Recensione - FAST Racing NEO

Shin'en Multimedia propone su Wii U la propria visione della velocità futuristica: la recensione di FAST Racing NEO

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Nel momento in cui i bolidi di FAST Racing NEO accelerano fortissimo su di una pista sinuosa e adrenalinica il gioco di Shin'en Multimedia sembra F-Zero, la storica serie di Nintendo. Sembrare, però, non è essere, perché manca alla produzione tedesca non solo quel lavoro di rifinitura che fa la differenza tra un buon gioco ed un ottimo gioco, per esser chiari quello che solitamente distingue le produzioni della compagnia di Kyoto da quelle di genere analogo; mancano, in realtà, anche meccaniche comuni, perciò si guida diversamente, si sente la velocità diversamente, si assapora un modello di guida che con la sublime tecnica di F-Zero ha poco a che fare. Ciò però non vuole necessariamente dire che FAST Racing NEO sia un brutto gioco, tutt'altro.

C'è un'evoluzione nel lavoro di Shin'en Multimedia, che va predicando il culto della velocità già dal 2011, da quel FAST Racing League apparso su Wii, con le stesse basi del suo successore, ovvero grafica spettacolare per gli standard della piattaforma ed un'enfasi sullo scioglimento delle pupille del giocatore, che a furia di seguire lo sfrecciare dei mezzi e l'incurvarsi dei tracciati iniziano a surriscaldarsi ed a liquefarsi. L'estetica ed il concetto di FAST Racing NEO sono ignoranti, nel senso migliore del termine, si piegano totalmente allo sboronismo del poligono e dell'acceleratore, non titilanno i sensi del giocatore, li violentano, costringendolo a veri e propri sforzi fisici nel seguire la velocità del tutto, quasi come se fosse davvero lui all'interno dei bolidi futuristici, come se il deformarsi del suo volto per la concentrazione fosse quello del pilota, provocato però in quel caso dalla terribile forza combinata dei motori e della gravità. Ed è questo quanto il gioco fa al proprio meglio, proporre al giocatore un impianto poco flessibile, che gli chiede di mettercela davvero tutta fin dalle competizioni più semplici, nel solito crescendo di complessità dei tracciati, velocità e competitività degli avversari tipico dei racing game.

[caption id="attachment_149202" align="aligncenter" width="600"]FAST Racing NEO screenshot FAST Racing NEO - screenshot[/caption]

"In nessun momento l'esperienza di gioco di FAST Racing NEO appare raffazzonata o priva di cura, ma la sensazione che manchi qualcosa c'è sempre, a causa di quei controlli non naturalissimi, di una non precisa rispondenza alle traiettorie imposte in curva, in generale per via di un modello di guida sguaiato"

La sovrastruttura, l'alternanza tra le due fasi del mezzo, blu e arancione, che permette di fruire di boost in velocità sulle aree di colore identico, o di spiccare lunghi balzi, è un orpello, una meccanica che certamente concede qualcosa in più al level design, che può implementare soluzioni particolari, ma che in realtà poco attira in senso ludico. Molto meglio invece quello strepitoso e delirante aumento di velocità reso possibile dall'ottenimento delle sfere sparse sui tracciati, perché coerente con ciò di cui FAST Racing NEO vive, ovvero la celebrazione spinta della velocità. E non c'è altro nella struttura del gioco, niente armi, per esempio; la produzione di Shin'en Multimedia è essenziale, purtroppo non solo nel gameplay, che è totalmente apprezzabile, ma anche nell'offerta ludica, costituita da una modalità principale, composta da quattro tracciati per quattro coppe, le prove a tempo ed il multiplayer, sia locale, per quattro giocatori in split screen, sia multiplayer, con gli usuali otto. In sostanza in linea con quanto il genere solitamente propone, debole però per quanto riguarda il numero dei tracciati, ma il team tedesco si fa perdonare proponendone sedici di buona fattura.

In nessun momento l'esperienza di gioco di FAST Racing NEO appare raffazzonata o priva di cura, ma la sensazione che manchi qualcosa c'è sempre, a causa di quei controlli non naturalissimi, di una non precisa rispondenza alle traiettorie imposte in curva, in generale per via di un modello di guida sguaiato, con i suoi pro, ovvero la velocità, ed i suoi contro, la mancanza del lavoro di lima. Che è un po' quanto si può dire anche del suo sbandierato aspetto tecnico: il gioco è bellissimo da vedere e viaggia senza esitazioni sui furenti 60 FPS, ma manca di pulizia, a causa di una risoluzione non elevata ed alla contemporanea assenza di un filtro anti-aliasing. L'impatto complessivo è comunque più che buono, l'esaltazione sensoriale stimolata anche da una colonna sonora acida e coerente alla natura della produzione. La ragion d'essere del gioco è quindi l'esibizione muscolare della velocità, per i tocchi di classe rivolgersi altrove. O aspettare F-Zero.

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