Recensione - Fist of the North Star: Ken's Rage 2 - Attà!

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Quote:

Il picchiaduro soffre, per definizione, di ripetitività, ed il titolo Tecmo Koei non sfugge a questo problema

Recensito il titolo dedicato all'opera di Buronson e Tetsuo Hara

Tecmo Koei ha deciso che non bastava il primo Fist of the North Star: Ken's Rage per appagare gli istinti mazzuolatori dei giocatori, ed ha quindi sfornato il suo diretto seguito, Ken's Rage 2, che dal primo replica quasi in tutto la struttura di gioco e vi aggiunge invece molto dal punto di vista contenutistico. Sarà contento chi il manga di Buronson e Tetsuo Hara, l'ha amato alla follia, un po' meno chi magari l'ha amato ancora di più ed aveva già acquistato il primo episodio, visto che il secondo titolo contiene anche la storia del primo. Non sarà contento invece, soprattutto dopo una prova con mano, un qualunque giocatore alla ricerca di qualcosa in più di tante, tantissime mazzate.

Tecmo Koei, ed il suo team interno Omega Force, è nota alla masse soprattutto per i titoli della serie Dinasty/Samurai Warriors, reinterpretazioni videoludiche di veri fatti di storia della Cina e del Giappone, con personaggi realmente esistiti. Il gameplay di questi giochi risponde solo all'imperativo categorico del menare, con praticamente nessuna variazione sul tema. Inseriamo su questa struttura di gioco collaudata, probabilmente abusata, il canovaccio narrativo di tutta la storia di Kenshiro ed i suoi personaggi, ed ecco venir fuori Ken's Rage 2. Il che rende particolarmente evidente come non sia in questo titolo che si possano rintracciare espedienti di gioco atti a rinnovare la serie (perché di fatto Ken's Rage 2 ne fa parte, nonostante la differente iconografia), e pone fin da subito al giocatore delle domande fondamentali? Mi piacciono i picchiaduro, per loro natura ripetitivi sul lungo termine? Apprezzo le dinamiche della serie? Ken's Rage 2 non chiede un atto di fede, si pone onestamente di fronte al giocatore, con la sua marea di difetti ed i suoi innegabili pregi.

Il picchiaduro soffre, per definizione, di ripetitività, ed il titolo Tecmo Koei non sfugge a questo problema. Per certi versi, nel momento in cui pone il giocatore di fronte ad ondate di nemici, li amplifica. Perché se i nemici da affrontare sono quattro, cinque, alla volta, allora è probabile che i loro attacchi siano studiati, le loro strategie di combattimento differenziate; se sono blocchi da cento, allora è certo che ci si trova di fronte a mera carne da macello. Il che va bene per un po', con i predoni che si gonfiano ed esplodono in tripudi di plasma, ma sul lungo periodo annoia, anche perché poi il livello di sfida è basso e la varietà inesistente. Ci provano in alcuni frangenti gli sviluppatori ad offrire qualcosa di più, sia un diverso modo di affrontare una situazione di gioco, sia porre un obiettivo diverso dalla strage indiscriminata, ma son tutti tentativi mal implementati e che veramente nulla aggiungono alla sostanza del gioco. C'è poco dinamismo anche nel corso dell'azione: se magari eravamo abituati, in un Samurai Warriors a caso, a vedere improvvisamente cambiare le sorti della battaglia per le apparizioni improvvise dell'uno o dell'altro personaggio, non troveremo lo stesso in Ken's Rage 2. Anche perché, la progressione è articolata in livelli, nei quali andare dal punto A al punto B, e non in enormi campi di battaglia, imponendo al titolo una linearità certamente maggiore.

Parzialmente inutile, almeno a livello di gioco, è anche il variegato repertorio di mosse a disposizione di ogni combattente: attacchi veloci, potenti, combo da poter concatenare, ed ovviamente tutte le mosse speciali che i fan della serie conosceranno a memoria. Il basso livello di sfida del titolo infatti non spinge ad utilizzare tutte le potenzialità dei personaggi, anzi spesso ci si affida alla stessa combinazione, per ognuno di essi. E così si procede, nella modalità principale, Leggenda, che ripercorre la storia del manga in maniera fedele, dal primo incontro con Lynn allo scontro finale con Kaioh (tutto l'arco narrativo quindi), massacrando orde di inutili e trovando qualche minima difficoltà solo con i boss più coriacei.

Risulta più piacevole da giocare la modalità Sogno, nella quale selezionare un eroe a piacimento da un roster che comprende praticamente tutti i combattenti dell'opera, ed affrontare battaglie proprio come nella tradizione della serie, conquistando fortini e ottenendo truppe da schierare contro quelle nemiche, sullo sfondo di vicende che approfondiscono o modificano la storia di ognuno di essi. Il valore aggiunto del gioco, ed il suo più grande pregio, è infatti quello di rispettare e valorizzare al meglio l'enorme appeal dell'opera originale, fornendone una sorta di compendio videoludico. Impersonare Ken, Rei, Toki, ma anche Yuza, Ain, Falco, è già motivo di divertimento. Vien da sé quindi che Ken's Rage 2 risulta irrinunciabile per chiunque abbia passato lunghe serie di pomeriggi leggendo il manga o di fronte al cartone animato e ne conosca a memoria persino i dialoghi, e pazienza per le magagne del gameplay e di un comparto tecnico appena sufficiente, tra una grafica che non convince appieno, soprattutto a livello di texture, ed una colonna sonora del tutto trascurabile (ottimo invece il doppiaggio giapponese).

In definitiva, quantità il titolo ne offre, tra modalità di gioco, personaggi selezionabili, storie secondarie; qualità meno, tra un gameplay ripetitivo, ma al quale può giovare la presenza di un amico, al proprio fianco o online, ed una evidente arretratezza tecnica. Queste considerazioni però passano in secondo piano rispetto a quello che riteniamo debba essere l'unica discriminante per il suo acquisto: l'amore che nutrite nei confronti dell'opera originale.

 

Tipologia di Gioco:

Fist of the North Star: Ken's Rage 2 è un classico picchiaduro, nel quale impersonare i combattenti del manga, seguendone le vicende.

Come è Stato Giocato:

La copia del gioco, in versione PlayStation 3, ci è stata gentilmente fornita dal distributore italiano. Abbiamo provato sia la modalità Leggenda, completabile in una quindicina di ore abbondanti, sia quella Sogno, che consta di innumerevoli battaglie.

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