuso dopo la rigenerazione avvenuta dopo i fatti di Trenzalore, atterra nella Londra vittoriana, dove lo attendono Madame Vastra, Jenny e Strax, i suoi vecchi amici pronti ad aiutarlo in questo nuovo inizio. Insieme alla sua fidata compagna, Clara Oswald, il Dottore affronterà nuovi nemici, ma anche la vita frenetica di Clara e la sua stessa, nuova, natura.
Ottava stagione per lo show britannico di fantascienza per antonomasia, Doctor Who, rilanciata nel 2005 e che da allora è diventata un fenomeno culturale planetario, non più solo relegato nel Regno Unito. C'era una grandissima attesa per l'ottavo anno dello show (stavolta con dodici episodi, anziché i “canonici” tredici), perché non solo viene dopo l'episodio straordinario del cinquantesimo anniversario che dava il via a una nuova era per il Dottore, ma anche dopo lo special di natale “Il Tempo del Dottore”, che chiudeva il ciclo di vita dell'amatissimo undicesimo Dottore, Matt Smith, dando un punto alla maggior parte delle vicende che lo avevano riguardato e dava il benvenuto alla sua dodicesima versione, Peter Capaldi. In sostanza era come attendere l'inizio di un nuovo show che doveva raccogliere la pesante eredità di qualcosa che ha fatto innamorare milioni di fan, vecchi e soprattutto nuovi. Steven Moffat, lo showrunner sin dal 2010, che si è dimostrato non solo un profondo esperto della serie, ma anche un brillante autore che sa perfettamente quali sono le caratteristiche e i punti di forza, portando la serie al suo massimo splendore, grazie ad un'abile scrittura di trame articolate, personaggi caratterizzati e quel senso di meraviglia che solo questa serie possiede. Dopo risultati così alti, riuscire a superarsi era un'impresa difficile, ma Moffat è stato tanto intelligente da evitare di ricalcare quello che funzionò negli anni passati, perseguendo una strada differente, puntando i riflettori sui due protagonisti, il Dottore e Clara, facendone quindi una stagione che esplora i loro personaggi, i loro caratteri, nella continua ricerca di se stessi, cosa li definisce, lasciando quasi in secondo piano il main plot principale. Inutile dire che il risultato è senza dubbio il più controverso della serie, rendendo la stagione la più discussa, odiata da molti e amata da altri, ma non c'è dubbio che il plauso maggiore vada dato al coraggio di percorrere strade differenti e dare qualcosa di più ai fan che non sia una semplice bella avventura. Sostanzialmente il tema base della stagione pone al centro una domanda: cos'è il Dottore? Sin dal primissimo episodio, sia lo spettatore che Clara si trovano ad interrogarsi su chi sia questa figura arcigna, ossuta, burbera e agitata nella quale il Dottore si è trasformato, totalmente opposta al suo predecessore giovane, buffo e accomodante, e se ci si possa fidare di lui. Nel corso della serie il Dottore è messo alla prova in tantissimi modi che esplorano i vari aspetti della sua natura e che lo identificano come individuo, spezzando completamente tutte le certezze che lo spettatore si era fatto su di lui e i suoi predecessori. Il Dottore sembra compiere sempre scelte apparentemente amorali, ampiamente discutibili se non addirittura orribili, utilizzando gli altri per ricavarne un vantaggio tattico, come dirà nel finale Danny Pink, l'interesse amoroso di Clara. Si vedrà un Dottore sfruttare, senza pensarci due volte, l'imminente morte di un suo compagno per trovare una via di fuga nell'episodio “All'Interno di un Dalek” o utilizzare i passeggeri dell'Orient Express come cavie per scoprire i segreti della creatura che li minaccia nell'episodio “Una mummia sull'Orient Express”, oppure incoraggiare Clara a fare da esca nell'episodio “Il bidello”. Insomma un Dottore tutt'altro che rassicurante, lontano dall'immagine di eroe e paladino dei suoi immediati predecessori. Ma è lo stesso Dottore a interrogarsi su se stesso, come