Recensione: il Blu-Ray Disc di Doctor Who, stagione 1
La recensione al Blu-ray della prima stagione di Doctor Who, con protagonisti Christopher Eccleston e Billie Piper
Articolo a cura di Fabio Segretario
Dati Tecnici
Video: AVC, 1080/24p, 1.78:1
Audio: 5.1 DTS HD Master Audio: Italiano Inglese
Sottotitoli: Italiano NU
4 dischi 50gb
Region B
Digipack
Prodotto da DNC, distribuito da Warner Bros.
Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT.
Serie
Rose Tyler è una ragazza di diciannove anni come tante altre. Vive a Londra, ha un impiego come commessa in un centro commerciale, frequenta un ragazzo di nome Mickey e vive con sua madre Jackie. La sua vita è un susseguirsi monotono di lavoro, sonno e cibo senza alcuna prospettiva per il futuro. Ma la sua vita cambia completamente quando incappa per caso in un bizzarro uomo che si fa chiamare semplicemente Il Dottore, che le salva la vita da bizzarri manichini di plastica viventi di che tentavano di ucciderla. Da quel momento Rose accetta di viaggiare nel tempo e nello spazio a bordo di una navicella spaziale a forma di cabina telefonica della polizia insieme al Dottore, che si rivela essere un alieno, per vivere incredibili avventure.
Ideata nel 1963 da Sydney Newman, C.E. Webber e Donald Wilson, Doctor Who è uno dei più importanti, longevi e famosi show televisivi di fantascienza. Inizialmente nato come un programma per famiglie a scopo istruttivo su fenomeni scientifici e momenti storici rilevanti, ben presto lo show divenne un prodotto dall'ottimo contenuto narrativo, con una trama sviluppata, personaggi caratterizzati e un universo ottimamente descritto, diventando una vera e propria opera di fantascienza al pari del più noto Star Trek, generando, ad oggi, oltre ottocento episodi nel corso di più di cinquant'anni di programmazione. Nonostante oggi lo show goda del suo periodo di maggior gloria, che va ben oltre il territorio britannico, sua patria, Doctor Who ha subito anche un periodo fosco che rischiava di annientarlo. Sul finire degli anni ottanta, a causa degli ascolti sempre più bassi e di una gestione produttiva lacunosa, Doctor Who venne sospeso a tempo indeterminato e riposto in un cassetto. Lo show non venne cancellato tecnicamente, ma nei fatti lo era, dato che non vennero più prodotte nuove stagioni, lasciando i fan più affezionati orfani del dottore dopo ventisei anni di programmazione televisiva. Grazie ad alcune trattative nel corso degli anni, Doctor Who poté rinascere in America grazie alla produzione di un film televisivo con protagonista Paul McGann ed Eric Roberts, che avrebbe dovuto aprire una nuova miniserie sul network Fox. Tuttavia l'esperimento non andò a buon fine e Doctor Who tornò nel limbo, proseguendo solo tramite il fandom e la produzione di audiodrami interpretati dallo stesso McGann. Quando tornò nuovamente nelle mani della BBC, il network era intenzionato a riproporre il prodotto su insistenza di Russell T. Davies, insieme ad altri, per rinnovare il proprio palinsesto. Davies venne assunto come capo degli sceneggiatori per scrivere una nuova versione di Doctor Who da poter produrre, insieme al suo team di autori quali Mark Gatiss, Steven Moffat, Paul Cornell e Rob Shearman. La produzione si spostò presso la BBC Wales con base a Cardiff, con la produzione esecutiva di Phil Collinson, Mal Young e Julie Gardner. A dispetto di quello che molti potrebbero pensare, questo rilancio televisivo a distanza di quindici anni non era un riavvio o un remake, come di uso fin troppo comune negli ultimi dieci anni, ma una vera e propria prosecuzione del franchise, tenendo conto della continuità narrativa e produttiva. Tuttavia sarebbe stato azzardato e miope proporre lo stesso identico show, così com'era, ed è per questo che fu completamente rinnovato tenendo un occhio puntato sulla tradizione e uno sull'innovazione. Lo show passò da un format con puntate da quarantacinque minuti contro i precedenti venticinque e con un numero fisso di tredici puntate l'anno, più uno speciale natalizio di sessanta minuti. Si poteva notare un uso maggiore di location, quando in passato la quasi totalità erano set in studio, dando quindi una sensazione più ampia, in tutti i sensi, dello show. Ovviamente anche un uso massiccio di effetti speciali digitali, uniti ancora all'ottimo artigianato dei modellini in scala (basti pensare agli episodi “Alieni a Londra” con la navicella che si schianta sul