Recensione: Gambit, il Blu-Ray Disc

E' uscito in Blu-Ray Disc Gambit, il film scritto dai Fratelli Coen con Colin Firth e Cameron Diaz. Un comparto tecnico discreto, ma pochi i contenuti speciali...

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A cura di Gianluca Dadomo

 

E’ disponibile in Blu-ray il disco Home Video di Gambit, il film di M. Hoffmann che si pregia di una sceneggiatura scritta dai brillanti fratelli Cohen. Prima di rivederli alla regia con il prossimo “Inside Llewyn Davis”, Gambit è l’ottima occasione per assaporare gli elementi nichilisti e caotici del duo premio Oscar per Non è un paese per vecchi.

Il nuovo film di Hoffman è il remake del classico del 1966 di Ronald Neame, riscritto in chiave moderna e rappresentato dalle fattezze del solitario Colin Firth, la sensuale Cameron Diaz e Alan Rickman.

Gambit parla di una truffa nel mondo dell’arte ai danni del ricco collezionista Lionel Shabandar (A.Richman), la cui brama per il possesso dei quadri di Monet è tanto esagerata da credere che l’ultimo esemplare, saccheggiato dall’esercito nazista, sia finito in un camper di una anziana signora nelle remote località texane. La nipote dell’anziana signora è la vivace PJ (Cameron Diaz), assunta dalla coppia molto british di Harry Deane (C.Firth) e il maggiore (Tom Courtenay) per ultimare gli ultimi punti del furto.

Alla prevedibile ma divertente inversione di marcia rispetto al piano iniziale, la pellicola sfodera un meccanismo di coppie alternanti che rendono l’intero trattamento scorrevole. Al primo team del maggiore e di Deane, caratterizzato dall’imperturbabilità degli atteggiamenti e dall’ostentato charm inglese, segue il duo PJ- Deane, decisamente la congiunzione degli opposti ,unione esplosiva e coinvolgente tanto che dispiace quando si interrompe per perdere la parte maschile in favore del milionario Lionel. Quest’ultimo regala un’ottima performance, anche grazie alla spassosa esposizione caricaturale di un sogno ad occhi aperti dei primi minuti, ma la sua bravura rimane ancorata alla scene dove recita in singolo; la coppia formata da Diaz e Firth fatica a prendere il volo e purtroppo non riesce ad eguagliare i livelli della suddetta sequenza onirica che, anche se assomigliava ad un “Come ammazzare il capo e vivere felice” spinto all’estremo, garantiva un sano divertimento dato dal mix di caratteri così dissimili l’uno dall’altro. Anche quando le coppie non si legano su schermo, il dualismo dei personaggi suggerito dai Cohen richiama personalità lontanissime nel film ma che si accomunano per la professione : è il caso di Deane-Zaidenweber (critici d’arte diametralmente opposti) che magari poteva trovare più occasioni per inasprire la rivalità ma che comunque tocca la sufficienza nelle sequenze finali.

Oltre il muro comico della commedia, s’intravede una storia di redenzione attraverso la realizzazione economica, anche se derivata da un furto ad un riccone senza scrupoli, e morale: infatti Firth è l’emblematico dipendente dalle capacità nascoste sotto un velo che negli anni si è addensato a causa di un mancato approccio positivo alla vita. Se il maggiore ci ricorda che l’ottimista è semplicemente un uomo che non sa distinguere dove tira il vento, è anche vero che la regia di Hoffmann sceglie di mostrare le molteplici facce della quotidianità attraverso gli occhiali del protagonista che, nelle prime immagini si limita ad una visione manichea per poi affacciarsi ad una raffigurazione capitalista di Lionel, interrotta in più punti da aforismi di saggezza old country della mamma della PJ.

Il quadro video del Blu-ray Medusa mostra una adeguata compressione, particolarmente performante visto che il disco è a singolo strato BD25 e restituisce sempre una immagine dalla colorimetria calda e coerente nelle diverse gradazioni. La pellicola non stupisce per il dettaglio tagliente, dato che la fotografia è abbastanza soft, mirando più a variegare luci e colori tra interni molto diversi tra loro: si va dai toni freddi dell’aeroporto e dell’ufficio di Lionel alle più scure e sature camere di albergo, passando per le tinte insolitamente tiepide di un rodeo in Texas.

Il comparto audio sfoggia le tracce lossless DTS HD Master Audio 5.1 in lingua italiana e inglese, entrambe forti con la profondità dei dialoghi e graziose con le colonne sonore di sottofondo, spesso veicolate dai canali sorround. La distribuzione del suono attraverso i 5 canali è raramente avvertibile più per la mancanza di scene adeguate a tale funzione che non ad un errata disposizione, tuttavia il supporto del canale LFE è apprezzabile durante i fuochi d’artificio o l’improvvisa comparsa di un leone in villa.

I contenuti aggiuntivi si limitano a proporre il trailer e le interviste al regista e alle star del cast, dimenticando di includere gli sceneggiatori d’eccezione al gruppo interessato e, cosa più sgradevole, la sotto titolatura. Infatti non sono presenti i sottotitoli né in italiano né in inglese. Tale omissione, visto che già gli extra non brillano per originalità, non possono che marcare negativamente il giudizio complessivo del disco Home Video.

Purtroppo, al discreto mix della traccia video e della pista sonora senza perdita di qualità, non segue un reparto extra altrettanto curato. Le interviste, pur essendo briose, non oltrepassano la soglia dello standard e dimostrano in più di una occasione la natura posticcia di un trattamento che , ad esempio, taglia parti di dialogo quando l’intervistato non ha ancora smesso di parlare del tutto. Considerato che regista e sceneggiatori potevano offrire più spunti sul trattamento, il Blu-ray di Gambit non ha altro da offrire se non una buona proposizione video-sonora.

 
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