quando chiederà a Clara se pensa che lui sia un uomo buono e lei gli risponde di non saperlo, ma che quel che conta è che lui ci provi ad esserlo ed è proprio questo il succo: Moffat, insieme alla straordinaria prova di Peter Capaldi, decostruisce l'immagine da paladino che il Dottore si era costruito, rilevandone tutti i difetti, i dubbi e quegli aspetti che lo rendono semplicemente un uomo che tenta di fare del bene con quello che ha, ma che è fallibile e in contrasto con le proprie emozioni come chiunque. “A volte le uniche scelte che uno ha non sono buone, ma si deve comunque scegliere”, come dirà lui stesso a Clara, una perfetta summa di ciò che è il Dottore e quello che fa. Come anticipato, anche Clara viene ampiamente sviscerata in questa stagione, diventando molto più protagonista che nella precedente e anche lei viene messa a nudo. Nella precedente stagione, il Dottore era letteralmente al servizio di Clara, cercando di essere per lei una sorta di fidanzato non dichiarato, una figura su cui poteva sempre contare. Ma le interazioni con il nuovo Dottore, quando spesso e volentieri passano settimane prima che si rivedano, un Dottore che non asseconda i suoi desideri e che Clara non riesce a controllare, fanno emergere in lei comportamenti ed emozioni del tutto umane e non sempre positive, viaggiando tra l'egocentrismo e la rabbia. Un cambiamento che ha generato un malcontento tra i fan, ma che come per il Dottore, hanno reso il suo personaggio molto più interessante, vero e stimolante e che insieme al Dottore formano un'alchimia superiore a tutte le precedenti coppie viste nella serie. Come detto in precedenza, il main plot è messo da parte e sostanzialmente concentrato negli ultimi due episodi, intensi ma molto meno spettacolari di altri season finale come “Il Big Bang” o “Il Matrimonio di River Song”, puntando più sul tema che sulla trama. Di conseguenza la stagione vive maggiormente sulla qualità dei singoli episodi, dalle storie alla messa in scena e bisogna proprio dirlo, da questo punto di vista è impossibile non rimanere soddisfatti, dato che tutti e dodici gli episodi si dimostrano tanto eccitanti e stimolanti quanto belli da vedere, con menzioni d'onore per “I graffiti di Bristol”, episodio tanto geniale nella scrittura quanto meraviglioso nella messa in scena, oppure “Una mummia sull'Orient Express”, oppure ancora “Rapina temporale”, anche se emergono sempre alcune leggerezze di Moffat in certe risoluzioni all'acqua di rose come negli episodi “Uccidere la Luna” e “Nella foresta della notte”, dove un inizio promettente è vanificato da un finale fin troppo conciliante. Nonostante comunque la serie mantenga un equilibrio tra spettacolo infantile e per adulti, riuscendo pienamente a soddisfare tutte le fasce di pubblico, c'è da dire che i toni più cupi e drammatici hanno reso questa stagione un po' meno fruibile dai più piccoli e in generale il nuovo Dottore sembra soddisfare più gli appetiti maturi che quelli infantili a cominciare dal teme sonoro che lo accompagna, molto diverso da quello pimpante ed eroico del suo predecessore. In conclusione, l'ottava stagione è indubbiamente un inizio particolare per il dodicesimo Dottore, capace di stupire e divertire per la qualità degli episodi, ma anche di fornire uno show più riflessivo e intimista nei confronti dello spettatore, mettendo i protagonisti al centro della scena e oggetto della propria indagine, facendo emergere personaggi più complessi che in passato, che ha diviso e che continuerà a dividere tra chi preferisce uno show con al centro una narrativa articolata e chi invece dei contenuti più forti. Ma, conoscendo Moffat, non è da escludere che questa stagione andrà a comporre un puzzle molto più grande, la cui soluzione sarà chiara solo tra anni, proprio come accaduto con l'era del Dottore di Matt Smith. Solo il tempo ce lo dirà.

