Recensione: Flight, il Blu-Ray

Robert Zemeckis torna, finalmente, al cinema live action; il suo Flight è ora disponibile in un Blu-Ray che non deluderà chi cerca alti livelli tecnici...

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E' una sensazione molto liberatoria che i grandi vizi, i più soddisfacenti, siano abbinati alle grandi qualità. Per questo quando il resto del film con pervicacia indefessa demolisce quest'eroe che non si dà un limite ma eccede in tutto, per ridurlo alla fine a un uomo normale, pentito di ogni vizio, confesso e addirittura colpevole di qualcosa che non ha fatto, assieme ai vizi viene meno anche l'entusiasmo dello spettatore. Con grande abilità e un leggero slittamento di genere Flight vuole fare la cosa giusta e invece che compiacere sceglie di bacchettare.

E' chiaro che questo era l'obiettivo di Zemeckis fin dall'inizio: compiere tutto il percorso, raccontare un uomo da un eccesso ad un altro, riprendere il suo attore, bello, carismatico e libero di comportarsi come vuole facendola comunque franca in modo che sia ammirabile per poi lentamente cambiare la percezione del pubblico e mostrare quanto sia tutto sbagliato. Un film militante.

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Flight, il ritorno di Robert Zemeckis al cinema live action, ha fatto nascere in molte teste la domanda “Ma se negli ultimi dodici anni Zemeckis avesse continuato a girare pellicole con attori in carne e ossa, piuttosto che film in mocap, quante altre esperienze cinematografiche di alto livello ci avrebbe regalato?”.

Quesito che, inevitabilmente, è destinato a rimanere insoluto, fra un Polar Express e un Beowulf di troppo.

L'unica certezza è offerta, appunto, dalla pellicola interpretata da Denzel Washington, da poco arrivata in home video grazie alla Universal.

Il quadro video di Flight – che è stato girato da Robert Zemeckis con delle macchine da presa Red Epic - consente al prodotto di andare a collocarsi in quella fascia di prodotti di serie A connotati da una resa video letteralmente sensazionale. Importante specificare il fatto che regista e direttore della fotografia, Don Burgess, abbiano optato per delle macchine da presa digitali perché l'utilizzo da loro effettuato del mezzo, misto alla puntuale operazione di transfer della Paramount, dona un'esperienza visiva in cui colori, texture e livello del dettaglio sono realmente elevatissimi in un panneggio che ha tutto il corposo sapore del film su pellicola. Se non esistessero delle note tecniche su IMDB o nei titoli di coda in cui viene specificato che si tratta di un lungometraggio girato in digitale, l'unico elemento che potrebbe suggerire questa cosa è la mancanza di quella tipica granulosità, pastosità delle opere girate su pellicola.

La traccia in italiano Dolby Digital 5.1 è ottima e, in materia di prestazioni, segue il naturale andamento narrativo del film. Come conseguenza di questo, gli attimi più esaltanti per le casse dei nostri impianti surround, nonostante la drammaticità del contesto, sono logicamente quelli dell'incidente aereo iniziale. Il resto del film si basa, sostanzialmente, su dialoghi in cui è il canale centrale a fare il grosso del lavoro, con i satelliti che rientrano in azione in quei momenti in cui sono le riconoscibili canzoni della soundtrack del film a farla da padrone (e Flight ci propone una tracklist di tutto rispetto con brani come Under the Bridge dei Red Hot Chili Peppers, Sympathy for the Devil e Gimme Shelter dei Rolling Stones).

Gli extra contengono:

  • La nascita di Flight. Una breve featurette di circa una decina di minuti in cui lo sceneggiatore John Gatins racconta come ha avuto l'idea della pellicola.

  • Dietro le quinte. Un backstage, poco più lungo di dieci minuti, che racconta la produzione della pellicola.

  • Analisi di un incidente aereo. Otto minuti che vengono impiegati per raccontarci la realizzazione della spettacolare scena del disastro aereo.

 

Commento finale

Robert Zemeckis è tornato al cinema live action e lo ha fatto in grande spolvero con una pellicola girata in una trentina di giorni con un budget di “soli” 30 milioni di dollari, decisamente molto poco rispetto tanto agli standard hollywoodiani quanto alle cifre con cui, praticamente da sempre, è abituato ad avere a che fare il papà di Forrest Gump e Ritorno al Futuro.

Il Blu-Ray della Paramount, distribuito dalla Universal, è tecnicamente eccellente e le uniche lacune sono riscontrabili negli extra, interessanti, ma non esaltanti dal mero punto di vista numerico.

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