Big Ben, oppure all'attacco aereo Tedesco su Londra in “Il Bambino Vuoto”). Ma benché alcune scelte di design mostrino maggiore inventiva che in passato, rimangono comunque riconoscibili gli elementi canonici, come il TARDIS, la macchina vivente che il dottore usa per viaggiare nel tempo, con il suo aspetto di cabina della polizia degli anni cinquanta, con la consolle centrale del Tardis, il suo cilindro interno che funge da motore, il motivo tondo nelle pareti, ora a forma di cupola e il cacciavite sonico, il gadget principale del dottore, un'arma che non è un'arma, con un nuovo design ma con gli stessi inconfondibili suoni. Persino i Dalek, i nemici più famosi del Dottore, non hanno subito alcuna variazione, se non nel colore. Ma uno degli aspetti più canonici del programma, rappresentava anche uno dei maggiori cambiamenti: il compagno. Il Dottore ha sempre avuto uno o più compagni che lo accompagnavano nei suoi viaggi e nelle sue battaglie, che cambiavano nel corso degli anni. La funzione di questi personaggi è piuttosto ovvia: fungono da tramite per lo spettatore ponendo le domande che loro vorrebbero porre e osservando la storia dal punto di vista più umano e comune possibile. In questo modo lo spettatore ha un punto di riferimento che può comprendere a differenza del folle e alienante Dottore. In passato questo ruolo era unicamente di supporto, senza focalizzarcisi troppo. Con la nuova serie. Davies dette una scossa non indifferente. Il Personaggio di Rose diventava a tutti gli effetto coprotagonista, cuore e anima tanto quanto il Dottore, creando un personaggio molto più curato che in passato e che possa essere sia complice che contrasto per il Dottore, quando si scontrano sulle ideologie e sensibilità. Ma più ancora di questo, Davies porta tutta una sensibilità nuova e una dimensione molto più profonda dello show: per la prima volta infatti si provano e si vivono gli effetti devastanti che porta il Dottore quando entra nella vita di una persona. Perché se è vero che vive avventure fantastiche ed emozionanti, la vita di Rose viene completamente stravolta. Ma a pagarne le conseguenze sono soprattutto le persone care, tra la madre che non sa se rivedrà mai la figlia, e il fidanzato Mickey, frustrato dal dubbio, con una parte di lui che aspetta il suo ritorno e l'altra che preferirebbe non tornasse per non sconvolgergli la vita. Tutta questa dimensione di normalità che si scontra con l'assurdo porta lo show a un livello completamente nuovo. Ma non è solo questo, Davies portò anche notevoli novità nel ruolo del Dottore. Nonostante possa vantare un background narrativo di quasi trent'anni di storie, Davies ha fornito un ulteriore strato spesso per caratterizzare non solo il suo Dottore, ma anche tutta la narrativa di questo nuovo corso, utilizzando l'espediente della Guerra del Tempo. Questo misterioso fatto che ha reso il Dottore l'ultimo sopravvissuto della sua specie, una guerra che lui ha concluso nel peggiore dei modi, gli conferisce sia un lato malinconico, ma anche uno rabbioso che esplode nella maniera più crudele in diverse situazioni, rendendo quindi il Dottore un personaggio pericoloso anche per gli amici che lo circondano. Oltre a questo, il nuovo background è anche un ottimo espediente per dare sia ai fan veterani che i neofiti un punto di partenza comune per il nuovo corso, potendo quindi godere delle nuove storie senza che la serie risulti troppo orientata ai soli fan. Il casting è assolutamente azzeccato: Christopher Eccleston è un attore in grado di trasmettere una profonda sensibilità al Dottore, capace di passare dal lunatico con i sorrisi folli alla Tom Baker del suo quarto Dottore, alla sensibilità del quinto di Peter Davison. Il suo look minimale, con una giacca da capitano dell'U-Boot, tutto in nero, risalta sia il minimalismo dei tempi recenti, che la volontà di ricominciare da zero, come un foglio bianco, dopo gli avvenimenti che l'hanno segnato. Mentre Billie Piper, nel ruolo di Rose, riesce a porsi perfettamente come una tipica giovane ragazza britannica, ma che racchiude un forte spirito ed entusiasmo per la vita. Volendo sintetizzare i maggiori sviluppi narrativi della serie, oltre all'introduzione della Guerra del Tempo, dovremmo citare il ritorno dei Dalek, l'incontro con il capitano Jack Harkness, la rivelazione del mistero de “il lupo cattivo” e, rispettivamente, la morte e la nascita del nono e del decimo Dottore.