Video

Dopo un paio di uscite interessanti in DVD, ottime nei contenuti ma mediocri nella forma a causa del supporto, l'editore DNC continua a proporre materiale relativo alla serie di successo Doctor Who e questa volta torna ad occuparsi di alta definizione Blu Ray con il cofanetto dell'ottava serie, trasmessa su Rai4 tra gennaio e aprile scorso.
Esattamente come fu la prima serie in Blu Ray, anche l'ottava è presentata in un cofanetto digipack, elegante e curato, contenente cinque dischi in cui sono impressi tutti e dodici gli episodi della serie, insieme ai contenuti speciali. E' bene precisare che il cofanetto non contiene lo special natalizio del 2014, “L'Ultimo Natale”, che resterà inedito in Italia fino al 25 dicembre dell'anno in corso, quando sarà trasmesso su Rai4 e avrà una propria edizione home video, ci si augura in alta definizione.
Per riepilogare, Doctor Who è entrato nell'alta definizione a partire dallo special “Il Pianeta dei Morti” del 2009 e ha consolidato il suo attuale look fotografico dal secondo episodio della quinta serie nel 2010. L'ottava serie non fa eccezioni ed è girata in digitale Arri Alexa a 3.2K e masterizzata a 2K (Digital Intermediate).
Si riconferma tutta la bontà visiva viste in precedenza in “Il Giorno del Dottore”, a cominciare dai colori brillanti e voluminosi, che tanto donano sia al dettaglio che alla tridimensionalità generale, ma senza saturazioni e con dominanti varie tra il caldo e il freddo a seconda della scena, che sia un paesaggio assolato alieno con un'atmosfera calda rovente o l'interno di una navicella aliena, fredda e asettica. Il livello di microdettaglio nelle texture è indubbiamente al di sopra di ogni sospetto, tra incarnati porosi, pattern degli abiti in perfetta evidenza, compresi eventuali pelucchi sulla giacca del Dottore e paesaggi ricchi di elementi definiti, identificabili e mai fusi con lo sfondo. Proprio il livello di definizione si presenta particolarmente affilato ed esaltato da bucare lo schermo e farà sicuramente la felicità degli appassionati che desiderano impatti incisivi dall'alta definizione. Va comunque segnalato una discreta quantità di rumore video, molto fine, maggiormente visibile nelle scena scure, dove tendenzialmente aumenta. Si tratta di una caratteristica del tipo di ripresa e camera scelta, che conferisce un certo spessore e naturalezza che si rifà alla mai abbastanza amata pellicola 35 mm, evitando quindi quell'effetto piatto e slavato di altre camere digitali. Indubbiamente una scelta vincente dato che, nonostante il digitale abbia prevalso da tempo sulla pellicola, quest'ultima riesce comunque a dare qualcosa in più in termini visivi. L'integrazione degli effetti visivi digitali migliora di anno in anno, e non c'è dubbio che i mostri del “2D” dell'episodio “I Graffiti di Bristol” siano tra i più spettacolari della stagione, ma non è da meno il dinosauro dell'episodio “Un Respiro Profondo”, con eccellenti dettagli della pelle ruvida e un'ottima integrazione nella scena che, nei limiti televisivi inglesi, stupisce. Ma è comunque il lavoro di make up che si apprezza di più, come quello su Madame Vastra, ben curato nei dettagli della maschera da non sembrare mai posticcia, o come il robot con metà faccia, un esempio perfetto di mix tra make up, marionetta e cgi, da fondersi perfettamente e sembrare autentico. Al di là di questi dettagli, ciò che mostra il fianco è sicuramente la parte finale del processo, ossia l'encoding video: nonostante la compressione in AVC sia abbastanza buona da replicare tutti i dettagli e le caratteristiche del master originale, l'encoding risulta un po' tirato, con un bitrate medio basso. Se alla visione questo risulta poco influente risultando trasparente, a un'occhiata al singolo frame si notano problemi di compressione, con qualche micro artefatto e un dettaglio più sfumato del dovuto. Ciò che lascia perplessi è che la qualità del primo episodio risulti con più difetti rispetto al resto degli episodi. Si evidenziano infatti alcuni problemi di color banding, in particolare nelle scene più scure e un livello del nero un po' troppo alto, a tratti fangoso da compromettere la tridimensionalità generale. Si tratta di un neo che resta isolato, dato che il resto degli episodi rispecchia ciò che è stato descritto in precedenza.
Il video è interamente localizzato in italiano.

Audio

Ad eccezione della prima serie, tutte le uscite seguenti dedicate a Doctor Who della DNC, proponevano esclusivamente il mix stereofonico televisivo sia per il doppiaggio italiano che per l'originale inglese. A spezzare la catena, probabilmente solo per questa occasione, ci pensa l'ottava serie che presenta un mix a 5,1 canali, encodati in DTS HD Master Audio, sia per l'italiano che per l'inglese. Ma i miglioramenti non si registrano unicamente nel numero dei canali, ma soprattutto nella qualità del mix che finalmente, dopo le precedenti uscite che puntavano più sulla funzionalità che sulla qualità, si avvicina molto alla controparte originale. Non solo i dialoghi sono limpidi, perfettamente integrati nelle scene e mai saturi, ma anche gli effetti e la colonna sonora suonano con un'ottima dinamica, una buona ricchezza delle frequenze, sia per la musica, con il nuovo tema del Dottore che irrompe sempre esaltandola e gli effetti sonori potenti e dettagliati, come nella sequenza di inseguimento della navicella di Blue da parte dei Dalek. Certo si notano differenze, in particolare nella sequenza della galleria in “I Graffiti di Bristol”, dove il riverbero è molto meno accentuato e il lavoro dei posteriori meno interessante rispetto alla controparte inglese che, come sempre, vince comunque per naturalezza e ricchezza nelle frequenze, solo che sta volta il lavoro di mix sul doppiaggio italiano è di gran livello, il che non è poco per dei prodotti televisivi.
Nota bene: nell'episodio “Ascolta” si segnalano due battute fuori sincrono nel doppiaggio italiano.

