Recensione: I Dieci Comandamenti, il Blu-Ray Digibook

I Dieci Comandamenti, un capolavoro imprescindibile per ogni collezionista cinefilo, torna nello straordinario restauro HD con un Blu-Ray Digibook...

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Dati Tecnici

  • Video: AVC, 1080/24p, 1.78:1

  • Audio:
    2.0 Dolby Digital Mono: Italiano Tedesco Francese Spagnolo Giapponese
    5.1 DTS HD Master Audio: Inglese

  • Sottotitoli: Italiano Francese Tedesco Danese Svedese Norvegese Spagnolo Finlandese Olandese Inglese Inglese NU

  • 2 dischi 50gb

  • Region free

  • Digibook

  • Prodotto da Paramount, distribuito da Universal.

  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, DE, FR.

Film

Cecil B. DeMille produce e dirige l'ultimo e più grande film della sua straordinaria carriera: I Dieci Comandamenti. Remake sotto steroidi quadrupli dell'omonimo film che girò nel 1923, I Dieci Comandamenti può essere considerato il vero padre dei Colossal Hollywoodiani, il film che ha dato il via a tutte quelle produzioni faraoniche da milioni di dollari, set immensi, migliaia di comparse sullo schermo, costumi sfarzosi e ricercati e una moltitudine di stelle del cinema per i ruoli più disparati. Il film di DeMille risponde esattamente a queste caratteristiche, restando ancora oggi un vero pilastro della categoria e un campione all'avanguardia dell'uso degli effetti speciali che, tra le varie nomination ricevute, gli valse l'Oscar. E in effetti la scena dell'apertura delle acque del Mar Rosso è entrata di diritto nella storia del cinema come una delle più emozionanti e incredibili, per quei tempi (era il 1956). Il film non conta solo un reparto tecnico mai visto prima, ma si avvale e basa tutto sulle mastodontiche interpretazioni del suo cast, a partire da Charlton Heston nel ruolo di Mosé, capace di tenere su di se un film di quasi quattro ore, rendendo al meglio i vari passaggi della vita del liberatore di Israele. A lui si contrappone Yul Brynner nel ruolo di Ramesse, la cui presenza scenica, grazie ai tratti somatici unici, è un vero piacere visivo in ogni scena. Benché non ci sia dubbio che il film sia un autentico capolavoro della storia del cinema, con oltre mezzo secolo sulle spalle, il film di DeMille accusa una certa prolissità tipica della teatralità che governava il cinema in quegli anni, e in particolare in quelle produzioni, che si dilata per le quasi quattro ore di durata. Se Sansone e Dalila, precedente film di DeMille, poneva una maggiore leggerezza, merito anche della durata contenuta e di sequenze d'azione rivolte, magari involontariamente, verso un aspetto più ludico, I Dieci Comandamenti fa sentire tutto il peso del racconto biblico verso lo spettatore, tanto quanto la lunga processione nel deserto verso la terra promessa. Insomma, un capolavoro, non v'è dubbio, ma non un film perfetto.

Video

La Paramount lancia sul mercato la collana Masterworks Collection. Tale raccolta ripropone sul mercato quattro titoli tra i più meritevoli e tecnicamente superlativi del catalogo Paramount. Ecco quindi che I Dieci Comandamenti, a distanza di un anno dalla sua uscita in Blu-Ray, ritorna a popolare gli scaffali dei negozi in una nuova edizione del Colossal di Cecil B. DeMille.

L'edizione, per quanto concerne i contenuti, è del tutto identica alla precedente, presentando il film diviso su due dischi e senza alcun contenuto speciale aggiuntivo. La differenza la fa la confezione, uno splendido digibook di pregevole fattura, contenente all'interno un libretto rilegato nella confezione, con immagini, note e molto altro sul film di DeMille. Purtroppo, il libretto è solo in inglese, cosa che ne limita la fruizione per chi non mastica la lingua.