Tra avventure straordinarie, colpi di scena inaspettati e personaggi particolari, Russell T. Davies e la sua squadra sono riusciti nell'impresa di riportare in auge una delle icone della cultura britannica, svecchiandola, ma mantenendo intatta tutta la tradizione.
Video
Si può dire che in Italia il franchise di Doctor Who abbia subito una crescente ascesa di popolarità da parte degli appassionati di serial e fantascienza, diventando un prodotto piuttosto popolare e supportato da un'adeguata trasmissione su Rai 4. Non è solo nel palinsesto televisivo che si nota l'incremento di popolarità, ma anche nel settore Home Video che ha visto proprio nell'ultimo anno un impegno sempre maggiore da parte di DNC, produttore per l'appunto del materiale Home Video su Doctor Who, che premia l'utenza più esigente. Se prima sembrava già un miracolo il doversi accontentare di edizioni DVD della nuova serie inaugurata nel 2005, estremamente basilari, senza extra e dalla cura estetica non proprio ricercata, ora sembra esserci una strategia più mirata e che ha visto in IL GIORNO DEL DOTTORE, l'episodio speciale dedicato ai cinquant'anni di Doctor Who, il primo prodotto in alta definizione del Dottore in Italia, con un'edizione impeccabile e concorrenziale con le proposte estere. Non si è trattato di un caso isolato, ma l'inizio per prodotti di qualità per tutti gli appassionati, perché ora la DNC ripropone, per la prima volta, la prima serie del nuovo corso iniziato nel 2005 in alta definizione Blu Ray. Come per la precedente edizione in DVD, la serie è presentata su quattro dischi contenenti tutti i tredici episodi (non è presente lo special di natale L'INVASIONE DI NATALE). Ma i punti in comune con l'edizione DVD si fermano qui, perché questa edizione presenta nuovi master HD in 16:9 tratti dall'edizione americana contenuti nel maxi cofanetto Gift delle prime sette serie, mentre nei DVD erano tagliati in 4:3 tramite Pan Scan che mutilava parte del quadro in modo invasivo. Oltre a questo sono presenti per la prima volta più di quattro ore di contenuti speciali, materiale che era stato precluso da sempre agli appassionati italiani. I dischi sono posti in una confezione digipack, che contiene anche un foglio illustrativo sugli episodi e i contenuti speciali, presentandosi elegante e sobrio.
