Recensione - Halo: The Master Chief Collection
I primi quattro, storici, episodi di Halo arrivano su Xbox One in un'edizione filologica
Halo: The Master Chief Collection è un’operazione filologica, non un reboot o un’edizione remastered: 343 Industries si è infilata negli archivi dei Microsoft Studios e ha recuperato gli asset originali dell’intera serie, proponendo Halo, Halo 2, Halo 3 e Halo 4 in un’inedita versione ad altissima risoluzione, completando il lavoro iniziato con la Anniversary Edition del gioco originale. Stranamente gli sviluppatori hanno lasciato da parte Halo: Reach, forse l’episodio più sottovalutato dell’intera serie, concentrandosi solo sulle avventure di Master Chief.
Parlare in questo articolo del gameplay della quadrilogia di Halo sarebbe quasi stucchevole: la perfezione nel bilanciamento delle armi, la pulizia del netcode, il sistema di controllo super reattivo, Halo, nel corso degli anni ha rappresentato sotto molti aspetti la pietra di paragone per gli FPS su console. Prima di Bungie quasi nessuno avrebbe mai creduto che, un giorno, anche i giocatori più oltranzisti avrebbero abbandonato la dittatura di mouse e tastiera per convertirsi al joypad. Halo, oggi come ieri, rappresenta la summa di tutto quello che gli FPS sono stati durante le
"Halo, oggi come ieri, rappresenta la summa di tutto quello che gli FPS sono stati durante le ultime due generazioni di console"[caption id="attachment_134742" align="aligncenter" width="600"] Halo: The Master Chief Collection - screenshot[/caption]
La componente tecnica, così come accadeva anche in Halo: Anniversary Edition è di tutto rispetto, gli sviluppatori hanno aggiornato i vari motori grafici dei giochi permettendo sempre di passare alla versione “classica” on the fly, senza uscire dal gioco: questa possibilità, lungi dall’essere un semplice orpello estetico, permette di vedere da vicino quanto la tecnologia si sia evoluta in dieci anni, sia in termini di dettaglio delle texture che di complessità poligonale. Xbox One, ovviamente, non ha nessun problema a gestire i quattro giochi e neppure i momenti più concitati rappresentano un problema per la nuova console, come per tutte le riedizioni siamo davanti a un lavoro ben fatto ma non incredibile. I muscoli di Xbox One li vedremo, forse, il prossimo anno con Halo 5: Guardians.