Recensione - Geometry Wars 3: Dimensions

Il twin stick shooter che fu di Bizarre Creations approda sulla piccola PS Vita: la nostra recensione

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


Condividi

Geometry Wars 3: Dimensions, dopo la release originaria su PC e console casalinghe, ci ha messo qualche mese per raggiungere l’habitat che più valorizza la rinnovata formula che punta, come mai prima d’ora, su partite che si consumano nel giro di pochi e intensi minuti. L’approdo su PS Vita, per nulla scontato vista la controversa ricezione del pubblico nei confronti dell’handheld Sony, a conti fatti si riallaccia perfettamente all’evoluzione concettuale che la saga ha realizzato negli anni. Da easter egg di Project Gotham Racing 2, il brand ha prima acquisito autonomia e un’identità propria con Retro Evolved, episodio per Xbox 360 del 2005. In seguito, ha mescolato le carte in tavola con Galaxies: per molti versi vero predecessore e primaria fonte d’ispirazione di Dimensions.

I due capitoli, solo per fare un esempio, condividono una corposa modalità Avventura: principale centro di gravità della produzione che si snoda per una cinquantina di livelli, distinti tra loro per conformità delle arene e obiettivi da raggiungere. La novità più importante e impattante, a livello di gameplay, è invece suggerita dal sottotitolo: ai più consoni scenari in due dimensioni, se ne affiancano altri che vedranno la navicella da combattimento muoversi e arrampicarsi attorno a strutture tridimensionali dalle forme più disparate.

[caption id="attachment_145248" align="aligncenter" width="508"]Geometry Wars 3 Dimensions screenshot 1 Il gioco, come da tradizione, è uno spettacolo anche per gli occhi. A spezzare l’incantesimo, solo qualche rarissimo e quasi impercettibile rallentamento.[/caption]

Le basi ludiche sono rimaste ovviamente immutate. Si tratta di un twin stick shooter elementare, nelle sue regole principali, ma estremamente assuefacente, grazie al ritmo con cui si avvicendano le ondate di nemici da abbattere, allo stile grafico, ancora una volta psichedelico, e a una colonna sonora ammaliante e adrenalinica al punto giusto. Nonostante la campagna introduca un senso di progressione maggiormente teso verso il superamento degli stage, l’imperativo assoluto è lo stesso di sempre: l’high score. Un punteggio degno di questo nome non sarà solo fonte di vanto quando vi confronterete con amici e non nelle classifiche online, costantemente aggiornate e facilmente consultabili anche in tempo reale durante la partita: vi farà guadagnare stelle, spendibili per sbloccare nuove sfide e potenziamenti.

Quest’ultimi, nello specifico, rispondono al nome di Super e Drone. Il primo è un’abilità speciale, attivabile per una manciata di secondi, da utilizzare nei momenti di suprema disperazione e affanno. Da non confondere con la smart bomb, anch’essa disponibile tra gli armamenti dell’astronave, può declinarsi in una scia di mine di prossimità, missili teleguidati e così via. Il secondo è la classica navicella di supporto che può adempiere a diversi compiti in base alla funzione prescelta poco prima di avviare il livello. Si va dal classico fuoco di supporto, alla raccolta autonoma dei Geom.

[caption id="attachment_145250" align="aligncenter" width="508"]Geometry Wars 3 Dimensions screenshot 2 Resta il rammarico per l’assenza di una modalità cooperativa per il multiplayer.[/caption]

I Geom sono la quintessenza del gioco stesso. Ogni nemico abbattuto ne rilascerà una manciata sul campo di battaglia e, una volta acciuffati, fungono da moltiplicatori del punteggio. Dal momento che impiegano pochi secondi prima di scomparire nel nulla, si vive nella costante tentazione di esporsi alle offensive nemiche solo per raggiungerli in tempo. Si genera così un’affascinante (e ipnotica) danza di avanzamento e continuo arretramento: si apre il fuoco per eliminare le forme geometriche in avvicinamento, ci si affanna per raccogliere i Geom, si compiono complesse manovre elusive per imboccare la via di fuga. Vista la facilità e velocità con cui si vede crescere esponenzialmente il proprio high score, farsi risucchiare nel vortice “dell’ultima partita e poi basta” è davvero un attimo.

"l’imperativo assoluto è lo stesso di sempre: l’high score"

La modalità Avventura, come già accennato, propone (solo teoricamente) missioni di breve durata in cui i vari obiettivi influenzeranno l’approccio alla partita. In certe situazioni godrete di vite infinite, fattore che vi consentirà di correre qualche rischio di troppo pur di fare vostri più Geom possibile. In altre non potrete attivare i laser, dovendovi accontentare di dribblare gli ostacoli e attraversare alcuni portali. Non mancano neanche i boss di fine livello: nemici particolarmente resistenti e dotati di specifici pattern d’attacco da distruggere prima che scada il tempo. Le differenti tipologie di livelli che compongono l’Avventura elimina quel senso di ripetitività che invece, alla lunga, finiva per rovinare parzialmente l’omonima modalità introdotta per la prima volta in Galaxies. Come se non bastasse, a spezzare ulteriormente la routine, ci pensano il gioco classico, che elimina Droni e Super e vi sfida a sopravvivere il più a lungo possibile, stage bonus e persino il multiplayer competitivo sia online che in locale.

[caption id="attachment_145251" align="aligncenter" width="508"]Geometry Wars 3 Dimensions screenshot 3 Lievemente sottotono, rispetto ai capitoli precedenti, la soundtrack: le solite tracce tecno incrementano ulteriormente il livello d’adrenalina, ma nessuna lascia il segno.[/caption]

Geometry Wars 3: Dimensions ripropone con successo tutti gli elementi che hanno reso grande la saga. Il numero spropositato di nemici che vi attaccheranno contemporaneamente e la velocità con cui raggiungerete punteggi esorbitanti creano un vortice di assuefazione e adrenalina a cui è quasi impossibile sottrarsi. Bisogna naturalmente amare il genere e non essere completamente indifferenti a un po’ di sana competitività, ma anche chi solitamente non si lascia attrarre dalle battaglie a suon di highscore non potrà sottrarsi alla sfida di superare un proprio amico nelle classifiche online. Gli stage tridimensionali e la modalità Avventura, rendono ancor più profondo il gameplay di questo episodio che su PS Vita riesce a dare il meglio di sé. Pochi altri giochi funzionano così alla grande sul portatile Sony: per brevi e intense partite alla fermata dell’autobus faticherete a trovare di meglio.

Continua a leggere su BadTaste