Prima di procedere nella descrizione di quelle che sono le caratteristiche del quadro video proposto, è bene andare a spiegare esattamente cosa è contenuto in questa edizione dato che, sicuramente, molti vi si avvicineranno del tutto inconsapevoli di una certa dose di informazioni utili a capire il prodotto in oggetto. Benché oggi Doctor Who sfoggi una qualità tecnica e artistica di primissimo livello, tra set, costumi, effetti speciali e fotografia, non è sempre stato così. Infatti lo show rinato nel 2005, per i primi quattro anni di fila, fu girato nativamente in SD, inciso su nastro digitale Betacam tramite le relative camere da presa. La serie è passata all'alta definizione solo a partire dalla miniserie del 2009, per poi evolversi ulteriormente con la saga dell'undicesimo Dottore. Ecco quindi che la prima serie con protagonista Christopher Eccleston non ha alcun elemento in alta definizione e mai lo avrà, rimanendo relegata nell'ambito SD e va paragonata a una trasmissione televisiva, piuttosto che a un contenuto filmico che la trasmissione televisiva castrava all'epoca dell'emissione. La domanda a questo punto sorge spontanea: perché realizzare una edizione Blu Ray di un prodotto che non è in alta definizione? C'è sempre un equivoco comune su cosa dovrebbe fare un prodotto Blu Ray e questo non è mai far vedere le cose più belle, ma riportarle esattamente per quello che sono, nella maniera più fedele possibile. Ma al di là di questo, dal punto di vista dell'utenza italiana, questa nuova edizione presenta, come precedentemente detto, un video integrale nel suo aspect ratio corretto, che già di per se vale l'acquisto, ma c'è anche il vantaggio di una compressione completamente trasparente in AVC a medio bitrate e che quindi riporta il video esattamente come fu inciso all'epoca. Questa premessa era doverosa per capire il prodotto e inquadrarlo nella giusta prospettiva, ma detto questo, bisogna per forza fare una fredda analisi. Il quadro video è inesorabilmente impastato e molto poco dettagliato. La texturizzazione è slavata, priva di dettagli fini o accurati, gli incarnati sono innaturali, i dettagli dei costumi difficilmente distinguibili e il decremento aumenta considerevolmente nei campi lunghi, per non parlare delle ulteriori sfocature dovute all'inserimento degli effetti speciali digitali, che sono molto presenti in quasi tutti gli episodi. I bordi attorno agli elementi sono spessi e sfumati, rendendo la definizione degli stessi ancora più impastata. Si aggiungono poi tutti i problemi tipici della bassa risoluzione, come lo sfarfallio o moiré sulle trame a righe sottili o altri elementi di questo tipo, oltre a qualche sporadico spettinamento che rivela la natura PAL del video. Il quadro è caratterizzato anche da un uso massiccio di filtri bagliore, che conferiscono un'immagine particolarmente brillante e luminosa. Il contrasto è inoltre particolarmente intenso, tanto che, con l'uso dei filtri, spesso si verificano problemi (voluti o meno che siano) quali i bianchi bruciati e i neri schiacciati e fangosi che annientano la già scarsa tridimensionalità. Questo è generalmente il quadro che si presenta guardando Doctor Who e per quanto assurdo possa sembrare, questo è esattamente ciò che si deve vedere, nel bene e nel male, rendendo quindi questa edizione definitiva dal punto di vista tecnico.
Piccola postilla: essendo tratta dall'edizione americana, il video è presentato a ventiquattro fotogrammi anziché i più corretti venticinque (essendo uno show nato per la televisione britannica). Ciò comporta un lieve rallentamento che comporta un allungamento della durata degli episodi di un paio di minuti circa.
Audio
Sia il doppiaggio italiano che l'inglese originale sono presentati in un mix a 5.1 canali in DTS HD Master Audio. Purtroppo se c'è qualcuno che si aspettava miracoli da parte di una codifica lossless, rimarrà molto deluso, perché il mix presente in questa edizione è il medesimo presente nei DVD, con i medesimi difetti dell'epoca. Il doppiaggio infatti presenta problemi nei mezzi toni, in particolare nei dialoghi per la maggior parte degli episodi, che risultano sporchi, saturi e talvolta difficili da sentire. Gli effetti sonori e le musiche risultano a volume e ricchezza sonora molto più basso rispetto alla controparte inglese che invece riempie la scena. La divisione e direzionalità dei canali non convince, in particolare con i posteriori che non suonano nella maniera più corretta. La controparte inglese è tutt'altra cosa, specie per coinvolgimento e naturalezza. In ogni caso, la traccia si difende bene, ma siamo appena sopra la sufficienza.
Piccola postilla: l'edizione DVD conteneva i sottotitoli in inglese, totalmente assenti nell'edizione Blu Ray.