Extra

Tra le cose positive della “presa di coscienza” da parte della DNC sul potenziale di Doctor Who, iniziata con l'uscita in Blu Ray de “Il Giorno del Dottore”, c'è sicuramente la presenza dei contenuti speciali, in precedenza del tutto assenti. Anche l'ottava serie non fa eccezioni nel nuovo percorso dell'editore italiano e ci presenta un disco dedicato agli extra. Si parte con due brevi documentari dove Peter Davison, il quinto Dottore, è alla scoperta delle linee guida che definiscono sia il Dottore che la Compagna per antonomasia, intervistando gli altri Dottori, Compagne, il cast tecnico della serie e molti altri ospiti speciali. Si passa poi a delle brevi features che ci mostrano il nuovo interno del Tardis, delle brevi interviste riguardo al casting di Peter Capaldi per il ruolo del Dottore, la sceneggiatura, la definizione di ciò che è lo show Doctor Who e i principali pregi che la stagione dovrebbe avere per invogliare la gente a guardarla, con interviste al cast principale, al produttore Moffat e ad altri nomi dietro la serie. E' presente anche il video musicale della cantante Foxes, la cover di Don't Stop Me Now dei Queen, che canta lei stessa in un'apparizione nell'episodio “una mummia sull'Orient Express”. Si passa poi a un dietro le quinte dell'episodio “Un Respiro Profondo”, seguito poi da domande e risposte con i due protagonisti e lo showrunner dopo la prima britannica nei cinema. Si conclude poi con il documentario di grande impatto dedicato al Tour Mondiale, dove Peter Capaldi, Jenna Coleman e Steven Moffat presentano la serie partendo da Cardiff, Londra, Seoul, Sydney, New York, Città del Messico fino a Rio De Janeiro, mostrando anche la creatività dei fan con le loro opere, che fossero dipinti, animazioni digitali o costumi. Al di là dei documentari, sarebbe stato bello la presenza maggiore di dietro le quinte e interviste riguardo la serie stessa, cosa che magari potrebbero svelare i vari commenti audio di alcuni episodi, ma che sfortunatamente non presentano alcuna sottotitolazione, cosa che ne impediscono la fruizione. Interessante, ma i contenuti della prima serie sono ampiamente più esaustivi.

Disco 1

Commento agli episodi (non sottotitolato):

  • All'Interno di un Dalek

  • I Robot di Sherwood

Disco 2

Commento agli episodi (non sottotitolato):

  • Il Bidello

Disco 3

Commento agli episodi (non sottotitolato):

  • Uccidere la Luna

Disco 5

  • Doctor Who: Il Signore del Tempo per Eccellenza

  • Doctor Who: la Compagna ideale

  • Nel Nuovo Tardis

  • Foxes: Don't Stop me Now

  • Casting Peter Capaldi

  • La Sceneggiatura della nuova serie

  • Cos'è Doctor Who?

  • Perché guardare l'ottava stagione?

  • Dietro le quinte di “Un Respiro Profondo”

  • “Un Respiro Profondo”: Domande e Risposte

  • Alla Conquista della Terra – Tour Mondiale

  • Trailers

Conclusioni

Divisiva, controversa, amata e odiata, l'ottava serie di Doctor Who probabilmente resterà una delle più discusse tra i fan per aver rotto gli schemi consolidati nelle tre precedenti, focalizzandosi sulla scoperta dei protagonisti e trascurando volutamente il main plot. Indipendentemente da questo aspetto, l'ottava serie resta uno show alla Doctor Who in tutto e per tutto, con puntate straordinarie, divertenti e stimolanti che inaugurano il regno del nuovo Dottore Peter Capaldi, che riporta in scena uno stile più vicino ai dottori del passato, ma sempre con quel dinamismo che Moffat infonde in ogni script. L'Edizione in alta definizione Blu Ray è un appuntamento immancabile per ogni fan, sia perché si tratta della quarta uscita HD italiana del Dottore, sia per l'ottima qualità tecnica della fotografia che andrebbe persa nella solita edizione DVD, sia per la ricchezza dei contenuti speciali. Si tratta di un'uscita di alto livello, pari a quella proposta nella patria britannica del Dottore e che si spera che DNC possa continuare a replicare anche con le future uscite.

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