Recensione - Game of Thrones - Iron from Ice

Il primo episodio dell'avventura grafica Telltale, Game of Thrones - Iron from Ice, convince e fa rodere il fegato, in linea con la serie tv

Condividi

Preparate il vostro fegato: se non ne avete avuto abbastanza di tradimenti, intrighi e pugnalate alle spalle, sparsi da George R. R. Martin nelle sue Cronache del Ghiaccio e del Fuoco manco si trattasse di pepe sulla carbonara, la Telltale Games ha pane per i vostri denti assetati di sangue: ha fatto il proprio debutto Game of Thrones: Iron from Ice, ambientato nell'universo fantasy creato dallo scrittore americano e portato al successo dalla serie targata HBO (di cui sono in corso le riprese della quinta stagione).

Per la gioia di tutti gli appassionati, eccoci nei panni dei diversi membri della casata Forrester (creata appositamente per il videogioco), leale agli Stark di Grande Inverno, che si imbatteranno in vari volti noti già apprezzati sul piccolo schermo: dalla bella ma spietata Cersei Lannister all'astuto Tyrion, dalla circospetta Margaery Tyrell al folle Ramsay Snow. Molte, forse anche troppe le somiglianze tra i Forrester e gli Stark: i tre personaggi che ci troveremo a giocare - il giovanissimo lord Ethan, la smarrita Mira e il valoroso scudiero Gared - riporteranno alla mente i caratteri di Robb e Bran, di Sansa e di Jon Snow. La scelta di ricalcare personaggi già visti nella serie pecca certo di originalità, ma assicura al giocatore un coinvolgimento basato su dei precedenti indimenticabili.

Iron from Ice promette già da questo primo assaggio di soddisfare la vostra fame di ingiustizie e intrighi di corte

Chi si aspetta di trascorrere ore e ore incollato alla console, resterà amaramente deluso: Iron from Ice è infatti solo il primo capitolo di un gioco che conterà sei episodi, secondo una formula già sperimentata con successo in un altro celebrato titolo di Telltale, The Walking Dead. Nel giro di due o tre ore, i giocatori più abili si troveranno ad aver concluso questa prima puntata. Ciò che, per ovvi motivi, perde in longevità, Iron from Ice lo guadagna però in ritmo: un gameplay piuttosto intuitivo ci preparerà ad affrontare una serie di situazioni - siano esse combattimenti o semplici trattative diplomatiche - basate sulla prontezza dei nostri riflessi. Il giocatore avrà infatti a disposizione pochi secondi per dare la propria risposta di fronte a un interlocutore (splendido il botta e risposta tra Mira e una Cersei mai stata tanto inflessibile) o per evitare un fendente da parte di un nemico il più delle volte meglio attrezzato di noi. Questa scelta contribuisce a rafforzare il già solido collegamento emotivo con la serie HBO, in cui anche la scelta più insignificante può decretare l'ascesa o il declino di una famiglia (o almeno, così dovrebbe essere, anche se alcuni passaggi narrativi risultano davvero inevitabili). Il quick time event - già al centro di The Walking Dead - trova infatti la sua ragion d'essere proprio nei riuscitissimi dialoghi, impreziositi dal doppiaggio dei medesimi interpreti della serie tv.

[caption id="attachment_138095" align="aligncenter" width="600"]Game of Thrones Lady Forrester Game of Thrones - Lady Forrester[/caption]

Difficile, se non impossibile, dare un giudizio definitivo sulla storia, trattandosi di un sesto dell'avventura grafica completa: come avvio, questo primo episodio di Iron from Ice sembra aver colto nel segno, riproponendo le medesime dinamiche al centro della saga letteraria di partenza; in più di un'occasione, infatti, il giocatore si troverà dinnanzi a colpi di scena tragici e inaspettati (per quanto possa essere inaspettato un colpo di scena tragico in un gioco ispirato alle opere di Martin).

La grafica potrà forse suscitare qualche perplessità, avendo optato per una sintesi dal sapore pittorico che non sempre si sposa alla perfezione con le atmosfere crude della trama. Bisogna ammettere però che il punto di forza di un gioco come Iron from Ice non risiede certo nel realismo grafico, e sul piano delle atmosfere il titolo risulta essere abbastanza all'altezza delle suggestive ambientazioni della serie, pur mantenendo una notevole essenzialità. Menzione doverosa alla piacevole colonna sonora, in linea con le azzeccate tinte musicali già apprezzate nella serie tv.

In conclusione, se avete apprezzato la trasposizione televisiva di Game of Thrones, soffrendo con i protagonisti travolti dall'inarrestabile flusso delle avversità, potete stare tranquilli: Iron from Ice promette già da questo primo assaggio di soddisfare la vostra fame di ingiustizie e intrighi di corte. Siete stati avvisati: anche qui, nessuno è al sicuro.

Continua a leggere su BadTaste