Come la precedente edizione, anche questa presenta il film completamente restaurato partendo dai negativi originali 35 mm VistaVision scansionati alla risoluzione 6K per la realizzazione di un nuovo master, definitivo, in grado di sprigionare tutte le meraviglie del Technicolor.

E in effetti, il quadro presentato è a dir poco meraviglioso e lascia a bocca aperta per le sue tinte lucenti e dorate, avvalorate da un croma profondo e vibrante, risaltando tutto il dettaglio di ogni fotogramma. La texturizzazione è strabordante di dettagli fini e precisi, sia per i primi piani scolpiti, porosi che bucano lo schermo, sia nei campi lunghi dove le splendide e immense location appaiono come bellissime cartoline, nitide, con elementi precisi e identificabili, senza fusioni con lo sfondo. I prodigi di tanto lavoro ci permettono di godere del grande lavoro dei costumisti e degli scenografi, con abiti finemente decorati, realistici e tessuti riconoscibili, così come le scenografie, con i muri decorati dalle incisioni profonde. Eccezionale il contrasto e il nero, profondo e ricco, mai soffocante, rendendo ogni scena una prodigio di tridimensionalità. Quadro pulitissimo, nessun segno di artefatti o sfarfallii, l'esecuzione è stabile in ogni momento e non c’è nessun segno di rumorosità della grana della pellicola, nemmeno nei frangenti più scuri; grana comunque presente e genuinamente rappresentata in ogni fotogramma, garantendo quella prova di bontà del lavoro eseguito, che ha catturato tutto il dettaglio possibile del girato originale. Gli unici cali rilevati, sono quelli fisiologici, localizzati nell'uso degli effetti speciali ottici dell'epoca che provocano dei cali di dettaglio, ma nessun deterioramento per quanto riguarda le transizioni a dissolvenza, tipiche più che altro delle produzioni Eastmancolor.
Un vero capolavoro di tecnica riportato grazie a una compressione AVC del tutto trasparente.

Audio

Il set audio propone il doppiaggio italiano nel suo originale mix monofonico in Dolby Digital a 192 kbps, mentre l'inglese originale gode della codifica lossless DTS HD Master Audio in un nuovo mix 5.1.

Nessuna sorpresa sul fronte del nostro doppiaggio, che presenta i tipici e ben conosciuti problemi di registrazione dell'epoca, come il fruscio di fondo, sempre presente, dialoghi in piena distorsione nelle medie frequenze, ma senza problemi di intelligibilità, musiche imbrigliate, con scarsa potenza e dinamica ristretta. Chiaramente, la bontà del mix inglese è agli antipodi, con dialoghi che sembrano registrati oggi, puliti e perfettamente integrati, musiche sontuose e ariose ed effetti potenti e precisi, in particolare nella sequenza della separazione delle acque.

In conclusione, è nella media e ben lungi dall'essere deludente, considerata l'epoca del film.

Extra

Ormai è diventato quasi inutile lamentarsi, ma, come ormai accade sempre più spesso, la totale assenza di contenuti speciali, per un titolo di grande importanza storica, diventa ancora più triste e fastidioso nel sapere che la cosa vale solo per il mercato internazionale, dato che il mercato statunitense offre un pacchetto non indifferente. La speranza è che questo trend negativo possa spezzarsi, prima o poi.

Conclusioni

I Dieci Comandamenti è un capolavoro imprescindibile per ogni collezionista cinefilo che si rispetti, qui presentato nella sua forma definitiva, grazie a un portentoso restauro che ne preserva ed esalta tutte le caratteristiche del girato originale di Cecil B. DeMille. L'edizione Masterworks Collection offre solo una confezione più lussuosa e un libretto pieno di curiosità e immagini, quindi l'edizione è consigliata a tutti, ma i possessori della precedente di un anno fa, non troveranno nessun incentivo per acquistare anche questa.

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