Recensione - Geometry Wars 3: Dimensions
Il twin stick shooter che fu di Bizarre Creations approda sulla piccola PS Vita: la nostra recensione
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
I due capitoli, solo per fare un esempio, condividono una corposa modalità Avventura: principale centro di gravità della produzione che si snoda per una cinquantina di livelli, distinti tra loro per conformità delle arene e obiettivi da raggiungere. La novità più importante e impattante, a livello di gameplay, è invece suggerita dal sottotitolo: ai più consoni scenari in due dimensioni, se ne affiancano altri che vedranno la navicella da combattimento muoversi e arrampicarsi attorno a strutture tridimensionali dalle forme più disparate.
Le basi ludiche sono rimaste ovviamente immutate. Si tratta di un twin stick shooter elementare, nelle sue regole principali, ma estremamente assuefacente, grazie al ritmo con cui si avvicendano le ondate di nemici da abbattere, allo stile grafico, ancora una volta psichedelico, e a una colonna sonora ammaliante e adrenalinica al punto giusto. Nonostante la campagna introduca un senso di progressione maggiormente teso verso il superamento degli stage, l’imperativo assoluto è lo stesso di sempre: l’high score. Un punteggio degno di questo nome non sarà solo fonte di vanto quando vi confronterete con amici e non nelle classifiche online, costantemente aggiornate e facilmente consultabili anche in tempo reale durante la partita: vi farà guadagnare stelle, spendibili per sbloccare nuove sfide e potenziamenti.
[caption id="attachment_145250" align="aligncenter" width="508"] Resta il rammarico per l’assenza di una modalità cooperativa per il multiplayer.[/caption]
I Geom sono la quintessenza del gioco stesso. Ogni nemico abbattuto ne rilascerà una manciata sul campo di battaglia e, una volta acciuffati, fungono da moltiplicatori del punteggio. Dal momento che impiegano pochi secondi prima di scomparire nel nulla, si vive nella costante tentazione di esporsi alle offensive nemiche solo per raggiungerli in tempo. Si genera così un’affascinante (e ipnotica) danza di avanzamento e continuo arretramento: si apre il fuoco per eliminare le forme geometriche in avvicinamento, ci si affanna per raccogliere i Geom, si compiono complesse manovre elusive per imboccare la via di fuga. Vista la facilità e velocità con cui si vede crescere esponenzialmente il proprio high score, farsi risucchiare nel vortice “dell’ultima partita e poi basta” è davvero un attimo.
"l’imperativo assoluto è lo stesso di sempre: l’high score"La modalità Avventura, come già accennato, propone (solo teoricamente) missioni di breve durata in cui i vari obiettivi influenzeranno l’approccio alla partita. In certe situazioni godrete di vite infinite, fattore che vi consentirà di correre qualche rischio di troppo pur di fare vostri più Geom possibile. In altre non potrete attivare i laser, dovendovi accontentare di dribblare gli ostacoli e attraversare alcuni portali. Non mancano neanche i boss di fine livello: nemici particolarmente resistenti e dotati di specifici pattern d’attacco da distruggere prima che scada il tempo. Le differenti tipologie di livelli che compongono l’Avventura elimina quel senso di ripetitività che invece, alla lunga, finiva per rovinare parzialmente l’omonima modalità introdotta per la prima volta in Galaxies. Come se non bastasse, a spezzare ulteriormente la routine, ci pensano il gioco classico, che elimina Droni e Super e vi sfida a sopravvivere il più a lungo possibile, stage bonus e persino il multiplayer competitivo sia online che in locale.
[caption id="attachment_145251" align="aligncenter" width="508"] Lievemente sottotono, rispetto ai capitoli precedenti, la soundtrack: le solite tracce tecno incrementano ulteriormente il livello d’adrenalina, ma nessuna lascia il segno.[/caption]
Geometry Wars 3: Dimensions ripropone con successo tutti gli elementi che hanno reso grande la saga. Il numero spropositato di nemici che vi attaccheranno contemporaneamente e la velocità con cui raggiungerete punteggi esorbitanti creano un vortice di assuefazione e adrenalina a cui è quasi impossibile sottrarsi. Bisogna naturalmente amare il genere e non essere completamente indifferenti a un po’ di sana competitività, ma anche chi solitamente non si lascia attrarre dalle battaglie a suon di highscore non potrà sottrarsi alla sfida di superare un proprio amico nelle classifiche online. Gli stage tridimensionali e la modalità Avventura, rendono ancor più profondo il gameplay di questo episodio che su PS Vita riesce a dare il meglio di sé. Pochi altri giochi funzionano così alla grande sul portatile Sony: per brevi e intense partite alla fermata dell’autobus faticherete a trovare di meglio.