Recensione: il Blu-Ray di Captain Phillips - Attacco in mare aperto

L'acclamata pellicola diretta da Paul Greengrass viene proposta in home video da Sony con un blu-ray davvero degno di nota...

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L'equilibrio di Greengrass, qui chiamato ad una prova simile, ma decisamente più complicata rispetto a quella di United 93, ha del magistrale. Il regista di Bourne si posiziona in quell'incrocio precario che esiste tra spettacolarizzazione e fedeltà, non piega gli eventi alle scansioni solite del cinema o allo scheletro del cinema d'azione, ma trova negli anfratti del libro scritto poi dal capitano preso in ostaggio i luoghi e i momenti in cui infilare del cinema (ovvero quell'arte di riprendere delle persone coinvolte in determinanti fatti per, in realtà, parlare di qualcosa che non è possibile vedere) e gli imprime il ritmo corretto per non fare un flop.

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"Sei Nomination ai Premi Oscar Tra Cui Miglir Film" è quanto possiamo leggere sull'adesivino giallo applicato sul cellophane che avvolge il case amaray di Captain Phillips - Attacco in mare aperto.

In realtà, la pellicola di Paul Greengrass è stata bellamente ignorata dall'Academy che non le ha tributato neanche una delle statuette per cui era in gara. L'arrivo in home video del lungometraggio rappresenta una buona occasione per scoprire un'opera passata un po' in sordina nel circuito cinematografico italiano; cosa abbastanza paradossale vista la presenza di una star come Tom Hanks che, unita alla garanzia data dall'avere un filmmaker di razza in cabina di regia, ha garantito al film un ottimo riscontro commerciale e critico (55 i milioni spesi per il budget, più di 200 quelli incassato worldwide).

Come possiamo leggere dal retro della fascetta, il Blu-Ray targato Sony (distribuito nel mercato domestico italiano dalla Universal) è masterizzato in 4K - non significa che si tratta di Ultra Hd quindi, ma di un transfer basato su un master 4K - e la qualità generale del quadro, malgrado l'abituale stile di regia di Greengrass fortemente incentrato sull'impiego di camera a mano, non risente di difetti di sorta anche se naturalmente sono i passaggi più statici a fornire un panneggio più performante. Qualche minimo cedimento può essere riscontrato nei passaggi più scuri, ma nulla di drastico o preoccupante. In linea di massima colori, texture e spazialità sono sempre ottimi.

L'audio Italiano è proposto in DTS-HD Master Audio. Tanto di cappello alla Sony, sostanzialmente l'unica major ad aver adottato uno standard che dovrebbe ormai essere la prassi per quanto concerne il mercato dell'alta definizione, ma che, al contrario, continua ad essere tutt'altro che scontato. Tutti i satelliti del surround vengono costantemente chiamati in causa, garantendo al fruitore una spazialità sonora pressoché perfetta, con una resa calibratissima di ogni più piccolo elemento acustico.

Per la disamina degli extra, v'invitiamo a prendere visione della nostra videorecensione del disco pubblicata in calce:

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