Extra
Come ampiamente anticipato, questa nuova edizione in Blu Ray della prima serie di Doctor Who, non è solo l'occasione per avere un'edizione definitiva dal punto di vista tecnico (con tutti i limiti imposti); anche dal punto di vista degli extra, finalmente, è stato fatto un lavoro di altissimo livello che da solo varrebbe l'acquisto dell'edizione. Nel primo disco è presente un'intervista completa al protagonista Christopher Eccleston. Si passa poi al dietro le quinte della sequenza della distruzione della coscienza Nestere, con il lavoro di stunt, la preparazione dei modellini e il risultato finale. Ci viene mostrato una sorta di videoblog di Russell T. Davies che illustra il processo creativo dello show, dalla scrittura fino alla riunione con tutto lo staff. Un'occasione unica per vedere come nasce il prodotto. Il secondo videoblog è dello sceneggiatore Mark Gatiss che, giorno dopo giorno, illustra le sue scelte per quanto riguarda l'episodio I Morti Inquieti, mostrando anche del dietro le quinte. Il documentario Spiriti e Presenze è dedicato alla realizzazione dell'episodio appena citato. Si passa poi alla realizzazione della spettacolare sequenza dell'astronave aliena che si schianta sul Big Ben nell'episodio “Alieni a Londra parte prima”, con la realizzazione dei modellini in scala e l'aggiunta degli effetti CGI. Sul terzo disco è presente un videoblog dell'attrice Billie Piper, durante la lavorazione di diversi episodi. Si passa al dietro le quinte della sequenza dell'attacco aereo Tedesco su Londra durante la seconda Guerra Mondiale, quando Rose è attaccata a un pallone di sbarramento, e viene quindi mostrato come è stato realizzato il suddetto pallone e tutta la sequenza con gli effetti digitali. Un lungo dietro le quinte mostra come è stato costruito il TARDIS, gli altri set e i costumi alieni. Una breve intervista all'attore John Barrowman sul ruolo di Jack Harkness e sulla possibile realizzazione di uno spin off dedicato a lui. Il quarto disco comprende tutte le versioni ridotte delle puntate dello show “Doctor Who Confidential”, un programma che andava in onda subito dopo le puntate, mostrando molti dietro le quinte dell'episodio appena trasmesso. Tutti della durata di circa venti minuti, rappresentano un tesoro inestimabile per i fan del Dottore, per scoprire segreti e aneddoti di ogni puntata, con approfondimenti anche sui temi trattati.
In definitiva il più completo set di contenuti speciali che una singola serie possa ricevere.
Disco 1
Intervista a Christopher Eccleston
La distruzione del Covo
La Realizzazione di “Doctor Who”
Risvegliare i morti
Spiriti e presenze
Trailer promozionali
Storyboard del Trailer d'apertura
Distruggere il Big Ben
Disco 3
Sul set con Billie Piper
I Palloni di Sbarramento di Mike Tucker
Sul set di Doctor Who
Le avventure del capitano Jack
Trailer
Disco 4
Riportare indietro il Dottore
Il Buono, Il Brutto e Il Cattivo
Racconti sul Tardis
Il nuovo braccio destro del Dottore
Perché la Terra?
I Dalek
Il Lato Oscuro
Problemi di Tempo
Effetti speciali
Una strana scienza
Eroi dimenticati e morti violente
Il mondo di Who
L'ultima battaglia
Conclusioni
Forse le tenebre sono finite per i fan italiani di Doctor Who, per anni costretti ad accontentarsi di edizioni DVD mediocri del loro show preferito. Finalmente la DNC premia l'appassionato italiano con un'edizione straordinaria e incredibilmente curata della prima serie del nuovo corso di Doctor Who, con protagonista Christopher Eccleston e Billie Piper in alta definizione Blu Ray, completa di oltre quattro ore di contenuti speciali e una buona cura estetica e tecnica. La speranza è che questo, insieme alle edizioni HD 2D e 3D di IL GIORNO DEL DOTTORE, possa essere il primo di una serie completa di edizioni Blu Ray dedicate al Dottore, complete di extra, premiando finalmente sia i fan che lo show stesso.