Recensione - FIFA 15 - Calcio champagne

FIFA 15 arriva nei negozi, e si conferma la miglior simulazione calcistica dell'anno

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Cosa si può dire di FIFA che, negli ultimi dieci anni, non sia già stato detto? La simulazione calcistica di EA è andata avanti quasi a tappe forzate, migliorando di episodio in episodio, andando prima a insidiare, poi a sconfiggere l’armata in disarmo di Konami e PES.

Con FIFA 15, EA Sports entra ufficialmente nella nuova generazione, con un titolo nato e pensato con in mente Xbox One e Playstation 4, privo dei vincoli cross gen che caratterizzavano l’edizione 2014 del gioco. David Rutter e il suo team, come sempre, non hanno rivoluzionato il rodatissimo gameplay della serie, andando ad affinare alcuni elementi come i contatti fra giocatori e la fisica del pallone. Il motore EA Ignite, già visto all’opera lo scorso anno, con FIFA 15 arriva finalmente alla maturità e, ormai, la distanza fra il calcio reale e quello videoludico si fa sempre più ristretta: pad alla mano si nota subito come il gioco sia leggermente più veloce, i calciatori appaiono molto reattivi e si notano tutta una serie di nuove animazioni che rendono i match decisamente realistici. I campioni colpiscono di tacco, si smarcano con facilità, controllano senza problemi anche i palloni più insidiosi, mentre le squadre delle serie minori mostrano tutti i loro limiti tecnici, rendendo così ogni partita decisamente vicina alla sua possibile controparte reale. EA Sports, tuttavia, ha deciso di dedicarsi in particolare a un ruolo de sempre piuttosto negletto sia in FIFA che nel calcio reale: il

"i fan si divideranno fra gli amanti del “calcio totale” e i fautori di un approccio più trapattoniano"

portiere. Lo studio di Vancouver ha lavorato molto sugli estremi difensori, andando a riscrivere completamente l’intelligenza artificiale dei numeri 1, introducendo nuove animazioni e rendendo ogni parata molto più spettacolare. A tratti si notano alcuni eccessi nonché una predilezione per le parate di pugno anche quando avrebbe più senso fermare il pallone e cercare una rimessa dal fondo. In generale, comunque, non stupisce che FIFA 15 punti molto sullo spettacolo, ispirandosi più allo stile di gioco dei grandi team europei più che al calcio italiano. In questo senso, come ogni anno, le scelte di Rutter divideranno i fan fra gli amanti del “calcio totale” e i fautori di un approccio più trapattoniano alle simulazioni. In ogni caso, però, non si può non complimentarsi con uno studio e una serie che, a ogni iterazione, riesce a fare un passo avanti verso una visione delle simulazioni e del calcio tanto chiara quanto moderna.

[caption id="attachment_135794" align="aligncenter" width="600"]FIFA 15 screenshot FIFA 15 esordisce al primo posto nella classifica software[/caption]

Andare a elencare le tante novità di FIFA 15 è un esercizio tanto didascalico quanto inutile, potremmo metterci a parlare della fisica dei palloni, delle modifiche alla modalità Ultimate Team, di quanto i giocatori siano modellati meglio rispetto ai capitoli precedenti, ma sarebbe quasi inutile. FIFA 15 è, semplicemente, la miglior simulazione calcistica di sempre nonché uno dei migliori titoli del 2014. EA continua nella sua cavalcata trionfale e, ormai, i pochi competitor rimasti non sono rimasti dietro di qualche curva, sono già stati abbondantemente doppiati. Da almeno due o tre giri.

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