Recensione - FIFA 13 - Calcio giocato

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FIFA 13 è il miglior calcistico dell’anno? Sicuramente. È un gioco da comprare a tutti i costi? Si, senza se e senza ma.

Il calcistico EA torna al gol con il suo nuovo capitolo annuale...

I grandi titoli sportivi annuali si prestano facilmente alle classiche recensioni fotocopia, in cui si descrivono sommariamente le nuove caratteristiche del gioco e, in generale, non si approfondisce troppo l’aspetto ludico che, davvero, rappresenta il fulcro di ogni esperienza di videogaming.

FIFA, in particolare, paga lo scotto di essere il titolo in assoluto più amato del Bel Paese e, perciò, è molto difficile sottoporre la serie a una vera e propria analisi critica. Senza contare che il lavoro di David Rutter e del team di EA Vancouver è molto più incrementale che di rottura, preferendo ogni anno tanti piccoli passi anziché i grandi salti magari biennali o quadriennali.
FIFA 13 da questo punto di vista è fedele a se stesso: gli sviluppatori hanno migliorato il motore grafico e la gestione fisica del pallone, senza tuttavia riscrivere nulla da zero e basandosi sull’ottimo lavoro già visto all’opera nell’edizione 2012 del titolo. La vera, grande, innovazione di FIFA 13 è, però, il First Touch Control, una delle feature più evidenziate in sede di anteprima nonché vero punto di svolta di questo capitolo del calcistico di EA. Il FTC altro non è che un algoritmo di gestione del pallone che calcola in tempo reale, l’abilità del giocatore nel controllare i rimpalli. Per fare un esempio pratico, Pirlo, recuperando un pallone di rientro, riuscirà a controllare la sfera e a metterla a terra in modo molto più preciso e veloce rispetto a un terzino dell’Atalanta, mentre le prodezze di Messi che - anche accerchiato da quattro difensori - riesce comunque a piazzare il pallone nel punto giusto dell’area piccola sono, ora, decisamente più realistiche e credibili. EA ha promesso che nel corso della stagione aggiornerà in maniera continuativa le statistiche dei vari giocatori, permettendo così un’esperienza il più possibile realistica, che tenga conto dell’andamento e delle performance dei vari player nel corso dell’annata. Ovviamente ad oggi non siamo in grado di valutare questa nuova, interessante, feature, tuttavia siamo certi che, come da tradizione, EA saprà mantenere la parola data.

Più in generale, comunque, si nota come quest’anno Rutter e i suoi collaboratori si siano impegnati in particolare sul versante dell’intelligenza artificiale: i giocatori ora si muovono meglio nella fase difensiva e hanno una visione di gioco decisamente più realistica, con un buon controllo (anche se non ancora ottimo) delle zone e una maggiore reattività alle scelte, a volte abbastanza inusuali, dei giocatori. Nel complesso le squadre sono posizionate meglio sul campo e alcuni errori (soprattutto sulle rimesse e sul troppo facile cedimento nel contropiede) di FIFA 12 sono spariti del tutto. Dal punto di vista del gameplay, dunque, il miglioramento c’è ed è netto, purtroppo, però non possiamo dire la stessa cosa riguardo tutto quello che sta “attorno” all’esperienza sul campo. Dal punto di vista tecnico, infatti, FIFA 13, pur migliorando molto rispetto al capitolo precedente non riesce ancora a restituire del tutto il felling “del campo”, indugiando spesso in inquadrature e replay inutili, mentre la costruzione poligonale degli stadi e dei giocatori di secondo piano, potrebbe essere molto più accurata. Per usare una metafora calcistica, possiamo dire che FIFA va in gol senza problemi ed è una squadra concreta, tuttavia non si preoccupa troppo del bel gioco, preferendo concentrarsi sui risultati, insomma, è più simile all’Italia di Lippi che alla Spagna campione d’Europa.

Concludendo: FIFA 13 è il miglior calcistico dell’anno? Sicuramente. È un gioco da comprare a tutti i costi? Si, senza se e senza ma. È il FIFA perfetto? Certo che no, tuttavia si tratta di un pregio. Senza più lo sprone al miglioramento la serie perderebbe la ragione stessa del suo essere. E noi perderemmo la miglior simulazione calcistica mai arrivata su console/PC.

Tipologia di Gioco:

FIFA 13 non solo è il titolo più venduto d'Italia ma rappresenta, in molti casi il primo (se non l'unico approccio) di un'intera fascia di utenza al mondo del gaming. Frenetico, chiaro e approcciabile come ogni anno, FIFA regala sempre grandi soddisfazioni, tuttavia per padroneggiare al meglio il gioco (soprattutto nella mitologica modalità full manual) sarà necessario spendere molte ore di gioco prima di potersi definire dei veri campioni. FIFA 13 si approccia sia al casual gamer che all'hardcore con lo stesso punto di partenza, ovvero un gameplay fresco e immediatamente comprensibile, tuttavia le due strade si biforcano molto presto e in pochissimi potranno davvero dire di conoscere tutti i segreti del calcistico di EA.

Come è Stato Giocato:

Abbiamo testato il gioco grazie a una copia promozionale cortesemente inviataci da EA. Per scrivere la recensione, oltre a un numero non precisato di partite in singolo (sia in modalità stagione che con le classiche partite veloci) abbiamo anche cercato di sviscerare al massimo la modalità multiplayer. Tuttavia, come sanno gli appassionati, FIFA è un gioco che si scopre strato per strato, dopo mesi di gaming ed esplorazione delle varie modalità.

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